5.8 C
Bologna
mercoledì, Gennaio 22, 2025
Home Blog Pagina 176

A Camugnano il Magazzino delle Cose Sperse

Il Magazzino delle cose sperse

Sulla Luna vanno a finire le cose sperse

Le cose sperse sono quelle cose che non trovano posto né qua né là. Quello che non vogliamo più, o che abbiamo dimenticato, o che non sappiamo come custodire perché troppo prezioso.

Sigillate dentro a vasetti, e messe sottovuoto secondo le antiche leggi della tradizione: a testa in giù nell’acqua, a bollire per tre minuti. A prova di attacco nucleare, sollecitazione batteriologica, curiosità impellente.

Dentro ogni vaso, una cosa spersa. Per ogni cosa spersa, una targhetta identificativa. Per ogni targhetta, una storia di abbandono, o lontananza, o indifferenza. O folle amore profondissimo.

INGRESSO LIBERO

Ex Ferramenta Venturi Gustavo

via Roma 2, Camugnano

20, 21, 22 dicembre ore 15-18
27, 28, 29 dicembre ore 10-12.30 e 15-18 30 dicembre ore 10-12.30

laboratorio

Il 28 e 29 dicembre, dalle 10:30 alle 11:30, laboratorio per adulti e bambini dai 4 anni.
L’atelier prevede la realizzazione di nuovi contenitori da lasciare al Magazzino, da riempire di parole e piccoli pensieri, oggetti, disegni, frammenti di natura, ma anche pensieri scivolosi o storie spaventose, cose puzzolenti, amori inconfessati e amici immaginari.

CITTA’ METROPOLITANA: Festival della Cultura tecnica, il successo della decima edizione

0

Grande soddisfazione per la decima edizione del Festival della Cultura tecnica, giunto alle battute finali dopo 60 giorni di eventi, seminari, workshop e laboratori promossi per proseguire il percorso di valorizzazione della cultura tecnica, scientifica e tecnologica sul territorio metropolitano e regionale, ma anche per affrontare da vicino lo spinoso tema delle disuguaglianze, più che mai al centro del dibattito contemporaneo, specialmente in ambito scolastico e formativo.
Il Festival in numeri
Il bilancio del Festival della Cultura tecnica 2023 può contare sugli ottimi dati di partecipazione: dalle stime raccolte dai circa 200 partner sono stati oltre 10.000 i partecipanti ad almeno uno dei 260 appuntamenti in calendario nella città metropolitana di Bologna. A caratterizzare in particolar modo questa decima edizione la scelta di rendere la rassegna quanto mai diffusa sul territorio, con un numero crescente di incontri distribuiti nei diversi distretti, in modo da raccogliere istanze e attivare direttamente l’intera area metropolitana, grazie al coinvolgimento di Comuni, Unioni, Distretti e numerosi soggetti formativi, istituzionali, associativi ed economici.
Ottimi i ritorni anche nelle otto province della regione Emilia-Romagna – Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini – che hanno portato oltre quota 400 il totale degli eventi in programma.
Nell’area metropolitana ha riscosso particolare successo la Fiera delle Idee, tornata in presenza a Palazzo Re Enzo, dopo tre anni di assenza a causa della pandemia. Alla sola giornata inaugurale del Festival – durante la quale le studentesse e gli studenti degli istituti professionali e tecnici, degli enti di formazione, del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP) e delle Fondazioni ITS hanno coinvolto le compagne e compagni più giovani in svariate attività peer to peer – sono intervenute più di 1.500 persone.
Interesse e partecipazione anche per il ciclo tematico “Disuguaglianze: We Have A Dream…”, realizzato sotto la direzione scientifica di Bruna Zani, Presidente dell’Istituzione Minguzzi della Città metropolitana di Bologna, con circa 500 presenze e sempre più numerose visualizzazioni online e nel corso dei nove appuntamenti organizzati sul territorio. Questo percorso a tappe ha permesso di approfondire da diverse prospettive il tema delle disuguaglianze: a una prima riflessione sulle dimensioni socio-economiche, antropologiche e psicologiche, sono seguiti sette eventi organizzati dai sette Distretti metropolitani, centrati rispettivamente su: le disuguaglianze nell’accesso alla cultura (Bologna), alla salute e al benessere (Reno Lavino Samoggia a Casalecchio di Reno), i rischi dall’innovazione digitale (Imola), il ruolo delle comunità educanti (Pianura Est a Minerbio), la creazione di opportunità di lavoro (Appennino a Lama di Reno), il contrasto alla dispersione scolastica (Pianura Ovest a San Giovanni in Persiceto) e al gender gap (Savena Idice a San Lazzaro di Savena).
Il pomeriggio del 14 dicembre, a Palazzo Malvezzi, si sono tirate le fila di questo percorso, ascoltando la sintesi di quanto emerso e cercando di individuare i saperi da sviluppare per contrastare ancora meglio queste disuguaglianze.
Ottimi risultati inoltre per gli eventi organizzati dal Centro Risorse per l’Orientamento Maria Luisa Pombeni, come Verso un futuro complesso: la sfida delle conoscenze e competenze che si è tenuto a Imola il 20 novembre, organizzato con l’IIS Paolini Cassiano e la BCC Ravennate Forlivese e Imolese. Quali saperi per ridurre le disuguaglianze: cosa insegna la Scuola di Barbiana all’attuale comunità educante? del 22 novembre a Porretta Terme, organizzato in occasione del centenario di nascita di don Milani, figura chiave nel campo dell’istruzione e dell’uguaglianza sociale. Ma tu che lavoro fai? Videointerviste sulla grande sfida della scelta, svoltosi il 23 ottobre a Pieve di Cento.
Anche quest’anno all’interno del Festival è stata dedicata molta importanza alla dimensione interculturale e di genere, con quattro appuntamenti Cineforum organizzati dalla Città metropolitana insieme a Ciofs-FP/ER ETS (sede di Corticella), CPIA della Montagna (sede Berzantina), ICS S. D’Acquisto di Gaggio Montano, IIS Superiore Caduti della Direttissima di Castiglione dei Pepoli, Avvocato di Strada, CESD, Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole dal titolo Genere e intercultura svoltisi il 19 ottobre, il 7 novembre, il 15 novembre e il 21 novembre, che hanno visto la partecipazione di numerosi studenti e studentesse appartenenti a quattro diverse realtà educative (una secondaria di primo grado, una secondaria di secondo grado, un ente di formazione professionale, un centro di istruzione adulti).
Rispetto al tema del genere si ricordano altresì gli oltre 50 Technoragazze days, come pure Dieci domande sulla violenza, l’iniziativa realizzata con scuole, università e centri antiviolenza per la ricorrenza del 25 novembre, promossa dal Piano per l’Uguaglianza e dal progetto ECCO! Educazione Comunicazione Cultura sulle Pari opportunità.
Il 12 dicembre si è svolto un ulteriore evento significativo, Reti di scuole per l’equità, centrato sulle Reti territoriali di Istituti tecnici e professionali come contesti per il contrasto alle disuguaglianze.
A tutto digital
È proseguita a passo spedito l’attività digitale con 16.000 visite al sito web www.festivalculturatecnica.it (+35% rispetto al 2022) e 10.500 visitatori unici (+ 20%), di cui oltre il 50% sotto i 24 anni di età e il 65% donne.
Perfomance in aumento anche sui social network, attraverso i quali sono stati raggiunti oltre 60.000 utenti unici (+100% rispetto al 2022), mentre i contenuti pubblicati sugli account ufficiali Facebook, Instagram, Twitter e Telegram hanno registrato 625.000 visualizzazioni (+ 25%).
Sono più di 5.000 gli utenti attivi che hanno assistito agli eventi disponibili in streaming e on demand sulla sezione Video del Festival della Cultura tecnica, nella quale è possibile rivedere tutte le registrazioni (incluse quelle del ciclo tematico), che a oggi hanno già realizzato più di 20.000 visualizzazioni.
La parola alla Città metropolitana di Bologna
A margine della giornata conclusiva del Festival, nel corso della quale hanno portato la loro testimonianza anche i rappresentanti delle province emiliano-romagnole, si è espresso Daniele Ruscigno, consigliere delegato a Scuola e Istruzione, Edilizia scolastica, Formazione della Città metropolitana di Bologna: “Questa rassegna è un fiore all’occhiello per la Città metropolitana. Il Festival ci dà infatti l’occasione di promuovere in modo capillare e continuativo il valore della cultura tecnica, tecnologica e scientifica, elemento sempre più decisivo per rispondere in modo adeguato alle sfide e ai bisogni del sistema educativo e del mondo del lavoro, sul breve, medio e lungo periodo. Il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica e delle realtà sociali ed economiche territoriali conferma l’importanza strategica del Festival che anche quest’anno ha superato l’area metropolitana, suscitando interesse e attiva partecipazione sul piano regionale e nazionale. Il mio più sentito grazie va alle e ai protagonisti delle diverse iniziative e a tutte e tutti i professionisti della Città metropolitana, ogni anno impegnati nella progettazione e realizzazione del Festival”.
I promotori 
Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna come parte integrante del Piano Strategico 2.0 Metropolitano di Bologna e del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. Alla sua realizzazione collaborano la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, l’Ufficio scolastico regionale Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, l’Università, il mondo della ricerca e dell’innovazione e numerosi altri partner pubblici e privati.
Con il 2023 la Città metropolitana ha istituito un Gruppo di pilotaggio incaricato di supportare lo sviluppo degli eventi e favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti territoriali. Il Gruppo, coordinato dal consigliere metropolitano Daniele Ruscigno è composto da: Sergio Lo Giudice – Capo di Gabinetto del Sindaco e delegato al Lavoro; Sara Accorsi – consigliera delegata al Welfare metropolitano e lotta alla povertà, Politiche per la casa, Politiche per la pianura bolognese; Franco Cima – consigliere delegato all’Agenda digitale metropolitana; Elena Di Gioia – delegata alla Cultura; Maurizio Fabbri – consigliere delegato alla Pianificazione territoriale, Politiche per l’appennino bolognese; Rosa Grimaldi – delegata alla Promozione economica e Industrie culturali e creative; Simona Lembi – responsabile del Piano per l’uguaglianza metropolitano.
Anche quest’anno infine, per la definizione dei temi e contenuti oggetto di approfondimento e riflessione, ci si è avvalsi del supporto di un Comitato scientifico di respiro regionale e nazionale, al quale partecipano rappresentanti di Città metropolitana di Bologna e Istituzione Gian Franco Minguzzi, Regione Emilia-Romagna, Art-ER, CNR di Bologna, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, Università di Bologna e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

BOLOGNA – Numerose autovetture vandalizzate nella notte: 19enne arrestato dai carabinieri per furto aggravato

0

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, nel corso della scorsa notte, 13 dicembre u.s., hanno arrestato un 19enne di origine pakistana, residente in provincia, celibe, disoccupato, pregiudicato, accusato del reato di furto aggravato continuato. I fatti risalgono alle 00:30 circa quando i Carabinieri della Centrale operativa di Bologna hanno ricevuto una segnalazione sul numero di emergenza 112 da parte di un residente, che segnalava la presenza di un uomo che stava danneggiando i vetri di alcune autovetture parcheggiate lungo via del Lavoro (quartiere San Donato-San Vitale) e, dopo essersi introdotto nell’abitacolo, rovistava al suo interno. I militari del Nucleo Radiomobile hanno prontamente raggiunto la zona segnalata e, all’incrocio con via Sebastiano Serlio, hanno visto lampeggiare le frecce di emergenza di un’autovettura in sosta e, contestualmente, hanno udito l’allarme sonoro di un antifurto provenire da un’autovettura parcheggiata sugli stalli del vicino supermercato. Alla vista delle autoradio l’uomo si è dato frettolosamente alla fuga, correndo dapprima lungo il piazzale del parcheggio per poi provare a nascondersi dietro ad alcuni bidoni. I militari, che nel frattempo non l’hanno mai perso di vista, sono riusciti a raggiungerlo e ad immobilizzarlo. Sottoposto a perquisizione, il 19enne è stato trovato in possesso di un grande quantitativo di materiale, occultato nelle tasche nel giubbino. Infine, l’uomo è stato trovato in possesso anche di un arnese rompivetro, una pinza in metallo, due torce, 3 telecomandi presumibilmente utilizzati per l’apertura di cancelli automatici, una chiave di autovettura, una carta di circolazione, un tagliando per invalidi, 7 telepass, 8 paia di occhiali con le relative custodie, carte magnetiche, 1 iPod marca Apple, 1 Dash Cam e una pochette da donna contenente al suo interno orecchini e anelli. Complessivamente, all’esito di più approfonditi accertamenti condotti anche con la collaborazione del personale della Polizia di Stato, i militari hanno rilevato il danneggiamento e furto di circa 30 autovetture. La refurtiva è stata recuperata e attualmente è custodita presso gli uffici del Nucleo Radiomobile di Bologna (caserma L.Varanini – via Agucchi 118), in attesa di essere restituita ai legittimi proprietari. Il 19enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato e tradotto in camera di sicurezza. L’arresto è stato convalidato nel corso del processo con rito per direttissima ed il giovane, rimesso in libertà, è stato gravato dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Foto d’archivio.

CASALECCHIO: Vietato ai Maggiori! Speciale Vacanze di Natale

Casa della Conoscenza

Dal 19 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024 un calendario delle feste per gli appuntamenti della Casa della Conoscenza – Biblioteca comunale “Cesare Pavese” (via Porrettana 360 – Casalecchio di Reno) dedicati a bambine/i e ragazze/i targati Vietato ai Maggiori!.

Ecco il programma dettagliato:

Spettacolo “Chi sono io, Babbo Natale?”
Martedì 19 dicembre 2023
In Piazza delle Culture alle ore 17.00 per bambine/i 3-6 anni, spettacolo a cura di Ambaradan Teatro Ragazzi.
Il Natale, l’amore, la generosità e tante risate! Babbo Natale ha perso la memoria, questo il problema che Elfetta dovrà risolvere con l’aiuto dei bambini.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Bibliogiocando
Nel piano terra della Casa della Conoscenza giochiamo tutti insieme con i giochi da tavolo della biblioteca per bambine/i dai 7 anni con l’Associazione Just Play.
Martedì 19 dicembre 2023 – ore 17.00
Giovedì 4 gennaio 2024 – ore 16.00
Ingresso libero

Laboratori pratici con l’archeologo
Allo Spazio La Virgola, per bambine/i 6-11 anni con 
Archeoroad
Sabato 23 dicembre 2023
L’origine dei simboli natalizi” – ore 15.00
Scavare come l’archeologo” – ore 16.30
Mercoledì 3 gennaio 2024
Le piramidi nell’Antico Egitto” – ore 15.00
Scavare come l’archeologo” – ore 17.00
Costo: € 10,90
Massimo 25 bambini a laboratorio – costo 10,90€ –
Info e prenotazioni: 375/5233112 – archeoroad@gmail.com – archeoroad.it/eventi

Freschi di Natale
In Piazza delle Culture, proiezioni per bambine/i e ragazze/i in convenzione con 
AVI – Associazione Videoteche e Mediateche Italiane
Giovedì 28 dicembre 2023 – ore 15.00 (da 11 anni)
Venerdì 29 dicembre 2023 – ore 10.30 (da 6 anni)
Venerdì 5 gennaio 2024 – ore 10.30 (da 3 anni)
Ingresso libero riservato agli iscritti alla biblioteca

Notte in biblioteca “L’ultima notte dell’anno”
Nell’Area 0-16 dalle ore 21.00 per bambine/i dai 7 ai 10 anni
Sabato 30 dicembre 2023, dalle ore 21.00
Per tutti i bambini e le bambine che hanno voglia di passare una divertente serata fra libri, storie e giochi, prima di trascorrere la notte in sacco a pelo circondati dagli scaffali della Biblioteca. E al mattino colazione tutti insieme, offerta dalla Cooperativa Nuovegenerazioni!
Costo 25 euro (2°figlio 15 euro) | Max. 25 bambini
Info e prenotazioni: www.ngcoop.it – iscrizioni@ngcoop.it
Il pagamento della quota potrà essere effettuato nella settimana successiva alla prenotazione presso i servizi di pre/post scuola Nuovegenerazioni, oppure presso la segreteria in via Nino Bixio, 12

Informazioni: Casa della Conoscenza – Biblioteca comunale Cesare Pavese
via Porrettana 360 Casalecchio di Reno
tel. 051 598300 / biblioteca@comune.casalecchio.bo.it / @casadellaconoscenza su Facebook e Instagram

PODISMO: I campioni della Mezza Maratona alla “Corrida” del Progresso

0

L’eccellenza atletica della corsa su strada sulla distanza di 21 chilometri e 97 metri sulla linea dei partenza della 22a edizione “Mezza maratona del Progresso” ultima prova  del circuito “Fog Trophy 2023” in programma alle 9:30 di domenica 17 dicembre a Castel Maggiore (BO).

Evento sportivo organizzato dalla locale Polisportiva Progresso gruppo podistico atletica leggera con il patrocinio della Città di Castel Maggiore, la collaborazione della Associazione Volontari di Protezione Civile (OVPC), UISP  e Comitato podistico di Bologna presenta una start ing list di atleti che vanno di fretta.

Fra i settecento competitivi nell’elenco dei favoriti Luis Matteo Ricciardi, portacolori dell’Atletica Avis Sacmi Imola, di casa sul gradino più alto del podio, Mamadi Kaba, vincitore della passata edizione, Atletica Celtic Druid Castenaso, Ayoub Bouras, G.S. Maiano.

Nella prova femminile sfida fra Valentina Landuzzi, argento nella passata edizione, Lavigna Pugliese e Elaine Rachel Burgess della Podistica Pontelungo Bologna.

Semaforo verde dalle 8:00 alle 9:00 per i 1000 partecipanti della 43a edizione “Corrida del Progresso”  iniziativa ludico-motoria  su tre percorsi a scelta fra 13 chilometri e 400 metri, 7 chilometri e 300 metri , mini di duemila e seicento metri.

Anteprima sportiva alle 14:00 di sabato 16 dicembre al “Parco Erriu e Stasi” di Castel Maggiore per la 28a edizione “Maratonina del progresso 2023 – 6a prova Corrigiovani UISP Emilia-Romagna 2023” iniziativa della Polisportiva Progresso gruppo podistico atletica leggera e UISP di Bologna riservata a 130 giovanissimi su distanze a dimensione di età.

INFO :  051712046 – 3662073952 – info@gruppopodisticoprogresso.it – info@polisportivaprogresso.it – www.Polisportivaprogresso.it

nella foto la partenza della scorsa edizione

Fausto Cuoghi

TEATRO: Al Teatro Duse una stagione “Senza Spine”

0

 

Non appena si varca la soglia del Teatro Duse di Bologna, uno dei più storici, la sensazione che subito avvolge non è soltanto quella di cultura, ma anche e soprattutto una piacevole ventata di calore umano e di corroborante isolamento dal caos e dalla frenesia del mondo esterno. Una sorta di bolla rilassante, nella quale si avvicendano innumerevoli storie, tutte diverse, ma altrettanto emozionanti, divertenti e commoventi. Storie della città felsinea, storie che affondano le radici in un passato ormai remoto, storie fantastiche che vanno oltre il tempo e l’immaginazione. Storie di umanità, musica e tanto altro su un grande palcoscenico che, di stagione in stagione, abbraccia un pubblico sempre più ampio e sfaccettato.

Nella foto da sn Gabriele Scrima, Matteo Parmeggiani e Tommaso Ussardi

 

E la nuova stagione del Teatro Duse promette tutto questo e, se possibile, ancora di più, come si è letto negli sguardi entusiasti di Gabriele Scrima, direttore organizzativo della struttura, ma anche di Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, direttori artistici dell’orchestra Senzaspine, da tempo gradita habituè del teatro e sempre innovativa nei suoi spettacoli, che esplorano l’universo musicale a tutto tondo, spaziando da opere illustri, ma mettendo in scena anche spettacoli che evolvono costantemente e conducono le persone nelle varie dimensioni della musica stessa, da sempre un’arte che si presta enormemente al confronto ed all’evoluzione.

Nella rassegna stampa tenutasi presso il foyer del teatro, i tre anfitrioni hanno illustrato agli ospiti presenti un elenco succoso di appuntamenti, che aprono l’undicesima stagione dell’orchestra Senzaspine, che coincidono anche con i duecento anni del Duse. Un traguardo importantissimo ed una collaborazione sempre più salda, confermata dalle parole del maestro Ussardi:

Senzaspine considera ormai il Teatro Duse come la propria casa. Siamo praticamente partiti da qui e sul palco di questo teatro abbiamo potuto sperimentare diverse forme di espressione musicale, non soltanto per venire incontro al pubblico, ma anche per mettere in discussione noi stessi e stimolare la nostra vena bizzarra e giocosa.

Tommaso Ussardi

 

Sette spettacoli, che partono con lo spettacolo Tutto Film Music, concerto dedicato alle colonne sonore più importanti, passate e presenti, che sono ormai entrate nel tessuto quotidiano di ognuno di noi e Bollicine, spettacolo che è divenuto ormai vero e proprio cavallo di battaglia della nostra orchestra. Ma Senzaspine si esibirà anche con le opere Cenerentola di Rossini e La Traviata di Verdi, senza dimenticare la preziosa collaborazione con la Cineteca di Bologna e il maestro americano Timothy Brock, in veste di direttore d’orchestra e compositore, per il film College di Buster Keaton del 1927.

Indubbiamente interessante anche lo spettacolo Sinfonica 3D, che andrà ad approfondire tutti gli aspetti e le sfumature strutturali ed emozionali della musica, nel suo insieme.

Ma la musica ha un senso oppure no?

Certamente sì, afferma con sicurezza il maestro Parmeggiani :

Siamo molto orgogliosi di questo nuovo progetto, ideato e realizzato per rendere la musica fruibile a tutti coloro che soffrono di disabilità sensoriale. Ogni spettacolo rispecchia questo impegno a 360°, per una musica appunto senza spine, un vero e proprio marchio per la nostra orchestra. Un dispositivo bluetooth verrà rilasciato allo spettatore che utilizza un impianto cocleare. Tramite un qrcode, opportunamente fornito prima dello spettacolo, lo spettatore potrà ascoltare l’intera esibizione in maniera ottimale, per una immersione sensoriale più completa.

Un’orchestra fatta di artisti che non smettono mai di innovare le loro tecniche, quindi. Un gruppo di persone alla continua ricerca di talenti che possano esprimere le loro capacità sul palcoscenico del Duse, ma anche impegnati ad associare musica, immagini, intrattenimento e tutto ciò che è amalgamato nell’universo dell’arte e che sul teatro riesce a trovare fra le sue espressioni più potenti.

Lo vedi, lo senti, lo provi e non ti lascia più. Il teatro è tutto questo e molto di più.

Impossibile da descrivere ma semplice da sentire.

 

foto di Fabrizio Carollo

Pillole di equità, premiati i video vincitori della IV ed. del concorso per le scuole dedicato ai temi dell’Agenda 2030

0

Si è conclusa ieri con la premiazione dei primi tre classificati la IV edizione del concorso scuola e formazione dedicato quest’anno al tema delle disuguaglianze.
I tre finalisti sono stati selezionati dalla commissione tra i sette candidati che hanno partecipato al concorso “Pillole di equità. Quali sapere per ridurre le disuguaglianze” e sono stati premiati rispettivamente con 2.000, 1.200 e 800 euro.

Il concorso è promosso dalla Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio V – Ambito Territoriale di Bologna, nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica 2023 che per questa edizione chiedeva a studenti e studentesse di spiegare in un breve video quali “saperi” (tecnici, scientifici, umanistici…) e come concretamente possono contribuire a ridurre una o più dimensioni della disuguaglianza, nella prospettiva dell’Obiettivo 10 dell’Agenda ONU 2030 (disuguaglianza economica, di genere, provenienza geografica/territoriale, generazionale, salute e disabilità, educativa, digitale…).

Diciotto le classi dei sette istituti che hanno lavorato alla produzione dei video: Liceo Copernico, Liceo Rambaldi Valeriani, Istituto tecnico Rosa Luxemburg, IPSAS Aldrovandi Rubbiani, Ente di formazione FOMAL, Istituto Archimede, Istituto Caduti della Direttissima.

La cerimonia di premiazione si è svolta nella Sala del Consiglio della Città metropolitana in occasione della chiusura del Festival della Cultura Tecnica. A consegnare i premi Daniele Ruscigno, consigliere metropolitano con delega alla Scuola.

 

I tre premiati:

Primo classificato, “Io sono come te”, il lavoro realizzato dall’Istituto Aldrovandi Rubbiani. Il video parte da un episodio di discriminazione razziale e bullismo nei corridoi scolastici, che diventa un’occasione per ragazze e ragazzi di riflettere sul significato di uguaglianza e sull’importanza di trasmettere un messaggio di comunità e solidarietà. Lo strumento scelto è una campagna di comunicazione che vede protagonisti gli stessi studenti in tutto il processo creativo. “La video pillola – recita la motivazione – spicca per la capacità comunicativa e la profondità del messaggio veicolato attraverso l’uso sapiente delle moderne tecnologie e delle conoscenze tecniche e grafiche, utilizzate come mezzi potenti ed efficaci per la diffusione di messaggi di inclusione e uguaglianza”.

Secondo classificato, “Scandalo. Questione di genere” dell’Istituto Caduti della Direttissima di Castiglione dei Pepoli, in questo caso il messaggio di uguaglianza e inclusione è affidato a una videoclip musicale e all’uso del genere rap per la decostruzione degli stereotipi di genere premiato per “l’originalità del lavoro di produzione, in cui testo, musica e immagini sono interamente realizzati dalle studentesse e dagli studenti”.

Terzo classificato “Tolleranze alimentari” video realizzato dall’Ente di Formazione FOMAL che pone una riflessione su come la cucina, la cultura del cibo, da sempre sia un modo di condividere e conoscere culture diverse, mettendosi al pari tutti intorno a un tavolo. I personaggi scelti come ideali commensali appartengono a generi, culture, epoche e branche diverse del sapere umano, e ognuno di loro si è battuto per il progresso e la pace con la propria arte e la propria scienza. Il lavoro, si legge nelle motivazioni della Commissione “si distingue per l’idea e il taglio divertente e giocoso, e riesce a costruire una pratica didattica semplice ma efficace per insegnare e trasmettere il significato di uguaglianza e di comunità”.

A Vergato il Presepio del Sorriso di Paolo Gualandi

Chi passa per il centro di Vergato può ammirare il Presepio del Sorriso dello scultore Paolo Gualandi. Esposta in una vetrina del centro storico, l’opera è stata ammirata lo scorso Natale da migliaia di persone a Palazzo d’Accursio a Bologna.

Il Presepio del Sorriso vuole sottolineare non solo la sacralità ma anche la gioia della Nascita. E’ stato realizzato nella classica tradizione bolognese che prevede personaggi modellati per intero, abiti compresi. Tutte le figure chiave classiche del Presepio, riunite in un’ unica struttura piramidale, sono presenti e sorridono. Il Bambino Gesù tende gioioso le mani verso il muso dell’asino, mentre Maria e Giuseppe lo osservano sorridenti. Il bue e l’asino a rappresentare l’umiltà di questa nascita e l’intera umanità, credente e non, che accoglie lui e la lieta novella che porta la pace. La chiave di lettura di questo presepio l’ha sottolineata il Cardinale Matteo Zuppi quando ha inaugurato l’opera lo scorso Natale: “Il sorriso è credere che l’amore sarà più forte e provare a sconfiggere l’odio, la vendetta e il male, disarmandoli con il sorriso”.

“E’ con grande piacere e soddisfazione che possiamo esporre al pubblico la bellissima opera, unica nel suo genere, dell’artista Paolo Gualandi – afferma il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri -. Con l’esposizione del “Presepe del sorriso” si crea un ideale filo di congiunzione con Palazzo d’Accursio di Bologna dove annualmente viene esposta una nuova opera dell’artista Gualandi sulla Natività. La valorizzazione della Natività, di dimensioni reali, è stata possibile grazie alla disponibilità della famiglia Stefanelli, che ringrazio, di concedere in uso le vetrine di via Monari. Invito tutti ad ammirare quest’opera che trasmette un messaggio di fede cristiana caratterizzata da un importante senso di leggerezza ed incentrata sulla famiglia come luogo di pace da trasmettere a tutto al mondo”.

L’Unione Comuni Appennino Bolognese saluta e ringrazia Marco Tamarri

0

L’Unione Comuni Appennino Bolognese saluta e ringrazia Marco Tamarri

Il promotore della cultura e turismo d’Appennino verso il pensionamento

13 dicembre 2023 – Il 31 dicembre Marco Tamarri, responsabile del Settore Cultura e Turismo dell’Unione Comuni Appennino Bolognese, andrà in pensione.
Marco è stato assunto presso la Comunità Montana dell’Appennino Bolognese alla fine del 2013; comunità montana diventata poi Unione dei Comuni. Parliamo quindi di 10 anni di lavoro per il vasto territorio del nostro Appennino, preceduti da tanti anni sia a Porretta Terme che nel ruolo di responsabile delle attività culturali e dei musei in Provincia di Bologna.

Dieci anni davvero intensi per l’Unione Comuni Appennino Bolognese, costruita mattone su mattone. Ora possiamo dire che ne è valsa la pena: siamo 11 comuni coesi che condividono l’impegno per migliorare la qualità della vita dei cittadini della montagna bolognese. Uno di questi mattoni – ci piace dire le fondamenta – è proprio il lavoro di Marco Tamarri, autentico motore di propulsione nel turismo, nella cultura, in tutto ciò che è storia, socialità, passione e identità. Grazie a lui abbiamo costruito la nostra Istituzione mettendo al centro la persona a 360 gradi, affiancando ai servizi sociali ed educativila cultura, il turismo e la promozione del territorio.

Ci piace ricordare l’intenso lavoro per far crescere le biblioteche – giustamente considerate da Marco il più importante presidio culturale di un territorio – la promozione dei cammini come segno distintivo della montagna bolognese, il festival Crinali, il successo della Rocchetta Mattei, il progetto di Campolo, i tanti eventi organizzati in ogni angolo dell’Appennino. Ma anche il grande rapporto di collaborazione con tutti, dai colleghi dell’Unione a quelli di altri territori, fino alle associazioni di volontariato, le scuole, i professionisti. C’è poi un tratto distintivo di Marco Tamarri: la valorizzazione del lavoro degli artisti, in Italia sempre un po’ snobbato ma da lui tenuto in grande considerazione nel massimo rispetto di questa categoria, fondamentale per l’intrattenimento delle comunità.

Sì, siamo tutti dispiaciuti che lasci il lavoro, ma anche molto grati per tutto ciò che ha costruito.

“Marco Tamarri è l’esempio più illuminante di dedizione e passione al proprio lavoro – afferma il Presidente dell’Unione Maurizio Fabbri -. Un funzionario pubblico, e di questo ruolo è sempre stato molto orgoglioso, che ha saputo caratterizzare il suo lavoro con una abnegazione fuori dal comune, sempre con la gioia nel cuore, come ama dire. Un operatore culturale che ha saputo unire un territorio esaltando le caratteristiche peculiari di ogni luogo, creando festival e rassegne che hanno fatto scuola e che sono punto di riferimento per tutti. A nome di tutti gli amministratori dell’Appennino e non solo, voglio ringraziarlo con tutto il cuore e tributargli tutta la nostra stima e la nostra gratitudine. Sono sicuro che la sua vulcanica esplosività non terminerà con la pensione ma saprà indirizzarla verso tanti altri progetti, soprattutto qui in montagna, la sua montagna che tanto ama e con la quale ha un rapporto di passione viscerale. Un passo alla volta ha costruito dal nulla un servizio, come quello culturale e turistico, che adesso ha il sentiero ben tracciato e che come Unione dobbiamo continuare a percorrere”.

BOLOGNA: Inaugurato il giardino di Villa Spada dopo i lavori

0

Grazie a un investimento di 2 milioni di euro finanziato con fondi PNRR, è stato recuperato il giardino all’italiana e realizzato un nuovo sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane. Migliorata anche l’accessibilità

È stato inaugurato oggi il giardino di Villa Spada, riqualificato grazie a fondi PNRR nell’ambito del bando del Ministero della Cultura per la valorizzazione di parchi e giardini storici.  Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Matteo Lepore; Valentina Orioli, assessora alla tutela dei beni culturali e giardini storici; Simone Borsari, assessore ai Lavori Pubblici; Lorenzo Cipriani, presidente del Quartiere Porto-Saragozza.

L’intervento, del valore di 2 milioni di euro, ha riguardato principalmente il recupero del giardino all’italiana, unico esempio a Bologna, oltre al fissaggio e messa in sicurezza delle parti architettoniche e di quelle lapidee monumentali delle statue, della fontana e di altri elementi in pietra. I lavori hanno interessato anche le strutture che delimitano l’area, in particolare la recinzione, la cancellata in metallo e i percorsi nel parco. Le aiuole sono state ripulite e liberate da cespugli e arbusti incongrui che hanno lasciato il posto a piante basse che hanno aperto la visuale rendendo più gradevole l’insieme.

Il progetto ha reso più funzionale il parco, rifacendo completamente i percorsi dal cancello fino al giardino all’italiana e facilitando l’accessibilità alle persone con disabilità.

Un intervento rilevante è stato la realizzazione del nuovo sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane, dalla collina fino a scendere a via Saragozza e via di Casaglia, per convogliare l’enorme afflusso di acqua che si scaricava in casi di rilevanti precipitazioni fino ad invadere di fango e terriccio la via Saragozza.

Ai lavori già previsti si è inoltre aggiunto un intervento straordinario di ripristino del versante franato nei giorni dell’alluvione, per il quale si è usufruito dei fondi straordinari destinati allo stato di calamità.

Renonews Social

3,726FansLike
245FollowersSegui
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com