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mercoledì, Gennaio 22, 2025
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Prepariamoci

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E’ da quasi un mese che sulle nostre montagne abbiamo temperature piuttosto elevate. Oggi, tanto per esemplificare, alla quota di m 1650 vi sono 12°. All’inizio mese di Dicembre vi fu una ventata di aria fresca, fredda è un po’ eccessivo, che aveva fatto sperare in una apertura degli impianti sciatori. Mi auguro che a breve si abbiano precipitazioni nevose consistenti, non solo per il comparto sci, ma anche per le falde idriche sempre più povere. L’agricoltura è un comparto fondamentale, senza di quella non si mangia. Edotto da quanto successo il 21 Gennaio di quest’anno con una  “poderosa” nevicata di cm 50-70 , essendo in loco, era più vicina ai cm 50 che ai 70, che ha consentito di scatenare sbeffeggiamenti nei confronti dei Climatologi, confondendo il 21 Gennaio con il 21 Novembre di 60 anni fa. Dopo abbiamo tutti saputo di frequentazioni in montagna di decine e decine di migliaia di turisti. Alla luce di tale esperienza, cercherò di fare l’indovino. Poniamo che venga una nevicata di cm 40-50 . Ci verrà comunicato che saremo quasi ad 1 metro . Una nevicata epocale che servirà per portare acqua al mulino di chi definisce le seggiovie quali “Opere fondamentali” . Ne sono convinto, non per l’utilità alle popolazioni di montagna, visto che non vi è uno studio adeguato su vari parametri quali : ricadute economiche, frequentazioni, utilizzo ed altro, ma per i corposi appalti, come sottolineato da Piergiorgio Odifreddi . Ovviamente i frequentatori della montagna saranno folle oceaniche misurabili in decine di migliaia se non centinaia di migliaia. A questo proposito perché non rendere noto ai contribuenti quali siano state nel tempo le risalite con gli impianti a fune negli ultimi 35 anni, suddivise per anno, invernali ed estive. Sembra che sia più facile metter mano ai segreti della CIA che essere informati di dati che possano chiarire quale sia l’utilizzo di tali impianti. Ricordo qui che i soldi spesi in impiantistica varia provengono dalle tasche dei contribuenti cui risulta piuttosto carente il servizio sanitario , oltre ad altre manchevolezze. A mio avviso le “Opere fondamentali” per una società civile sono : Sanità, Istruzione, Servizi sociali, Trasporti . Ricordo qui che senza una istruzione adeguata, sarà difficile entrare nel mondo del lavoro oggi vista quale importanza hanno assunto : Informatica, robotica e programmazione. Questo spiega anche la fuga dei giovani dall’Appennino.

VERGATO (BO): Torna il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze

Si sono tenute lo scorso 21 dicembre 2023 presso la Scuola Primaria XXV Aprile di Vergato le nuove elezioni studentesche per la formazione del (secondo) 𝘾𝙤𝙣𝙨𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙍𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙞 𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙍𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙚, promosso dal Comune stesso in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Vergato e Grizzana Morandi per favorire la partecipazione dei giovani alla vita istituzionale e politica della comunità locale.
Alla presenza dell’Assessore Carlo Monaco e del Consigliere Roberto Giusti in qualità di referenti per l’Amministrazione, in coordinamento con le docenti Brienza e Venturi, sono stati ben 9 gli studenti candidati che nei giorni predecenti avevano presentato le proprie idee alle classi prima dell’odierna votazione: 166 voti totali, di cui 1 scheda bianca e 1 scheda nulla.
Nei prossimi giorni si terrà una cerimonia di insediamento per il nuovo Consiglio Comunale studentesco, che sarà composto dal Sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze, tre Assessori e cinque Consiglieri in base ai risultati ottenuti.
N.B. Il CCRR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo, nel rispetto della correttezza e condivisione, esercitando funzioni propositive e consultive nei confronti dell’Amministrazione comunale.
Roberto Giusti
Consigliere Comunale
Deleghe allo Sport, alla Comunicazione e alla Tecnologia

BOLOGNA: Nidi d’infanzia, 115 nuovi posti grazie alle misure regionali finanziate con il programma FSE+2021-27

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Nido Menghini

 

PROVINCIA DI BOLOGNA: Maltrattamenti in famiglia e stalking

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I Carabinieri delle Stazioni di San Giovanni in Persiceto, Baricella, Budrio, Medicina e Bologna hanno eseguito cinque ordinanze applicative di misura cautelare del Tribunale di Bologna, nei confronti di cinque uomini, tutti sottoposti al divieto di avvicinamento alla persona offesa. Le misure cautelari sono state richieste dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, a seguito di fatti non collegati tra loro e accaduti in circostanze diverse.
A San Giovanni in Persiceto, i Carabinieri della locale Stazione hanno notificato la misura cautelare a un 41enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari e conviventi, a seguito della denuncia presentata dalla compagna, un’italiana sulla quarantina. La donna è andata dai Carabinieri il 1 dicembre, raccontando di non essere più in grado di sopportare le prepotenze del compagno che, particolarmente geloso, aveva iniziato a trattarla male poco dopo che si erano conosciuti, a marzo 2022. La donna ha riferito ai Carabinieri di essere stata anche costretta a indossare una parrucca per coprire l’assenza di ciocche di capelli che il compagno le aveva strappato durante un’aggressione. Oltre al divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti del 41enne, il GIP ha emesso anche l’allontanamento dalla casa familiare.
A Baricella, i Carabinieri della locale Stazione hanno notificato la misura cautelare a un 59enne italiano, indagato per atti persecutori, commessi nei confronti dell’ex compagna, un’italiana sulla cinquantina e sfociati nei fatti accaduti la mattina del 24 novembre, quando è stato arrestato dai Carabinieri per resistenza e violenza a un Pubblico Ufficiale, violazione di domicilio e danneggiamento. Oltre al divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti del 59enne, il GIP ha emesso anche l’allontanamento dalla casa familiare.
A Budrio, i Carabinieri della locale Stazione hanno notificato la misura cautelare a un 26enne bengalese, indagato per atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla ventina che si era rifiutata di iniziare una relazione sentimentale vera e propria, dato che i due si erano frequentati per alcune settimane durante l’estate scorsa. Spaventata dalla reazione spropositata del 26enne che si voleva fidanzare, aveva iniziato a tormentarla con telefonate, messaggi e pedinamenti, la giovane si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.
A Medicina, i Carabinieri della locale Tenenza hanno notificato la misura cautelare a un 25enne italiano, indagato per atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla trentina che lo aveva lasciato a giugno, al termine di una relazione sentimentale durata cinque anni. Incapace di accettare la decisione, il 25enne, geloso e ossessionato dall’ex compagna, ha iniziato a tormentarla con telefonate, messaggi minacciosi e pedinamenti, al punto da farle alterare lo stile di vita che faceva prima. Spaventata da una frase specifica che le aveva rivolto recentemente il ragazzo, facendole intendere che si stava impegnando per non farle del male, la donna si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.
A Bologna, i Carabinieri della locale Stazione hanno notificato la misura cautelare a un 20enne italiano, indagato per violenza sessuale e atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla ventina. I fatti contestati al 20enne sono iniziati ad agosto, quando avrebbe costretto la compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà e sono continuati fino ad ottobre con gli atti persecutori, quando il giovane ha iniziato a prendere di mira la ragazza con atteggiamenti vessatori e oltraggiosi, indifferente alla comunicazione della stessa che le aveva detto di essere rimasta incinta. Spaventata da una situazione ingestibile e pericolosa, la donna si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.

 

Foto d’archivio CC

CASTEL DI CASIO (BO): Festa grande per i 101 anni della Signora Ada

La sua più grande passione è stata la scrittura, pubblicando nell’agosto del 2003 un bellissimo libro intitolato “Ricordi d’infanzia” dove ripercorre gli anni della sua fanciullezza nell’amato paese di Savignano, in località Casette di Sopra.

 

Il giorno 21 dicembre, alla presenza del Sindaco di Castel di Casio Marco Aldrovandi, la Sig.ra Ada Marata ha festeggiato 101 anni nella struttura “Villa Torre” di Castel di Casio diretta da Nadia Zereni e dai figli Chiara e Francesco.

 

La Sig.ra Ada, visibilmente emozionata, ha ringraziato tutti per il calore e l’affetto dimostrato per questo importantissimo traguardo raggiunto.

Le città più accoglienti d’Europa

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Ho letto una indagine di quali siano le città più accoglienti in Europa. Al primo posto si sita Malaga, patria di Picasso e posta in Andalusia (Spagna). Al secondo e terzo posto troviamo altre due città spagnole di tale zona. E le città italiane ? Sono nel sito chiamato “Fanalino di coda”. Considerando l’impegno delle nostre amministrazioni e delle segreterie di partito nell’organizzare corposi appalti a vantaggio della cittadinanza, vedi Civis a Bologna ed altri interessanti investimenti, forse un po’ carente nei parcheggi, meraviglia che non si siano presi in considerazione questi costosi impegni. Abbiamo anche il People Mover che da tre anni è in fase di collaudo. Da foto che ho potuto consultare in un libro dell’inizio secolo scorso, dovrebbe essere un sistema di trasporto da fine 800 inizio 900, un collaudo un po’ lungo. In compenso sono state tracciate ciclovie in ogni posto e in ogni direzione. Gli unici siti dove non è stato necessario tracciare tali ciclovie è sotto i portici di Bologna ove i ciclisti possono andare a tutta velocità sopra bici prive di qualunque impianto di illuminazione e tranquillamente scansare gli incauti pedoni presenti o, meglio ancora, dare una bella botta all’umano ostacolo. Ciò che è successo al sottoscritto mentre uscivo di casa in Via Nosadella, regolarmente sotto il portico. La cosa mi ha permesso di trascorrere 5 (cinque) ore in sala operatoria dell’Istituto Ortopedico Rizzoli ed ancora, dopo 7 (sette) mesi sono claudicante. Questo è uno dei tanti biglietti di accoglienza di Bologna. Peccato che i ricercatori dell’indagine citata non l’abbiano saputo valutare.

APPENNINO: Frana della Gardelletta, eseguito il collaudo statico dei due nuovi ponti.

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Dopo 2 anni di lavori e sotto gli occhi di professori, studenti e studentesse di Ingegneria dell’Università di Bologna, nelle scorse settimane si sono svolte le prove preliminari ai collaudi statici dei ponti varati la scorsa estate, per superare la frana sulla SP 325 in località Gardelletta, nei Comuni di Marzabotto e Monzuno.

Sono di fatto conclusi i lavori principali e le rifiniture dei tratti della strada provinciale rimasti praticamente inutilizzati negli ultimi anni tra Vado (loc. Bologna) e Rioveggio (Rio Cozzo).

Per la conclusione dei lavori mancano solamente alcune certificazioni e la verifica delle stesse, necessarie alla conclusione del collaudo statico.

L’obiettivo è riaprire al transito la provinciale quanto prima e comunque entro gennaio 2024, pur con qualche residua limitazione locale dovuta ai danni delle alluvioni dello scorso maggio.

 

“Mi ha fatto molto piacere la presenza e l’interesse dimostrato da professori e studenti universitari in cantiere. Ritengo l’esperienza sul campo un fondamentale momento formativo. – commenta Paolo Crescimbeni, consigliere metropolitano delegato alla Manutenzione delle strade – Forte era la volontà di vedere la riapertura al traffico del tratto di SP325 interessato dalla frana entro la fine dell’anno in corso. Purtroppo mancano alcuni documenti e relativi controlli che per la delicatezza dell’opera rappresentano aspetti sostanziali per garantire la sicurezza di chi attraversa le strade e in particolare i ponti. Sono convinto che tutti faranno il massimo per restituire a brevissimo questo tratto di strada a questi territori che hanno visto proprio ieri la riapertura del Ponte da Vinci alla presenza del presidente della Regione, del Ministro alle infrastrutture del sindaco di Sasso Marconi e dei sindaci dei territori vicini. Come sempre si vivono con grande emozione le aperture o anche le riaperture di vie di comunicazione e quella di ieri è stata per tutti i presenti una festa e sono stato felice di essere stato presente come rappresentante della Città metropolitana”.

Soddisfatto anche l’ingegner Stefano Silvestri, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM), dell’Università di Bologna: “Ringrazio la Città metropolitana di Bologna per aver ospitato gli studenti del corso di Progetto di Ponti, alcuni laureandi e dottorandi dell’Università di Bologna presso il cantiere dei due ponti in località Gardelletta, durante le operazioni di collaudo. Occasioni di questa natura rimangono, purtroppo, rare nel percorso formativo dei futuri ingegneri, sebbene rappresentino momenti cruciali di crescita dal punto di vista tecnico. Ritengo che il tempo trascorso a passeggiare sotto e sopra i ponti con l’illustrazione dei progettisti dell’opera e del direttore dei lavori valga più di tante ore passate a lezione in aula e sui libri. In particolare, le visite effettuate durante il semestre di lezioni assumono un’efficacia significativa, poiché consentono al docente di richiamare dettagli costruttivi appresi direttamente sul campo. Quindi grazie per questa preziosa opportunità”.

Imprevidenza, elemosina e altro

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Ho letto che da parte della Regione E-R sono stati oltre 4 milioni di € per i comprensori sciistici in crisi, da Schio al Cerreto con Cimone e Corno alle Scale. La ragione ? Gli inverni sempre più caldi e con meno neve. Fa piacere che dopo più di 35 (trentacinque) anni di evidente e conclamata Crisi Climatica, sempre negata in alto loco, ci si sia accorti che gli inverni non sono più quelli di 60 e più anni fa. Non solo, ma se si impiegasse un po’ di tempo in qualche lettura scientifica ed istruttiva si imparerebbe che il futuro sarà sempre più incerto e sempre con meno neve. A monte di tutto ciò vi è stata una politica che ha accorpato due aspetti, il primo quello di fissare per i luoghi montani, ove fosse possibile praticare lo sci, una sola e maniacale monocoltura, quella, appunto dello sci. Di concerto la cancellazione di qualsiasi patrimonio storico, culturale ed ambientale di tali zone. E’ cosa ovvia, da migliaia di anni, che una comunità o un popolo cui si distrugge la propria storia, il proprio patrimonio culturale può essere gestito con molta facilità e cui si può raccontare ciò che si desidera senza incontrare opposizioni critiche. Che poi questa comunità finisca per trovarsi in ginocchio economicamente, che la maggioranza dei giovani fuggano non avendo una struttura di studi adeguata ai tempi e cercando altrove opportunità di studio e, conseguentemente, di lavoro, ciò non pone ostacoli al proseguimento monocolturale in attesa di un futuro, e quanto mai remoto, Paese delle Meraviglie. Una politica al servizio delle comunità montane in oggetto, avrebbe dovuto valorizzare il patrimonio storico, cultura ed ambientale di tali aree arricchendo l’offerta turistica assieme al comparto sci. Comparto sci che da quasi 40 (quaranta) anni è in progressiva contrazione per varie ragioni che cito in ordine sparso. Detta attività ha perso, e continua a perdere, fascino nella società. Non è più un imperativo categorico sociale quale era 50 o 60 anni fa che finiva per considerare degli emarginati chi non si fosse dedicato, anche saltuariamente, a tale sport. Era il tempo dei “Cannibali” ovvero di persone totalmente negate per lo sci che si recavano sui campi di neve per ruzzolare, urtare altre persone e dare pubblica manifestazione della propria idiosincrasia per tali attrezzi da agganciare ai piedi. Ritornati in città potevano pubblicamente affermare di aver trascorso il weekend o la domenica in qualche località montana a “sciare”. Altro aspetto è il costo di tale attività, non in termini assoluti, ma in modo relativo, ovvero in confronto alla disponibilità economica delle famiglie ed alla prospettiva del loro incremento economico nel futuro. Oggi, per una famiglia di tre persone, genitori+ un figlio di 12-13 anni spendere dai 400 ai 500 € per una domenica sulle nevi è l’assoluta normalità. Basta considerare le spese del trasporto da un centro cittadino distante 100 e più Km, il noleggio delle attrezzature per due o tre componenti della famiglia, l’investimento per chi se l’è acquistata, detta attrezzatura, l’abbonamento agli impianti, una sosta mangereccia e voilà, l’esborso è fatto ! Siamo sicuri che tutte le famiglie italiane, oggi, siano così disponibili a spendere in un paio di mesi un cifra tra i 3.600 ed 4.500 € quando lo stipendio medio italiano naviga tra i 1.300 ed i 1.600 € mensili ? Il miglior termometro di questa rinuncia sciatoria l’abbiamo nella crisi del comparto giovani per lo sci. Mancano i giovani per alimentare quella che una volta era la Valanga Azzurra. Un ulteriore aspetto che mette in crisi lo sci è la Crisi Climatica, sino ad oggi semplicemente mai presa in considerazione se non negata in alto loco. L’erogazione di tali fondi da cui siamo partiti è l’implicita dimostrazione che detta Crisi Climatica c’è anche se taluno la definisce “Solo un’opinione”. Quel piacere di trovarsi in montagne coperte di neve, in un ambiente quasi da favola, è pressoché scomparso. Spesso ci si trova dinnanzi ad un ambiente montano brullo, con sassi ed erba secca in cui l’unico modo per poter sciare è scendere per toboga di neve sparata avente a destra e sinistra tale poco invitante panorama. Non è casuale la miglior definizione della pratica sciatoria fatta da una persona addetta ai lavori :”Oggi non si scia, si scende” . Ed infatti anche il popolo sciatore è abbastanza datato ed in costante contrazione. Avendo la casa in Appennino, a Pianaccio, posso testimoniare, alla luce di circa 77 anni di frequentazione appenninica centrati sul Corno alle Scale in qualunque stagione, sci compreso, che temperature invernali così elevate ed in continua crescita da quasi 40 anni non le ho mai registrate. Le cascate di ghiaccio ove si andava a scalare in inverno sono scomparse, animali tipici della pianura o delle Valli di Comacchio ce li troviamo nei nostri corsi d’acqua, piante assolutamente non in grado, allora, di fruttificare le abbiamo tranquillamente negli orti. Tra l’altro, e questo è grave, le comunità monocolturali dello sci non si sono accorte del cambiamento sociale avvenuto progressivamente in questi ultimi 40 anni. Il turismo richiede oggi una molteplicità di offerte per attrarre la diversità degli interessi dei turisti. Vi sono persone cui piace fare escursionismo, chi ama edifici storici e chiese con il loro patrimonio storico da visitare, chi è attratto da manifestazioni culturali e musicali, altri ricercano una gastronomia del passato di zone lontane dalla città e chi più ne ha più ne metta. Solo articolando una offerta abbastanza ricca si può sperare di attrarre il turismo del 3° millennio. Certo lo sci può essere una delle opzioni ma non è più l’UNICA OPZIONE, considerando anche che nello spazio di pochi decenni la Crisi Climatica farà quasi scomparire l’innevamento naturale e renderà problematico quello artificiale. L’ostacolo per la montagna sarà duplice, da un lato il mondo politico, assolutamente impreparato a livello di conoscenze culturali ed ambientali, che dovrebbe sostituire l’ottica degli appalti con un articolato e pianificato studio dei patrimoni storico, culturali ed ambientali delle varie zone da poter valorizzare. Dall’altra le stesse comunità che, dovrebbero superare la sindrome degli assistiti dalla mano pubblica, vedi gli appalti, e ristudiare il proprio patrimonio storico, culturale ed ambientale, spesso pieno di valori unici, da proporre quale opportunità turistica ad una società, quella di oggi, che non è più quella di 60 e più anni fa.

CASALECCHIO DI RENO (BO) – Spendita di banconote false al Centro Commerciale: 18enne arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa (BO) hanno arrestato un 18enne italiano per spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate. È successo al centro commerciale “Shopville Gran Reno”, dove i Carabinieri sono intervenuti su richiesta del personale per verificare le responsabilità di un paio di clienti che si erano presentati in un negozio-laboratorio, specializzato nella vendita di dolci artigianali, tentando di pagare dei prodotti con una banconota da 50 euro contraffatta. All’arrivo dei Carabinieri, i due clienti, identificati in un 18enne italiano e una ragazza non ancora maggiorenne, sono stati accompagnati in caserma per ulteriori accertamenti, nel corso dei quali sono state rinvenute una ventina di banconote da 50 euro, tutte contraffatte, che la ragazza aveva con sé. Inoltre, i Carabinieri hanno scoperto che il 18enne aveva già speso una banconota falsa il giorno prima nello stesso negozio, mentre era in compagnia di un altro soggetto non ancora identificato. Considerata l’evidenza dei fatti e la tendenza a delinquere del 18enne, già arrestato ad agosto dai Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) per un fatto analogo, i Carabinieri della Stazione di Zola Predosa gli hanno perquisito l’abitazione e durante la quale, hanno trovato, in una mensola della cantina, altre banconote contraffatte dello stesso taglio, mentre in un astuccio situato nella stanza da letto, più di 2.000 euro in contanti di banconote di diverso taglio (autentiche) e un pezzo di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di 28 grammi. La ragazza è stata denunciata in stato di libertà per lo stesso reato (Art. 455 Codice Penale) dai Carabinieri alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, mentre il 18enne è stato arrestato e trattenuto in attesa del Giudizio direttissimo, l’arresto eseguito dai Carabinieri è stato convalidato e il 18enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Foto CC Zola Predosa (BO)

CASALECCHIO DI RENO (BO): 200.000 euro di contributi economici per le famiglie in difficoltà

 

Sostegno alle famiglie in difficoltà, con una particolare attenzione ai nuclei con figli minori, alle persone con disabilità e a chi sostiene spese rilevanti per il mutuo o per l’affitto, è questa la destinazione dei 200.000 euro derivanti da una parte dell’Avanzo di Bilancio 2022 che il Comune di Casalecchio di Reno mette a disposizione dei cittadini con ISEE ordinario tra 5.000 e 20.000 euro attraverso un bando pubblicato da oggi sul sito istituzionale e aperto fino alle ore 12.00 del 19 gennaio 2024.

I contributi una tantum andranno dai 300 ai 500 euro a seconda della fascia ISEE.

Amministrare bene, con una gestione oculata delle risorse significa anche poter offrire maggiore supporto economico a chi ne ha più bisogno”, sottolineano l’assessora al Bilancio Concetta Bevacqua e l’assessore al Welfare Massimo Masetti, “Questo è l’obiettivo del bando pubblicato oggi, dedicato a quelle famiglie che più di altre stanno subendo gli effetti della crisi economico-sociale e che purtroppo non stanno ricevendo la giusta attenzione da parte del Governo, che ha invece deciso di azzerare il fondo di sostegno all’affitto.”

Requisiti per accedere al bando

Per potere accedere al bando è necessario essere residenti a Casalecchio di Reno, avere cittadinanza italiana o dell’Unione Europea o essere titolari di permesso di soggiorno di almeno un anno o UE di lungo periodo, e ISEE ordinario compreso fra 5.000 e 20.000 euro.

Possono partecipare anche nuclei familiari formati da un solo componente.

Non possono partecipare i titolari di reddito di cittadinanza o redditi di inclusione, né i proprietari di un “veicolo di lusso” immatricolato negli ultimi 5 anni di potenza superiore a 251 c.v. o 185 KW .

Il contributo economico spetterà invece parzialmente ai nuclei familiari che al loro interno includano titolari di Carta “Dedicata a te” (contributo 2023) e ai percettori di contributi economici da parte di ASC InSieme.

Presentazione domanda

La domanda potrà essere presentata solo online, autenticandosi tramite SPID, da parte di un componente maggiorenne della famiglia.

Solo chi è impossibilitato a compilare la domanda online può compilarla e presentarla direttamente presso Semplice Sportello Polifunzionale per il Cittadino (via dei Mille, 9). È necessario fissare un appuntamento (numero verde da rete fissa 800 011837 oppure Centralino 051 598111 – semplice@comune.casalecchio.bo.it)

Scadenza per la presentazione delle domande: ore 12.00 del 19 gennaio 2024.

Le domande ammissibili saranno collocate in una graduatoria comunale unica in ordine crescente del valore ISEE. A parità di valore dell’attestazione ISEE si terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: welfare@comune.casalecchio.bo.it – tel. 051 598280

lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00

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