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Centro Ricerche ENEA Brasimone: ripristinata la fermata del trasporto pubblico per agevolare i lavoratori che provengono dai comprensori montani circostanti

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L’impegno della Città metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna per migliorare l’accessibilità e l’attrattività delle attività di ricerca che vengono effettuate nel Centro Ricerche ENEA del Brasimone, ha un nuovo importante tassello. Dal 1° gennaio è infatti operativa l’estensione della linea Tper 808 Porretta-Camugnano-Castiglione dei Pepoli con la predisposizione di una fermata nel piazzale antistante il Centro Ricerche, per le corse compatibili con l’inizio e la fine dell’orario di servizio, nei due sensi di percorrenza.

Questa fermata, già esistente, era stata soppressa nel 2020, causando disagi ai lavoratori del Brasimone che arrivavano dai comprensori montani di Vergato, Alto Reno e Camugnano (circa 30), nonché ai lavoratori degli altri centri ENEA e agli ospiti che avevano necessità di raggiungere il Centro.
Il ripristino della fermata della linea 808 nel piazzale del Centro Ricerche, consente pertanto a dipendenti, assegnisti, studenti e ospiti, di raggiungere il Brasimone tramite il servizio pubblico. Rappresenta inoltre un’opportunità anche per gli studenti degli Istituti superiori del territorio che scelgono di svolgere i percorsi trasversali per l’orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro) presso i laboratori del Centro ENEA del Brasimone.

Il servizio è finanziato dalla Città metropolitana nell’ambito del Piano Urbano Integrato “Centro di Ricerca ENEA Brasimone: Per una maggiore attrattività dell’Appennino” e verrà esteso successivamente, con analoghe modalità, anche per le annualità 2025 e 2026. L’intervento si inserisce nell’ambito della localizzazione presso il Centro Ricerche di un servizio dedicato all’innovazione, alla sostenibilità e alla residenzialità nell’ambito di BIS – Bologna Innovation Square, la piattaforma dell’innovazione dell’Ufficio unico “Sviluppo economico, imprese, occupazione, Città metropolitana e Comune di Bologna”, anche attraverso lo sviluppo di servizi specifici per rispondere alle esigenze e alle vocazioni del territorio.

L’implementazione del servizio è stata resa possibile grazie alla collaborazione di SRM – Reti e Mobilità e Tper.

“Il nostro impegno sul Centro Ricerche Brasimone è costante e va dagli investimenti per l’accessibilità, la connettività e l’adeguamento degli spazi interni al rendere il Centro attrattivo anche per investimenti privati e per attrarre nuovi lavoratori che possano poi diventare anche nuovi abitanti dell’Appennino. – sottolinea Maurizio Fabbri, consigliere metropolitano delegato alle Politiche per l’Appennino bolognese – Il tema del trasporto pubblico locale era una ferita ancora aperta e con questo investimento diamo una importante risposta. A breve partiranno gli sportelli per accoglienza residenti, nuove imprese e sostegno alle imprese per la conversione green”.

BOLOGNA – Due panetti di droga e un clandestino a bordo di un’Audi: 23enne e 26enne arrestati dai carabinieri

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bologna Borgo Panigale hanno arrestato due magrebini, di 23 e 26 anni, entrambi senza fissa dimora, nullafacenti, già noti alle forze dell’ordine; il primo accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il secondo di ingresso illegale nel territorio italiano. È successo verso le ore 22:00 circa dell’8 gennaio 2024 nel Comune di Valsamoggia (BO) località Bazzano, quando i carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno fermato un’Audi di colore bianco, con a bordo cinque cittadini stranieri. Durante il controllo, il 23enne, alla vista dei militari ha tentato di occultare, sotto il sedile anteriore destro, un panetto di hashish del peso complessivo pari a 97 grammi circa Successivamente, a seguito di perquisizione, a bordo della macchina è stato ritrovato un secondo panetto di hashish, del peso di 46 grammi circa. Nel corso degli accertamenti di identificazione, uno degli occupanti, il 26enne, è risultato colpito da un decreto di espulsione con divieto di fare rientro nel territorio italiano fino al febbraio del 2033, emesso dalla Prefetto di Pavia. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, entrambi gli stranieri sono stati arrestati Dopo la celebrazione del processo con rito per direttissima, gli arresti sono stati convalidati: il 23enne è stato condannato a mesi 10 di reclusione con pena sospesa, mentre a carico del 26enne sono state avviate le procedure per il rimpatrio. Momentaneamente è stato collocato presso un centro di permanenza per il rimpatrio di immigrati.

 Foto Sezione Radiomobile Bologna Borgo Panigale.

IMOLA (BO) – Sorpreso in sella a una bici rubata tenta di mordere i carabinieri: arrestato 24enne marocchino

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno arrestato un 24enne marocchino, residente a Imola. È successo alle ore 12:30 dell’8 gennaio 2024, quando i Carabinieri della Centrale Operativa hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che chiedeva aiuto per conto di una signora che stava discutendo in via Aspromonte con un ciclista, accusato di averle rubato la bicicletta elettrica. All’arrivo dei Carabinieri, il presunto autore, identificato nel 24enne marocchino, li ha aggrediti, prendendoli a calci, pugni e tentando di morderli. Non soddisfatto della sua condotta, il giovane ha sferrato un colpo contro il veicolo militare danneggiando il parafango. Tranquillizzato e accompagnato in caserma, il 24enne, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di droga, è stato arrestato per minaccia, violenza e resistenza a un pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione, in merito alla bicicletta che stava utilizzando, poiché risultata rubata nel garage della signora che lo aveva fermato, una 38enne rumena, residente a Imola. La donna ha riferito ai Carabinieri che la bici, un modello di nuova generazione a pedalata assistita del valore di 3.000 euro, le era stata asportata qualche giorno prima da soggetti ignoti che avevano forzato il portone del garage. La bicicletta è stata riconsegnata dai Carabinieri alla legittima proprietaria. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 24enne arrestato dai Carabinieri è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa di essere tradotto in Tribunale per il Giudizio direttissimo.

Foto d’archivio CC

BOLOGNA – L’incontro in spiaggia, la relazione turbolenta e la violenza sessuale: 32enne agli arresti domiciliari

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Bologna, nei confronti di un 32enne italiano, incensurato, nell’ambito di una vicenda per violenza sessuale e lesione personale aggravata, di cui il soggetto si sarebbe reso responsabile nei confronti della compagna. La misura cautelare è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri a seguito dei fatti accaduti a dicembre, quando un’italiana sulla ventina si è presentata ai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia denunciando di essere stata violentata dall’ex compagno, conosciuto nell’estate 2022 in una spiaggia della Riviera romagnola. La ragazza ha riferito ai Carabinieri che la relazione sentimentale era iniziata bene, ma col passare del tempo era peggiorata a causa della gelosia del compagno. Questi, convinto di essere stato tradito, aveva cominciato a trattarla male, offendendola, prendendola a schiaffi, calci e tirandole i capelli. Tra i due, i rapporti erano peggiorati al punto che un paio di mesi fa avevano iniziato a frequentare altre persone. Evidentemente, però, non riuscendo ad allontanarsi dalla ragazza, il 32enne ha tentato di ricucire la relazione il 3 dicembre 2023, chiamandola e dicendole di volerla incontrare per fare la pace. La giovane accettava di incontrare l’ex compagno, ma dopo quello che aveva subito, chiariva di farlo in un luogo pubblico e in presenza di altre persone. Nonostante l’incontro fosse avvenuto in un bar, il 32enne convinceva la ragazza a fare altri giri in città, terminando la serata nel proprio appartamento. È stato in quel momento che il 32enne, infastidito dal rifiuto dell’ex compagna di avere un rapporto sessuale, prima si è assicurato di chiudere la porta e le tapparelle per non attirare l’attenzione dei vicini, poi l’ha aggredita, prendendola a calci, tirandole i capelli e stringendole il collo con entrambe le mani. A quel punto, il 32enne, dopo aver trascinato la ragazza in camera l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo. Il giorno dopo la ragazza è andata al pronto soccorso per farsi visitare al collo, a seguito dei lividi che il compagno le aveva procurato afferrandola con entrambe le mani. La giovane è stata dimessa con una prognosi di un paio di giorni. Rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, il 32enne è stato arrestato e tradotto nel suo appartamento per essere sottoposto agli arresti domiciliari disposti dal Giudice che ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero.

Foto d’archivio CC

CASTEL MAGGIORE: L’impegno per la scuola

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La relazione annuale illustra le misure e le iniziative che accompagnano dal nido all’università i ragazzi e le ragazze di Castel Maggiore. L’Assessore Paolo Gurgone ha osservato che “Castel Maggiore, in un periodo in cui le gravi criticità del mondo della scuola, seppure note da decenni, erano state messe pesantemente in risalto dalle misure legate alla pandemia, ha potuto contare sulla forza della propria programmazione, in quanto ha avviato progetti di nuovi edifici scolastici già dagli anni 2018 e 2019. A quegli anni risale l’avvio della fase di progettazione esecutiva per la realizzazione del nuovo polo scolastico in Via Emanuela Loi, un investimento di oltre 8 milioni di euro finanziato con risorse proprie del Comune che prevedeva una scuola primaria, oggi attiva nella sezione destinata alla didattica e che sarà a breve completata da una grande palestra e da un ampio spazio per la refezione, e una scuola dell’infanzia le cui opere sono finalmente iniziate dopo estenuanti vicissitudini e ritardi legati, tra l’altro, alla necessità di bonifica dell’area. I massicci finanziamenti stanziati dal PNRR hanno poi consentito di ampliare e potenziare il già programmato investimento per la realizzazione della nuova scuola media con un finanziamento record di oltre 17 milioni di euro che consentirà la realizzazione di una scuola all’avanguardia in tutti i sensi, la cui consegna è prevista per il marzo 2026”.

 

L’Assessore Gurgone ha quindi sottolineato che “l’anno scolastico 2022/2023, per le ragioni accennate, ha rappresentato sul nostro territorio un anno di svolta che consente a questa amministrazione di guardare al futuro delle nostre scuole con un certo ottimismo, autorizzato dalla certezza di avere sempre operato con la massima attenzione e cura, con forti investimenti su nuove opere e sulla incessante manutenzione cura dei plessi meno recenti e, grazie alla solidità del bilancio, con la capacità di sostenere l’accesso delle famiglie ai servizi, nonostante i notevoli rincari dei costi di gestione, e di garantire e rinnovare le innumerevoli attività culturali e laboratoriali che da sempre caratterizzano, affiancano ed arricchiscono l’offerta formativa sul nostro territorio”.

Paolo Gurgone

 

Al piano formativo garantito dallo Stato, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado (e anche dalle scuole d’infanzia paritarie operanti sul territorio), si accompagnano attività destinate a supportare le famiglie e a garantire il diritto di accesso allo studio per alunni e studenti. Gli asili Nido, interamente in capo al Comune e all’Unione Reno Galliera, con 142 posti in tre strutture, rappresentano uno dei principali investimenti nel settore dell’educazione, assorbendo il 37% dell’investimento netto nel mondo della scuola. Resta forte e immutato l’impegno per il sostegno alla disabilità, attraverso il quale, di fatto, si contribuisce ad elevare la qualità dell’educare degli istituti scolastici, con 851 ore settimanali di sostegno per 82 bambini e studenti con disabilità.

Il diritto allo studio è rappresentato dai tradizionali servizi di refezione e trasporto scolastico (fortemente riorganizzato a seguito dell’apertura della primaria di via Loi, con l’acquisto anche di un nuovo scuolabus), ma anche dalle iniziative sostenute dal comune che integrano la didattica con progetti di qualificazione scolastica, ambientali, di educazione alle differenze, promozione della lettura.

Anche il sostegno al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze è una importante attività di promozione dell’educazione alla cittadinanza che ha coinvolto quest’anno alcune decine di giovanissimi in attività come la creazione di un giornalino e un concorso letterario.

L’investimento per i tutti questi servizi, al netto di contributi e tariffe versate dagli utenti, è di quasi 2 milioni di euro, con un aumento del 22% rispetto all’anno scolastico precedente. 

 

Nel 2023 la riorganizzazione dei plessi scolastici conseguente all’apertura della scuola primaria in via Loi, destinata ad ospitare alunni provenienti dal bacino della Direzione Didattica e dell’Istituto Comprensivo, ha definitivamente persuaso le due dirigenti scolastiche ad avviare la fase di fusione delle due istituzioni di governo scolastico locale in un Istituto Comprensivo Unico: Gurgone ha osservato che “questo processo, già strutturato nell’anno scolastico 2023-2024, oltre alla razionalizzazione della gestione amministrativa, consentirà di dare completa omogeneità ai progetti, attività laboratoriali e proposte culturali che l’amministrazione finanzia da sempre ad arricchimento dell’attività curriculare didattica in senso stretto”.

La relazione, elaborata dagli uffici dell’Unione Reno Galliera, è disponibile sul sito del Comune di Castel Maggiore, completa di tabelle e grafici illustrativi.

 

MARZABOTTO: 19 gennaio Massimo Zamboni a Cellulosa con “La trionferà”

È in arrivo il secondo appuntamento di “A Tal Deg – rassegna del racconto”. Il 19 gennaio alle ore 21:00  Massimo Zamboni, musicista, scrittore, artista, fondatore dei CCCP e CSI arriverà a Cellulosa con “La trionferà”!
Massimo Zamboni fa i conti con la grande utopia del Novecento in modo davvero originale, alternando estratti dal suo libro a canzoni dei CCCP e CSI.
Alla chitarra lo accompagnerà Erik Montanari.
Ingresso 10 euro, è consigliata la prenotazione a culturaeventi@scoiattolo.org

Cellulosa, via Lama di Reno 30 – Lama di Reno ( Marzabotto )

Potrete ‘trovare’ Massimo Zamboni anche nella mostra a Reggio Emilia – Felicitazioni! CCCP-Fedeli alla Linea 1984-2024
https://www.facebook.com/massimozambonipaginaufficiale
A febbraio 2024 i CCCP saranno nell’ex DDDR, e più di preciso all’Astra Kulturhaus, a Berlino dove tutto è partito e dove tutto si celebrerà.

 

Uff. Stampa Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese

MARZABOTTO: Un secolo raccontato con gli occhi del cinema

Domenica 14 gennaio prenderà il via una rassegna cinematografica composta da 11 appuntamenti che ripercorreranno, attraverso il grande cinema italiano, la storia del Novecento.
Le proiezioni, ad ingresso libero e gratuito, si terranno di domenica pomeriggio alle ore 16:00 presso la Sala Polivalente della Casa della Cultura e della Memoria e saranno accompagnate da interventi di critici cinematografici e storici.
Il primo film in programma sarà 𝙄 𝙘𝒐𝙢𝒑𝙖𝒈𝙣𝒊 di Mario Monicelli, 128′ (Italia 1963)
La rassegna è promossa dal Comune di Marzabotto e dall’Associazione Campanile Ragazzi grazie alla collaborazione della Cineteca di Bologna e al sostegno del Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto
Per info contattare: Biblioteca Comunale: 051 6780501 // 338 7334430 – biblio@comune.marzabotto.bo.it
Campanile dei Ragazzi: 328 2316311 campaniledeiragazzi@gmail.com

Scuola: Ufficio scolastico e Città metropolitana al lavoro insieme per garantire equità e pari opportunità

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Potenziare la qualità delle azioni per l’apprendimento di giovani e adulti e il benessere scolastico per garantire equità e pari opportunità per tutte le cittadine e i cittadini del territorio. Questo il cuore del protocollo d’intesa sottoscritto tra Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – Ambito territoriale di Bologna e la Città metropolitana.

In particolare, i due Enti si sono impegnati a collaborare nei seguenti ambiti:

  • programmazione della rete scolastica e dell’offerta di istruzione;
  • iscrizioni delle scuole secondarie di secondo grado;
  • diritto allo studio;
  • promozione del benessere scolastico, sportelli di ascolto, iniziative per giovani “neet” e ritirati sociali;
  • contrasto alla dispersione;
  • inclusione di allieve/i disabili;
  • accoglienza e inclusione di allieve/i stranieri;
  • orientamento e didattica orientativa;
  • raccordo tra scuola-formazione-territorio-lavoro;
  • potenziamento della cultura scientifica e tecnico-tecnologica anche in ottica dialogica con i saperi umanistici;
  • apprendimento permanente;
  • contrasto a stereotipi di genere e a tutte le discriminazioni.

“Con questo importante accordo si formalizza la proficua collaborazione che in questi anni si è sviluppata tra enti territoriali e ufficio scolastico, articolata in una pluralità di azioni tese a costruire una rete per progettare e attuare le stesse a beneficio dell’intera comunità educante. – commenta Daniele Ruscigno, consigliere metropolitano delegato a Scuola, Istruzione, Edilizia scolastica e Formazione – Un ringraziamento doveroso alle tante a ai tanti che lavorano a programmi che intendono rispondere concretamente alle principali complessità della nostra società”.

 

“L’Ufficio V è il riferimento istituzionale per le scuole del territorio metropolitano di Bologna. In questo contesto è strategico il suo lavoro coordinato con la Città metropolitana. – commenta Giuseppe Antonio Panzardi, dirigente dell’Ufficio V Ambito territoriale di Bologna dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna – L’Ufficio V collabora con la Città metropolitana alla definizione del piano dell’offerta formativa, che ha l’obiettivo di garantire la presenza di un’offerta scolastica adeguata ai bisogni del territorio, in linea con le indicazioni nazionali, alla gestione coordinata delle procedure d’iscrizione alle scuole secondarie di secondo grado, alla promozione di interventi per favorire l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e di iniziative volte a sostenere le scelte educative e professionali degli studenti, in modo da favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per la vita e per il lavoro. La sottoscrizione di questo protocollo fornisce quindi una cornice unitaria alla consolidata collaborazione pluriennale tra la Città metropolitana e l’Ufficio scolastico territoriale di Bologna su una molteplicità di fronti che interessano il mondo della scuola nel nostro territorio. Il principio ispiratore è la consapevolezza che un’azione sinergica in ottica di sistema possa costituire un elemento di forza per garantire il successo formativo di tutte le ragazze e i ragazzi”.

 

Paesi e borghi abbandonati

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PAESI E BORGHI ABBANDONATI

Poco tempo fa lessi un elenco di paesi e borghi abbandonati o semi deserti in Italia. Ne parlai con un amico il quale mi accennò anche al fatto che talune amministrazioni avevano provveduto alla vendita di immobili di tali paesi a cifre miserrime con l’obbligo, per l’acquirente, di provvedere alla corretta gestione del fabbricato. Sembra che diversi stranieri abbiano provveduto a tali acquisti. Nella documentazione in mio possesso, vi erano le ragioni di tali abbandoni : frane, malaria, brigantaggio, alluvioni ed altre disgrazie.  Anche dalle nostre parti, Alto Appennino Bolognese, vi sono vari paesi e borghi se non totalmente abbandonati, ormai quasi deserti. “Ma allora quali sono le ragioni di un tale abbandono ? Frane, alluvioni, non credo la malaria, dimmi quali sono le cause” . Il mio amico mi ha formulato così la sua richiesta di informazioni più dettagliate. La mia risposta è stata semplice e, credo, abbastanza centrata :” La causa principale cui imputare almeno l’80% di tale negativo svolgimento è imputabile agli APPALTI “ “Appalti ? Spiegati meglio” La richiesta dello sbalordito amico . “ Vedi, da oltre 45 anni si sono impostate al Corno alle Scale delle seggiovie in sostituzione di sistemi di risalita quali le sciovie, utilizzabili solo d’inverno e da sciatori. Con le seggiovie l’utilizzo è anche estivo e pure da non esperti sciatori nella stagione invernale. La cosa sarebbe stata ottimale se, in concomitanza con tali cospicui investimenti di pubblico danaro, chi ha provveduto a tali opere era un ente pubblico, si fosse provveduto a valorizzare il notevole patrimonio storico, culturale ed ambientale della zona nella quale insistono diversi paesi e borgate. Si sarebbe potuto apportare turismo e lavoro a questi paesi e borgate. E così, sistematicamente, si è agito nella cancellazione di tale patrimonio storico, culturale ed ambientale. La ragione ? Forse in Alto Loco si è temuto che un apporto economico estraneo ai grandi appalti delle seggiovie, avrebbe potuto mettere in discussione talune scelte ed investimenti non proprio oculati. E così si è continuato per anni ad esaltare la proliferazione di seggiovie creando in una parte della popolazione, la illusione di un futuro Paese delle Meraviglie ove non vi fosse più necessità di una istruzione adeguata al mondo del lavoro attuale, di facili entrate economiche, di infrastrutture adeguate, basti pensare allo spaventoso ritardo del collegamento internet di ampie zone ove insistono seconde case, assenza di campeggi per camper e roulotte, abbandono di strutture di intrattenimento specialmente per giovani, cancellazione di corsi di musica estivi, di concerti per organo nelle nostre chiese ove vi sono organi anche storici ed altro ancora. Tutto ciò avrebbe portato ad una frequentazione turistica anche in paesi e borghi disassati rispetto alla direttrice Lizzano-Cavone. Vi è da sottolineare che tutto questo fervore per le seggiovie hanno, quale fine prioritario, la pratica sciatoria.” “ Ma allora chi opera lungo l’asse Lizzano-Cavone ne ha avuto ampi benefici.” ”Non proprio. Solo nel capoluogo e suoi immediati dintorni hanno chiuso più del 70% delle attività alberghiere, di ristorazione e di intrattenimento e, credo, circa l’80% delle attività commerciali. “” Scusami Ettore, ma questa gente non si accorge del progressivo collasso socio-economico legato ad una monocoltura come la definisci tu ?” ”Vedi, come scrisse Mark Twain, è molto difficile convincere le persone di essere imbrogliate, è assai più facile imbrogliarle”. D’altronde si è creato un mondo illusorio che, da un lato fa intravvedere un radioso futuro, verrebbe anche da pensare senza necessità di lavorare, visto che nel Belvedere non vi è più un fornaio. Quello del fornaio è una attività che richiede impegno, capacità e sacrificio e tutto ciò non collima con l’aspirazione al Paese delle Meraviglie. Non è casuale che a convegni su nuovi impianti a fune accorrano in massa, anche se per tali impianti non esiste alcuno studio di alcun genere, mentre non si è mai organizzato un convegno sull’adeguamento della istruzione, vista la fuga dei giovani, e neppure sull’utilizzo del patrimonio storico, culturale ed ambientale della zona a fini turistico-economici. La mia analisi che la presenza di paesi e borghi abbandonati o quasi desertificati nel Belvedere per essere confutata si dovranno portare dati statistici e di studio ad alto livello, vedi dipartimenti universitari, che, quando sono stati effettuati e presentati, sono andati proprio nella direzione di quanto da me esplicitato. Ci siamo salutati dal momento che era mia intenzione recarmi a Pianaccio, un paese del Belvedere che, oltre ad avere un piccolo centro storico ascrivibile al 1.200 , ha , nei dintorni, un insediamento del Mesolitico, oltre ad altre emergenze storico-culturali ed ambientali.

SASSO MARCONI (BO): 27enne colpito da misura cautelare per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della compagna

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I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 27enne marocchino, sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla persona offesa. La misura cautelare è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri nell’ambito di una vicenda per maltrattamenti e violenza sessuale di cui il 27enne si sarebbe reso responsabile nei confronti della compagna, una donna italiana sulla trentina, e spesso anche in presenza del figlio minorenne. I fatti sono emersi da una segnalazione della donna, che dopo le ripetute aggressioni, all’ordine del giorno, e le continue minacce da parte del compagno, ha deciso di presentare denuncia ai Carabinieri. Dopo aver approfondito la vicenda, i Carabinieri hanno scoperto che gli atteggiamenti prevaricatori del 27enne nei confronti della compagna erano aumentati nell’ultimo anno. La donna in sede di querela ha dichiarato che il compagno pretendeva dalla stessa rapporti sessuali anche contro la propria volontà, spesso seguiti da frasi ingiuriose ed offensive. L’atteggiamento violento dell’uomo, era dettato dall’abuso di sostanze stupefacenti, anche in presenza del figlio e per tale motivo, a dicembre 2022, lo stesso aveva perso il lavoro come corriere, perché trovato positivo al test antidroga. Il più delle volte il 27enne non era in grado di controllare la propria rabbia tanto da inveire con violenza nei confronti della convivente che voleva andare via di casa, colpendola con delle testate o addirittura minacciandola con un coltello. La donna ha anche dichiarato che il compagno la minacciava di portale via il figlio che avevano avuto tre anni fa. Rintracciato dai Carabinieri, il 27enne è stato sottoposto alla misura cautelare tra cui il mantenimento di una distanza di almeno 500 metri dalla donna, il divieto di comunicarvi con qualunque mezzo e l’applicazione dello strumento elettronico a distanza.

 Foto d’archivio CC

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