11.1 C
Bologna
lunedì, Gennaio 27, 2025
Home Blog Pagina 159

VADO (BO): “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione’

0

Chi sono le 21 donne della Costituente? Quali sono le loro storie, la provenienza, l’impegno e le battaglie che hanno portato avanti sacrificando spesso la vita privata e la propria famiglia in nome di un Bene superiore?

Sabato 3 febbraio 2024 alle ore 17:00
presso lo Spazio Stella Rossa – Stazione di Vado Angela Iantosca presenta
‘Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione’

Dal libro scritto con Romano Cappelletto parte un racconto attraverso le loro stesse voci, con una narrazione in prima persona che restituisce ai lettori la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra. Il pubblico è coinvolto in una narrazione appassionata che intende illuminare i nomi che la Storia ha messo nell’ombra. L’evento è in collaborazione con ANPI Monzuno, sezione Mario Musolesi e il Comune di Monzuno.

“Qual è la storia dietro alle ventuno donne che parteciparono alla Costituente? Se oggi ci sembra normale che le donne siano parte attiva nella vita pubblica, nel 1947 avevano da poco il diritto al voto e le donne che parteciparono alla redazione delle Costituzione erano una prima avanguardia alla base delle battaglie per una vera parità di genere. Vite spese per il bene pubblico” dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Monzuno, Ermanno Pavesi.

Per informazioni contattare 3385055363

Gli INTRECCI di Gino Pellegrini portano ArtCity Bologna a Valsamoggia

0

 

Tra gli innumerevoli appuntamenti organizzati nell’ambito della 50esima edizione di ArtCityBologna, ce n’è uno che si svolge a Valsamoggia, negli spazi della Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, che ha come protagonista un’opera di uno dei suoi cittadini più illustri, Gino Pellegrini*.

 

Si tratta di INTRECCI – INSTALLAZIONE DI TESSUTI che unisce un’ironica opera di Gino Pellegrini del 1979 agli arazzi eseguiti da 23 allievi e allieve** dell’Accademia di Brera nel 2023, in un percorso in cui non sono i titoli delle opere, ma le tecniche utilizzate a confrontarsi e a porre l’attenzione sull’antica arte.

L’oro di Pulcinella è un’opera di Gino Pellegrini datata 1979. Si tratta di un tessuto di 260x150cm, creato dallo stesso artista con un vecchio telaio, in cui sono stati inseriti una serie di miniassegni, utilizzati alla fine degli anni 70 al posto delle monete, ricercatissime a causa dell’inflazione. “La tessitura – spiegava Pellegrini – è una forma di scrittura, come suggerisce la medesima origine delle parole ”tessere” e “testo”. Si tesse il racconto con un alfabeto di materiali imprigionati progressivamente nel primordiale schema geometrico di ordito e trama. È un lavoro antico e metodico che accompagna fin dalle origini lo sviluppo delle civiltà”.

L’opera viene messa in relazione ai lavori di giovani artisti: piccoli arazzi del formato 25x25cm tessuti con la tecnica ad alto liccio, realizzati grazie ad un progetto triennale pensato dal Professor Sergio Nannicola della Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera in collaborazione con l’Arazzeria Scassa di Asti.

 

A cura di Elio Rigillo e Francesco Finotti, promossa dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, in collaborazione con il Comune di Valsamoggia, Officina Pellegrini, Accademia di Belle Arti di Brera e Arazzeria Scassa nell’ambito di ART CITY Bologna 2024 in occasione di ARTEFIERA, l’installazione, è ad accesso libero e, oltre ai giorni Art City è visitabile nei giorni di apertura del Museo Civico Arsenio Crespellani.

Per la Fondazione la volontà è quella di creare una relazione tra antico e contemporaneo, tra linguaggi solo all’apparenza lontani e si tratta della quarta partecipazione ad ArtCity.

 

“Un’opera – dichiara Elio Rigillo, curatore della mostra e Direttore della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, espressione culturale del Comune di Valsamoggia – non è mai fine a sé stessa se riesce a creare legami, rimandi, dialoghi con la contemporaneità; una tecnica che risulta antica, ma in fondo mai fuori dal tempo, come la tessitura, ci offre l’occasione di collegare L’oro di Pulcinella di Gino Pellegrini con i lavori di 23 giovani artisti dell’Accademia di Brera, arazzi che sembrano quasi grafiche di design. L’installazione è a sua volta in dialogo con la Rocca, perchè le tessiture si arrampicano sulla parete del loggiato inferiore, nel cortile interno, come stemmi di araldica medievale o rinascimentale. La riflessione sulla tessitura come forma d’arte e del suo impiego nell’arte contemporanea si completa con la proiezione di Janas, documentario realizzato dall’associazione Carta Bianca tra il 2013 e il 2014”. 

“Trovo divertente – aggiunge Francesco Finotti, artista e curatore della mostra – organizzare una mostra che metta a confronto diverse generazioni di artisti sulle tecniche di intrecci e ordito, termini che si utilizzano sia per la tecnica di esecuzione degli arazzi, ma anche per esempio, nel testo narrativo. E si intrecciano storie anche quando si mettono assieme studenti provenienti da tante parti del mondo e si dà loro occasione di relazionarsi in progetti didattici di alto profilo. Confrontarsi, tramandare, relazionarsi, sembrano tutti termini utili a costruire arazzi, come a costruire nuove comunità, guarda caso in luoghi dove il tempo scorre in modo differente”.

 

IN BREVE

INTRECCI – INSTALLAZIONE DI TESSUTI

1-11 febbraio 2014

Rocca dei Bentivoglio, Via Contessa Matilde 10, Bazzano, Valsamoggia (Bo)

–        giovedì 1 e venerdì 2 febbraio: h 15-19

–        sabato 3 febbraio: h 10-23

–        domenica 4 febbraio: h 10-18

–        dal 5 febbraio: mar-ven h 15-19, sab-dom h 10-18

INGRESSO LIBERO

 

Il 3 febbraio, in occasione della Art City White Night, la notte bianca dell’arte, la Rocca dei Bentivoglio ospita diverse iniziative:

 

  • Dalle ore 15 alle ore 22,30 è possibile visitare la mostra archeologica “A lustro e decoro del paese”allestita al Museo Civico Arsenio Crespellani che si trova negli spazi della Rocca dei Bentivoglio.
  • Alle ore 17.30 in Sala dei Giganti è in programma la conferenza storica “La Rocca di Bazzano tra storia ed archeologia”a cura di Mattia Francesco Antonio Cantatore.
  • Alle ore 17.30, consigliato per chi ha tra i 6 e i 12 anni, nelle Aule Didattiche c’è il laboratorio gratuito con prenotazione obbligatoriaTessuti d’arte. Dopo la visita all’installazione Intrecciverrà proposta a più piccoli un’esperienza non solo visiva, ma anche pratica e tattile tramite cui realizzeremo un piccolo “intreccio” multimateriale, legando tra loro colori, consistenze, idee, sperimentando un lato insolito dell’arte tessile (prenotazioni@roccadeibentivoglio.it | 051 836441 tutti i giorni dalle 10-13)
  • Alle ore 21.00 nella Cella del Foscolo è in programma la proiezione del documentario “JANAS – Storie di donne telai e tesori”per la regia di Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti e Stefano Massari (63′, Italia 2014 – Produzione Carta|Bianca).

 

 

*GINO PELLEGRINI: scomparso nel 2014, è stato un apprezzatissimo pittore e scenografo di Hollywood – i suoi fondali si possono ammirare in tantissimi film, serie e cartoon tra cui, per esempio, 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick, West side storyMary PoppinsGli uccelli di Alfred Hitchcock e nella serie Star Trek –. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Savigno dove oggi è possibile visitare “Officina Pellegrini”, la sua casa-studio-laboratorio trasformata in un museo.

 

**I nomi dei 23 allievi e allieve dell’Accademia di Brera:

Parnia Tajmirriahi, Parrello Elisa, Gabriela Queija De Bois, Irene Rizzo, Veronica Tansini, Anna Guerra, Sofia Bramuzzo, Beatrice Smiriglia, Letizia Torriani, Yudie Tang, Alice Monzani, Noemi Roccella, Ekaterina Gruniushkina, Andre Agarbati, Vittoria Montesano, Claudia Coazzoli, Natalya Kilganova, Jiemeng Wu, Xin Ma, Gloria Perrone, Ilaria Ceriotti, Hai Ning Zhu e Yidan Gao.

Credit foto: Luca Vanelli

CASTIGLIONE DEI PEPOLI (BO) – Lagaro: un gioco per ricordare un collega

 Lagaro ricorda il suo concittadino Giorgio Benassi insieme ai ragazzi della scuola. Venerdì scorso è stato inaugurato all’interno dei giardini della frazione di Castiglione dei Pepoli un nuovo gioco, donato dai colleghi del Cral (Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori) della BASF di Pontecchio Marconi. La bella iniziativa nasce dalla tradizione del circolo “The Chemical Cral”: quando viene a mancare un dipendente in forze Basf, il Cral elargisce una donazione di 1000 euro per cause sociali. I colleghi di Benassi hanno così contattato il Sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri che ha proposto loro di donare un gioco per i giardinetti di Lagaro, dove Benassi era residente. Così i bambini della frazione avrebbero avuto un gioco in più e ricordato Giorgio giocando e divertendosi. La proposta è subito piaciuta e venerdì scorso il gioco è stato inaugurato alla presenza dei componenti del circolo “The Chemical Cral” e del loro presidente Emanuele Aldrovandi, del Sindaco di Castiglione Fabbri, della pro loco di Lagaro, di Loris Benassi, fratello di Giorgio e dei bambini della scuola dell’infanzia e della primaria di Lagaro. I componenti lagaresi del consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi hanno anche fatto un saluto molto commovente in ricordo di Giorgio Benassi: non lo conoscevano ma lo hanno ringraziato per aver indirettamente migliorato il parchetto.

 

“Quando i colleghi di Benassi mi hanno contattato per decidere come utilizzare la donazione – spiega il Sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri – ho pensato subito a Lagaro, paese di Giorgio, e ai bambini. Quando si vuole ricordare una persona, sono convinto che occorra partire dai bambini e dalle scuole. Il momento dell’inaugurazione è stato davvero bello ed emozionante: si tratta di un piccolo gesto ma dal significato molto forte, che fa comprendere il senso pieno di che cosa sia una comunità. Lagaro in questo è speciale: lo stesso giardinetto è stato realizzato grazie anche al lavoro di tanti volontari della frazione”.

BASKET EUROLEGA: Barcelona – Virtus Segafredo, il prepartita di Coach Banchi e Alessandro Pajola

0

FC Barcelona vs Virtus Segafredo Bologna. Palla a due domani, mercoledì 31 gennaio, ore 20.30 Palau Blaugrana (Barcelona).

Diretta: Sky Sport, DAZN e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: ILIJA BELOSEVIC, UROS NIKOLIC, GENTIAN CICI.

Indisponibili: Devontae Cacok.

 

Il prepartita di Coach Banchi alla vigilia della trasferta europea: “Arriviamo a questa gara contro il Barcelona consapevoli di affrontare una delle migliori compagini dell’intera Eurolega, la quale ha dimostrato di saper esaltare le proprie caratteristiche di gioco soprattutto nelle partite casalinghe. Vogliamo presentarci a questo appuntamento mostrando la personalità e la determinazione di voler vendere cara la pelle, di giocarci ogni chance a nostra disposizione e di trovare la continuità di rendimento che possa guidarci ad un successo che sarebbe fondamentale nel proseguo del nostro cammino europeo.”

Le dichiarazioni nel prepartita di Alessandro Pajola : “Ci aspetta una partita sicuramente speciale, uno scontro quasi diretto per il secondo posto, sarà sicuramente una partita bellissima e una trasferta molto tosta in un campo veramente difficile L’hanno dimostrato durante tutta la stagione, parliamo di una delle squadre favorite al raggiungimento del titolo finale. Sicuramente una partita difficile e molto fisica, dovremmo essere bravi a concentrarci sul piano partita e ascoltare il nostro staff tecnico. Se punteremo sulla nostra difesa e saremo continui per tutti i 40 minuti potremo dire la nostra.”

 

Jacopo Cavalli

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA – Porrettana: continuano i disservizi

Lunedì 29 gennaio causa guasto impianti RFI tra Vergato e Pioppe:

Marzabotto 19613 delle 12:37 da Bologna giunto a Marzabotto con 15 minuti di ritardo
Marzabotto 19618 da Bologna delle 13:22 cancellato
Marzabotto 19625 delle 15:37 da Bologna soppresso a Sasso Marconi
Marzabotto 19632 delle 16:22 da Marzabotto soppresso da Marzabotto a Sasso Marconi

Venerdì 26 gennaio Un pendolare ci scrive: treno 19584 partito da Porretta alle 7:18 carico di pendolari è giunto a Bologna con un sontuoso ritardo di 26 minuti. Un’altra pendolare ha chiosato: vedrete dopo col passante!

Giovedì 25 gennaio: Un pendolare ci scrive: treno 19584 delle 7:18 da Porretta (sempre quello…), arrivato al binario Ovest dopo attesa di 15 minuti alle porte della stazione: nessuna spiegazione e informazione fornita ai passeggeri, sarà un modo per abituare il pendolare ai nuovi orari previsti dal 9 giugno?

Lo stesso giorno un altro compagno di sventure ferroviarie ci racconta: treno delle 18:55 con partenza da Marzabotto per Bologna: 10 minuti di ritardo. Viene indicato nel monitor che è al binario 2 e tutti ci spostiamo al 2 ma il treno arriva al 1°; tutti scapicolliamo di corsa giù per le scale per ritornare al 1° e ho visto persone anziane correre per evitare di perderlo: e se fossero cadute?

Mercoledì 24 gennaio
Treno 19625 soppresso da Sasso a Marzabotto, treno 19632 soppresso da Marzabotto a Sasso.
Treno 19630 delle 15:22 da Porretta, 16 minuti di ritardo;
Treno 19627 delle 16:04 da Bologna, 35 minuti di ritardo.

Sempre mercoledì 24, treno 19578 delle 06:08 da Porretta, partito con 30 minuti di ritardo per intervento forze dell’ordine; stessa sorte subita domenica 21 gennaio dal treno 19623 delle 15:04 da Bologna.

Eventi che ripropongono il tema sicurezza sui nostri treni.
Completano la carrellata dei ritardi degli ultimi 10 giorni il ritardo variabile da 10 a 13 minuti dei treni 19589, 19587, 19584 e 19580 nella mattina di sabato 20 gennaio.

Aspettiamo il confronto con la Regione, auspicato anche dai Sindaci dei Comuni dell’Unione
dell’Appennino Bolognese, sperando che non sia la solita carrellata di giustificazioni e tutto si risolva con una semplice informativa su decisioni prese unilateralmente senza il coinvolgimento degli abitanti delle nostre vallate.

Vergato, lunedì 29 gennaio 2024

Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana

ll Museo della Civiltà Contadina ad Art City 2024, con la mostra “Salvati” porta gli studenti dell’Accademia di Belle Arti a Palazzo Malvezzi

0

Nell’ambito della dodicesima edizione di Art City Bologna, in occasione di Arte Fiera, il Museo della Civiltà Contadina porta gli studenti dell’Accademia di Belle Arti a Palazzo Malvezzi, sede della Città metropolitana di Bologna.

Dal 2 al 4 febbraio, un gruppo di studenti e diplomati del Corso di Decorazione per l’architettura dell’Accademia (Reyhaneh Alikhani, Ania Bonacini, Lisa Martignoni, Xuan Zhang con la collaborazione di Ruichen Xi del corso di Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali e di Qing Zhang del corso di Fotografia) sono protagonisti della mostra Salvati, a cura della docente Vanna Romualdi, in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, nell’ambito del progetto DiramAzioni.

Come oggetti salvati e sospesi che portano l’eco del futuro, le opere presenti a Palazzo Malvezzi parlano di materiali sottratti al quotidiano della vita. Sfiorando la dimensione di un sacro minore (Franco Arminio) e nel ricordo di una memoria che tenta la relazione col presente, gli interventi restituiscono una collisione fra mondi nel segno della continuità di un tempo unico e continuo, dove un confine funzionale al discorso conferisce alle cose un passato e un presente.

Il progetto sarà visitabile gratuitamente a Palazzo Malvezzi, via Zamboni 13, nelle seguenti giornate:
Venerdì 2 febbraio, dalle 15 alle 19
Sabato 3 febbraio, dalle 15 alle 24
Domenica 4 febbraio, dalle 11 alle 18.

Il progetto espositivo, nato dalla collaborazione dell’Istituzione Villa Smeraldi, Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, Città metropolitana di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, è ideato e realizzato dal Biennio di Decorazione per l’architettura, in collaborazione con Il Biennio di Fotografia ed il Biennio di Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali.

 

SASSO MARCONI (BO): “Il piccolo Principe”, un burattino per l’inclusione sociale

 

L’aviatore ideato da Antoine de Saint-Exupéry protagonista di uno spettacolo che attraverso il linguaggio dei burattini si rivolge ai più giovani per veicolare un messaggio di inclusione contro il bullismo. Un’invocazione a mantenere vivo il bambino che alberga in ciascuno di noi. 75 minuti per rivivere il celebre capolavoro “Il Piccolo Principe” tra canzoni e dialoghi portato in scena dal Teatro Umbro

Alla Sala Cometa di Sasso Marconi la nuova produzione del Teatro Umbro dei Burattini

Con il Patrocinio del Comune di Sasso Marconi e della Regione Emilia Romagna

 

 Domenica 4 febbraio arriva a Sasso Marconi, presso la Sala Cometa (spettacoli ore 15.00 e ore 17.30; informazioni 347.0002029; teatrodeiburattini.it) il Teatro Umbro dei Burattini con lo spettacolo “Il Piccolo Principe. Viaggio tra i pianeti”. Una storia eterna ma nella rivisitazione della favola proposta dal Teatro Umbro dei Burattini l’aviatore ideato da Antoine de Saint-Exupéry insegna ai più piccoli il valore dell’amicizia e del rispetto per l’altro, i principi dell’inclusione e la capacità di ritrovare il bambino che è nascosto in ognuno di noi.

Sarà l’antica arte dei burattini a presentare la storia in chiave moderna con uno spettacolo di 75 minuti che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e da parte dei media nel corso delle precedenti tournée in tutta Italia. Al Piccolo Principe, portato sul grande schermo dalla pellicola di Mark Osborne del 2015, il compito di veicolare un messaggio contro il bullismo e a favore dell’integrazione sociale, tema sempre più attuale e di primaria importanza anche tra le fasce più giovani e indifese ed esposte a pericoli sia sul web (il cosiddetto cyberbullismo) che negli ambienti di socializzazione.

Lo spettacolo narra la storia di un aviatore atterrato d’emergenza nel deserto del Sahara, lontano da ogni forma di civiltà̀ senza scorta di viveri e d’acqua. Qui incontrerà̀ un bambino, biondo e bellissimo: il Piccolo Principe. Sarà proprio quest’ultimo a raccontarci i suoi viaggi da un pianeta all’altro, dove incontrerà̀ strani personaggi che mettono in risalto il lato ridicolo degli affanni umani. Con le sue storie ci insegnerà̀ a vivere, e attraverso un meraviglioso viaggio di sincerità̀ e fantasia, a ritrovare il bambino che è nascosto in ognuno di noi.

 La particolarità dello spettacolo è quella di raccontare una storia senza tempo, letta da generazioni di persone in tutto il mondo, attraverso l’antica arte dei burattini che riesce ancora a emozionare e a divertire, lasciando ai più piccoli anche spazio per l’immaginazione. Ma non basta. Un’altra particolarità è l’originale narrazione intervallata da dialoghi dal vivo e canzoni. La compagnia ha deciso così di avvicinare il pubblico più giovane parlando il suo stesso linguaggio, il linguaggio delle nuove generazioni che trascorrono il tempo su internet oppure davanti allo smartphone o ancora giocando con la playstation. Ma questa volta non sarà così. I bambini potranno fare una nuova esperienza, dal vivo, attraverso un nuovo linguaggio, quello dei burattini, che per molti sarà inedito.

I burattini, di grandi dimensioni, utilizzati dalla compagnia umbra sono in legno e tutti dipinti a mano, delle vere e proprie opere d’arte realizzate da un anziano artigiano torinese. Le musiche dello spettacolo, tutte originali, sono composte da Giuliano Ciabatta in arte “Paco”, musicista e compositore, con al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di livello nazionale. Una fra tutte quella con Lucio Dalla.

Il Teatro Umbro dei Burattini, diretto da Andrea Bertinelli e Vioris Sciolan, ha alle spalle migliaia di spettacoli in tutta la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia, e si appresta a toccare nuove regioni in occasione del tour invernale che arriva ora in Emilia Romagna per poi raggiungere altre regioni italiane.

Per i più curiosi è disponibile il sito internet www.teatrodeiburattini.it e la pagina Facebook Teatro Umbro dei Burattini.

 

Il Piccolo Principe, Viaggio tra i Pianeti

 

Domenica 4 febbraio, ore 15.00 e ore 17.30
Sasso Marconi
Sala Cometa

Via Ponte Albano, 29

 

Con il Patrocinio del Comune di Sasso Marconi e della Regione Emilia Romagna

                                                         

PATTINAGGIO: Ottimi risultati per la Pol. Masi ai Campionati Provinciali

0

Organizzati dal Comitato Regionale Emilia Romagna FISR, si sono svolti domenica 28 gennaio al PalaPilastro di Bologna i Campionati Provinciali Categoria Divisione Nazionale A.
Alla manifestazione, che ha inaugurato la stagione agonistica 2024, hanno partecipato diversi atleti della Polisportiva Giovanni Masi che hanno ottenuto ottimi risultati.
Sara Basili e Federico Ballace hanno vinto il titolo provinciale e il primo posto sul podio. Arianna Galluzzo ha vinto l’argento subito dietro a Sara e Martina Baroni ha ottenuto un buon 4° posto. Davvero un ottimo inizio per il team biancoverde che ha festeggiato con tecnici e dirigenti.

S.GIOVANNI IN PERSIOCETO (BO) – “Finisci peggio di Giulia Cecchettin”: 22enne italiano colpito da una misura cautelare

0

I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un 22enne italiano, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per atti persecutori e sequestro di persona ai danni dell’ex compagna 18enne che una decina di giorni fa si era presentata in caserma per querelare il giovane con cui aveva avuto una relazione sentimentale. La ragazza ha riferito ai Carabinieri che il 22enne aveva iniziato a umiliarla, offenderla e aggredirla subito dopo che si erano conosciuti quando lei era ancora minorenne e tali atteggiamenti erano aumentati nel corso del rapporto. Il giovane pretendeva che la ragazza passasse tutto il tempo con lui, impedendole di postare le foto che la ritraevano da sola sui social e di frequentare gli amici, la famiglia o la palestra. L’atteggiamento geloso e possessivo del 22enne si era spinto anche sul lato economico della giovane che aveva privato della “paghetta” settimanale per controllarla e impedirle di avere un’autonomia propria. Il tutto accompagnato da una violenza verbale che il 22enne rivolgeva alla ragazza: “…sei un topo, fai schifo, sei ignorante, non sai fare niente, non sei utile a niente”, “Se veramente hai paura di me, ora ti faccio vedere io, ti dimostro l’idea del violento”, “Finisci peggio di Giulia Cecchettin”. Durante il suo racconto, la giovane ha descritto ai Carabinieri di essere stata vittima anche di episodi di violenza fisica che le avevano procurato delle ferite che non si era fatta refertare. In un’occasione, la ragazza ha raccontato che il compagno, infastidito da un piccolo incidente domestico che lei gli aveva procurato, versandogli accidentalmente del tè su una gamba, lui aveva reagito svuotandole di proposito l’intera bevanda bollente sul piede, procurandole un’ustione rilevante. In un’altra circostanza, la ragazza ha riferito che durante un litigio, il 22enne l’aveva scaraventata a terra e colpita all’altezza della tempia sinistra con una testata, per impedirle di scappare e chiedere aiuto. Gli atteggiamenti prevaricatori e di controllo del 22enne sono sfociati in sequestro di persona la notte di capodanno 2024, quando in occasione dell’ennesimo litigio avvenuto nell’appartamento del ragazzo, la giovane decideva di interrompere la relazione e di tornare a casa, ma lui la privava della libertà personale, costringendola a restare fino al mattino. Rintracciato dai Carabinieri, il 22enne, è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice: il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico.

 Foto d’archivio CC

IMOLA (BO): Identificati dai carabinieri i presunti autori del furto all’armeria Topi di Imola

0

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola, hanno identificato i presunti autori del furto aggravato in concorso all’armeria “Giancarlo Topi di Barbieri Luisa”. Il furto fu perpetrato la notte del 19 settembre 2023, quando una banda di criminali entrò nell’armeria, rubando una cinquantina di armi comuni da sparo. Le indagini avviate dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di risalire all’identità dei presunti autori in “trasferta”: tre uomini e due donne di età compresa tra i 21 e i 48 anni, residenti in Provincia di Lucca. All’epoca dei fatti, i Carabinieri, analizzando la scena del crimine, avevano scoperto che il giorno prima, due donne e un uomo, arrivati in zona con una Mini Countryman a noleggio, erano entrati nell’armeria per acquistare degli oggetti di poco valore e nella circostanza avevano preso le chiavi dei locali per farne una copia nella vicina ferramenta. Per non destare sospetti al personale dell’armeria che non si era accorto di nulla, i tre soggetti erano tornati qualche minuto dopo con la scusa di fare altri acquisti e senza farsi notare avevano rimesso le chiavi al loro posto. In merito alla notte del furto, invece, i Carabinieri hanno scoperto che i soggetti erano partiti da Viareggio intorno alle ore 21:00 con una Fiat 500 a noleggio, erano usciti al casello autostradale A14 di Imola poco prima della mezzanotte, avevano perpetrato il furto ed erano tornati indietro. Qualche giorno dopo, la stessa Mini Countryman notata a Imola, era stata fermata a Viareggio durante un posto di controllo alla circolazione stradale e nella circostanza erano stati identificati la conducente (la 48enne indagata) e i due passeggeri, tra cui il figlio (il 28enne indagato). Grazie a questo dettaglio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola sono riusciti a ricostruire il piano criminale della banda, risalendo all’identità dei presunti responsabili che si erano distribuiti i compiti per preparare l’assalto notturno: una 48enne, il figlio 28enne e un’altra ragazza 27enne, per aver clonato le chiavi di accesso ai locali dell’armeria, durante il sopralluogo diurno del 18 settembre 2023; sempre il 28enne e altri due complici, un 21enne e un 23enne per aver perpetrato il colpo finale, trasportando le armi in una destinazione ignota. Un altro dettaglio di particolare importanza investigativa è stato trovato dai Carabinieri durante un’estenuante ricerca in collaborazione con i Carabinieri del RIS di Parma: un’impronta digitale rilevata sul biglietto autostradale che il conducente della Fiat 500 aveva restituito al casello A14 di Imola durante il pagamento del pedaggio. Setacciando centinaia di biglietti, i Carabinieri sono riusciti a ritrovare quello che stavano cercando che conteneva un’impronta digitale di uno dei cinque indagati: il 23enne.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha emesso, nei confronti del 23enne, del 28enne e della madre di quest’ultimo, la 48enne, la misura cautelare personale della custodia in carcere, mentre nei confronti degli altri due soggetti, il 21enne e la 27enne, la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Foto CC NRM Imola.

Renonews Social

3,726FansLike
245FollowersSegui
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com