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mercoledì, Gennaio 22, 2025
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BASKET: Virtus, grande partecipazione alla Messa di Natale

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Quasi cinquecento persone hanno presenziato alla Santa Messa di Natale,
officiata da Monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, all’ex
Crb di via Marzabotto, al termine della grande festa del Minibasket di
Virtus Unipol Banca. Presente tutto il mondo bianconero, presidente Alberto
Bucci in testa: dirigenti, allenatori, giocatori piccoli e grandi, da
quelli della prima squadra ai bambini del Minibasket, e tutte le persone
che lavorano quotidianamente coltivando il grande sogno della V nera.

“Una suora di clausura”, ha spiegato Monsignor Zuppi nella sua omelia, “mi
ha in qualche modo suggerito il motto della Virtus: “Omnia virtus in
levitate”, che significa che per saltare in alto occorre essere allo stesso
tempo forti e leggeri. Leggeri nel corpo e nel cuore. E’ il Signore che ci
aiuta ad essere leggeri, è Gesù che fa canestro nel nostro cuore, e a
nostra volta noi lo facciamo imparando a voler bene agli altri”.

E’ stata davvero una grande festa, iniziata alle quattro e mezzo del
pomeriggio, con i bimbi del minibasket a giocare e a divertirsi in mezzo al
parquet, raggiunti poco dopo dai giocatori della prima squadra, con uno
Slaughter nel ruolo di mattatore, coinvolto e pronto a trascinare i
compagni nel gioco. Alle 18 le premiazioni, e la merenda offerta da Alce
Nero, Luca Porretto, Villani salumi e naturalmente con i premi messi in
palio da Unipol Banca, storico main sponsor del settore giovanile. Alle
18.30, tutto allestito a tempo di record per la Santa Messa. Perché, ha
ricordato l’Arcivescovo, “Gesù fa canestro nel nostro cuore. e ci insegna
a giocare insieme agli altri”. Come nel basket.

Marco Tarozzi

CASALECCHIO: Nuova illuminazione pubblica e scuole più verdi

  • Al via da metà dicembre il piano di interventi di riqualificazione previsto nel nuovo contratto siglato con Manutencoop Facility Management per la gestione della pubblica illuminazione e degli impianti termici delle scuole comunali;
  • Previsti lavori di efficientamento energetico per un valore complessivo pari a 3,5 milioni di euro che consentiranno un taglio ai consumi energetici del 24,24% ed una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari a 516.000 kg all’anno;
  • Entro la primavera sarà completamente riqualificata l’illuminazione dei parchi pubblici cittadini;
  • Miglioramento sistema per segnalare i guasti della pubblica illuminazione.
Casalecchio di Reno (Bo), 14 dicembre 2017 – Un taglio ai consumi energetici del 24,24%, una riduzione delle emissioni in atmosfera pari al 516.540 kg di CO2 all’anno, soprattutto, illuminazione pubblica e immobili comunali più efficienti e confortevoli: grazie a 3,5 milioni di euro di investimentiche non peseranno sulle casse del Comune, Casalecchio di Reno si avvia a diventare un modello di eccellenza nel risparmio energetico.

Sono solo alcuni dei benefici che verranno assicurati alla città dal nuovo contratto di gestione e manutenzione della pubblica illuminazione e degli impianti energetici degli edifici comunali affidato dal Comunetramite la propria società patrimoniale Adopera Srla Manutencoop Facility Management, società bolognese leader in Italia nel settore del facility management e capogruppo del raggruppamento di imprese, costituito anche da Engie e Sgargi, che si è aggiudicato la gara bandita dall’Amministrazione.

Il risparmio annuo che si otterrà grazie agli interventi di efficientamento previsti da contratto è pari a 215,63,5 TEP/anno ovvero quello che si avrebbe spegnendo circa 174 caldaie da appartamento per 1 anno, mentre in termini ambientali le minori emissioni di CO2 in atmosfera (- 516.540 kg di CO2/anno) avranno per l’aria di Casalecchio un beneficio pari a  quello che si otterrebbe piantando 737 nuovi alberi.

Il nuovo contratto, dal valore complessivo annuo di circa 1,5 milioni di euro, è stato affidato a Manutencoop Facility Management con la formula del partenariato pubblico-privato: una soluzione contrattuale a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni che consentirà al Comune da un lato, di risparmiare oltre il 17,35 %, pari a circa 4,75 milioni di euro, rispetto alla spesa storica annua per i due servizi, dall’altro di assicurarsi interventi di riqualificazione, che saranno totalmente a carico di Manutencoop, per 3,5 milioni di euro, oltre agli oneri finanziari. Manutencoop, infatti, che gestirà l’illuminazione e gli impianti energetici per i prossimi 15 anni, rientrerà dell’investimento iniziale grazie alla maggiore efficienza garantita agli impianti dagli interventi di riqualificazione che verranno realizzati a partire da metà dicembre e  termineranno entro il 2019.

Una illuminazione più efficiente e sostenibile
Sul fronte della pubblica illuminazione è prevista la sostituzione con corpi illuminanti a LED – nel rispetto degli ultimi orientamenti in materia di temperatura di colore – in tutti gli oltre 5.500 punti luce del territorio, verranno, inoltre, adeguati o sostituiti i quadri di alimentazione delle linee in modo da averne il controllo in remoto, saranno sostituite circa 5 km di linee elettriche e aggiunti circa 50 pali alla dotazione attuale.

I lavori relativi all’illuminazione saranno i primi a partire e già entro la primavera 2018 verranno riqualificati i punti luce di tutti i parchi cittadini e di larga parte delle piste ciclabili. A seguire, l’attività si estenderà all’illuminazione stradale secondo una pianificazione che punterà a ridurre i possibili disagi per i cittadini. I lavori nelle principali arterie cittadine, come via Porrettana, Via Bazzanese e via Marconi, si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto quando il traffico in città risulta sensibilmente ridotto.

Scuole più confortevoli e meno “energivore”
Nell’ambito della cosiddetta “gestione calore” i lavori interesseranno in larga misura gli istituti scolastici e gli impianti sportivi per complessivi 31 edifici comunali. Si tratterà principalmente di attività tese a migliorare la coibentazione dei fabbricati riducendo, quindi, la dispersione di energia e garantendo un miglior comfort ambientale. Queste opere si integreranno con gli importanti interventi di riqualificazione degli impianti già eseguiti dall’Amministrazione nell’ambito dei contratti precedenti. Sarà, infatti, necessario rinnovare solo 9 sulle 37 caldaie a servizio degli immobili comunali. Verranno, invece, sostituiti 1.746 metri quadrati di infissi e realizzati lavori di isolamento delle facciate per 1.035 metri quadrati e delle coperture per 1.787 metri quadrati. Saranno, infine, introdotte pompe di calore per sfruttare completamente l’energia elettrica prodotta dai sistemi solari esistenti già installati sui tetti degli edifici pubblici: l’energia ottenuta verrà utilizzata per produrre acqua calda sanitaria, ad uso, in particolare, delle piscine comunali. Complessivamente, l’insieme delle attività straordinarie previste migliorerà sia la resa energetica degli immobili, sia il comfort climatico ed acustico per chi vive al loro interno ogni giorno.
I lavori che interesseranno le scuole saranno pianificati in accordo con i servizi educativi e scolastici e saranno preceduti da incontri con i plessi interessati per illustrare nel dettaglio il piano delle attività previste. Tutti gli interventi saranno ultimati entro l’autunno 2019.

Miglioramento del sistema per la segnalazione guasti
Con il nuovo contratto verrà, infine, migliorato il sistema per la segnalazione di guasti o disservizi della pubblica illuminazione. Contattando il numero verde 800.58.33.37 gestito ora da Manutencoop e lasciando la propria e-mail o il proprio numero di cellulare ciascun utente sarà infatti avvisato, via mail o via sms, della presa in carico della segnalazione (con l’assegnazione di un codice identificativo) e dell’avvenuta riparazione del guasto.
Dichiarazioni
“ Il partenariato pubblico-privato è sempre più uno strumento fondamentale per consentire investimenti che il pubblico oggi non sarebbe in grado di sostenere autonomamente” – sottolinea  Nicola Bersanetti, assessore alla Qualità urbana del Comune di Casalecchio di Reno – “ Sono lieto ci sia stata una realtà economica privata, in questo caso Manutencoop, che abbia colto con noi questa sfida. Con questo progetto, abbiamo voluto dare una risposta a 360 gradi al tema energetico, inserendo in un unico contratto sia la parte termica sia l’illuminazione pubblica. Questo ci permetterà di ottenere un considerevole miglioramento dal punto di vista ambientale, in termini di minori emissioni inquinanti, mentre sul piano economico, conseguiremo un forte risparmio nel pagamento delle utenze realizzando allo stesso tempo una significativa riqualificazione del nostro patrimonio. Al termine di questo complesso di interventi, l’obiettivo è quindi di avere una Casalecchio meglio illuminata – con un riflesso importante sulla qualità del vivere la città e i suoi spazi pubblici – ed edifici pubblici, in particolare le nostre scuole, più accoglienti e confortevoli per chi frequenta quotidianamente questi ambienti. Ringrazio gli uffici tecnici e la nostra società Adopera per il lavoro svolto nel raggiungimento di questo importante risultato”.
“ Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto e di questo contratto che è frutto – ha spiegato Fabio Piancastelli, Direttore Operations Area Emilia – Romagna di Manutencoop Facility Management – non solo delle competenze tecniche di Manutencoop ma, soprattutto, della lungimiranza degli Amministratori e dei tecnici del Comune di Casalecchio che hanno saputo sperimentare e credere in questa formula di partnership pubblico-privata. Crediamo che il PPP ovvero il partenariato pubblico- privato rappresenti un’ottima soluzione per consentire alle Pubbliche Amministrazioni, sempre più a corto di risorse finanziarie dirette, di realizzare comunque importanti investimenti a beneficio della collettività. Da parte nostra ci sarà ora il massimo impegno per rispondere nel migliore dei modi alle aspettative di efficienza del Comune e dei cittadini tutti”.

CITTA’ METROPOLITANA: Approvato il Programma Turistico di Promozione Locale

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Con l’approvazione del Programma Turistico di Promozione Locale (PTPL) 2018 da parte del Consiglio metropolitano, nella serata di ieri, si è conclusa la fase progettuale del Programma Annuale di Attività Turistica 2018 della Destinazione turistica Bologna metropolitana.
La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli (Pd, Rete Civica, Marta Evangelisti di Uniti per l’Alternativa) e 1 astenuto (Erica Seta di Uniti per l’Alternativa).

Il PTPL si articola in due ambiti di attività: Servizi turistici di base (filone 1) e Iniziative di promozione turistica di interesse locale (filone 2).
I principali obiettivi individuati nell’ambito di questa progettualità sono stati i seguenti: per il filone 1, la creazione e/o il consolidamento di una rete territoriale degli uffici turistici e la formazione del personale; per il filone 2, l’incremento della qualità dell’offerta, con una premialità per i progetti presentati dalle aggregazioni di Comuni. Altro elemento di novità introdotto per i progetti di promozione turistica locale è il rafforzamento delle azioni di promo-commercializzazione sostenute da imprese del comparto turistico sulla base del Programma annuale di promo-commercializzazione 2018 della Destinazione turistica.

I progetti sono stati approvati dal Comitato di Indirizzo, di concerto con la Cabina di Regia, organi della Destinazione turistica Bologna metropolitana, e verranno finanziati da risorse regionali.

Sono 9 i progetti di accoglienza, animazione e intrattenimento turistico per i servizi turistici di base (filone 1) ammessi a contributo, che richiedono un cofinanziamento di 442.158,30 euro. In fascia alta si sono collocati i seguenti progetti:
– Comune di Bologna
– Comune di Imola
– Comune di Monghidoro
– Comune di Sasso Marconi
– Città metropolitana di Bologna

I 14 progetti di promozione turistica locale (filone 2) ammessi a contributo richiedono un cofinanziamento di 320.251,20 euro.  I seguenti progetti sono risultati in fascia alta:
– Comune di Alto Reno Terme, Porretta Città della Musica
– Comune di Bologna, XV Giornata Nazionale Trekking Urbano
– Comune di Dozza, IV Edizione di Fantastika “Fantastic art live in the castle”
– Comune di Imola, Baccanale 2018
– Unione di Comuni Appennino Bolognese, Lagolandia
– Unione Reno Galliera, La pianura bolognese, terra di eccellenze e tradizioni – Itinerari turistici slow
– Unione Savena Idice, La bella stagione tra le Valli
– Città metropolitana di Bologna, Comunicazione e promozione turistica

A seguito dell’assegnazione del budget da parte della Regione Emilia-Romagna, si provvederà alla ripartizione delle risorse relative alle attività e iniziative ammesse a contributo in entrambi i filoni di attività in cui è articolato il Programma Turistico di Promozione Locale 2018.

CITTA’ METROPOLITANA – Promozione della salute: 37 defibrillatori per il territorio

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Trentasette defibrillatori verranno distribuiti sul territorio dalla Città metropolitana nell’ambito del Progetto “Promozione della Salute” volto a dotare il territorio metropolitano di strumentazioni da utilizzare in caso di emergenza.

 

I defibrillatori, di proprietà dell’Ente, sono stati assegnati dall’ufficio di supporto della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria sulla base del criterio dei residenti per distretto sanitario nel seguente modo:

– Unione Terre d’acqua: 5 defibrillatori

– Unione Reno Galliera: 8

– Nuovo Circondario Imolese: 7

– Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese: 3

– Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia: 7

– Unione dei Comuni Savena-Idice: 4

Tre ulteriori defibrillatori verranno assegnati alle sedi della Città metropolitana di via Zamboni, via San Felice e via Benedetto XIV.

 

La convenzione, che scadrà nel 2026, prevede che la strumentazione sia assegnata in comodato d’uso gratuito alle Unioni dei Comuni che dovranno provvedere alla sua manutenzione ordinaria e straordinaria.

Leggi il comunicato online

Tutti uniti contro i disservizi, ma…

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Nel febbraio di due anni fa un’abbondante nevicata mise in ginocchio l’Appennino.  Sparì la corrente elettrica in diverse località, dai rubinetti per diverso tempo mancò  l’acqua, telefoni muti,  quindi i soliti problemi di viabilità ferroviaria e stradale, insomma fu un periodo molto difficile per la popolazione del medio e alto Reno. Si alzarono vibranti proteste, seguirono accuse a dritta e a manca a cui risposero pochi mea culpa ma tante promesse di rimettere le cose a posto.

Dopo due anni, un’improvvisa nevicata novembrina ha fatto ritrovare i cittadini nella medesima tragica situazione…senza luce, acqua, telefono, ecc.  E ancora abbiamo risentito le varie voci dei cittadini che giustamente si lamentano per i notevoli danni subiti ed a loro si sono aggiunte quelle dei rappresentanti delle Istituzioni che ripetono le stesse cose di due anni fa contro Enel, Hera, le varie compagnie telefoniche e la Città Metroplitana per la manutenzione delle strade.

Ma a questo punto sorge una domanda: nel corso dei due anni intercorsi, periodo in cui i cittadini hanno continuato a pagare tasse comunali e statali, nonché le varie bollette Enel, Hera,  ecc…, perché non sono stati fatti lavori promessi ? Chi ha mancato deve pagare e lasciare il posto. Chi doveva controllare che i lavori dovevano essere eseguiti ? Non credo il cittadino…Chi non l’ha fatto deve ammettere la colpa e dimettersi.

ALTO RENO TERME: Mostra dei presepi a Castello Manservisi

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SABATO 16 DICEMBRE ORE 15,30

SALE DEL CASTELLO MANSERVISI

Apertura  della

3° EDIZIONE MOSTRA CONCORSO DEI  PRESEPI

ORE 16 BRINDISI

DOMENICA 17

DALLE 10 ALLE 12,30  E DALLE 15 ALLE 17.

APERTURA MOSTRA E VISITE A CASTELLO E MUSEO

24 DICEMBRE ORE 21

BABBO NATALE ARRIVA AL CASTELLO
6 GENNAIO

ORE 10  – 12 APERTURA MOSTRA PRESEPI

ORE 15,30  PREMIAZIONE DEL PRESEPIO PIU’ BELLO

CITTA’ METROPOLITANA – Disagi in Appennino: approvato tavolo di controllo

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Disagi in Appennino: unanimità del Consiglio per la costituzione di un Tavolo metropolitano permanente per la manutenzione e il monitoraggio di reti e servizi

Approvato oggi pomeriggio all’unanimità dal Consiglio metropolitano un ordine del giorno urgente proposto dal consigliere Alessandro Santoni di Rete Civica che, a seguito dei gravi disagi che hanno colpito il nostro Appennino lunedì scorso, chiede “interventi manutentivi e investimenti sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica e della definizione di nuove strategie a contrasto delle continue interruzioni dell’energia elettrica nell’Appennino Bolognese”.

Il sindaco metropolitano Virginio Merola ha proposto un emendamento al testo originale dell’odg in cui si stabilisce “l’istituzione di un tavolo di coordinamento per la manutenzione e il monitoraggio delle reti e dei servizi, composto da Sindaci, tecnici, aziende e soggetti interessati”, proposta che ha accolto il contenuto della dichiarazione di apertura della consigliera Marta Evangelisti (Uniti per l’Alternativa) in cui sollecitava la costituzione “di un tavolo permanente di coordinamento per le politiche di prevenzione – tutela dei servizi del territorio montano metropolitano”.

Di seguito il testo integrale.

Gentilissimo Sindaco Metropolitano e gentilissimi Consiglieri,

PREMESSO CHE

  • quella di lunedì scorso 11 dicembre è stata un’altra, l’ennesima, giornata difficile per l’intero Appennino Bolognese a causa di una nuova e diffusa interruzione dell’energia elettrica che si è protratta ancora una volta per diverse ore;

  • tale situazione si è riproposta a poche settimane di distanza dalla nevicata dello scorso 13 novembre che ha comportato per molti giorni l’interruzione della erogazione di energia elettrica e, di conseguenza, anche di acqua ad uso domestico e produttivo nonché di telecomunicazioni;

  • già nel febbraio del 2015, a seguito di abbondanti nevicate, svariati Comuni dell’Appennino Bolognese furono sottoposti a blackout elettrico per circa una settimana, nel corso della quale la maggior parte delle utenze private e pubbliche rimasero ancora una volta prive di erogazione di energia elettrica, di acqua ad uso domestico e produttivo e di telecomunicazioni e che, a seguito di tali accadimenti, Enel Spa dichiarò ad Amministratori e cittadini anche attraverso articoli di stampa che avrebbe messo in atto ogni azione volta alla risoluzione di tali problematiche, mettendo di conseguenza in sicurezza l’Appennino Bolognese da altri eventi atmosferici che fossero intervenuti in futuro.

CONSIDERATO CHE

  • in meno di tre anni (dal febbraio 2015 al dicembre 2017) tali insopportabili interruzioni si sono già manifestate per ben tre volte, provocando enormi disagi per la popolazione, che oltre a dover subire difficoltà legate all’assenza prolungata di erogazione di luce acqua e gas ha dovuto anche sopportare le inevitabili e conseguenti interruzioni di servizi pubblici, nonché per le attività produttive private, il tutto con gravi e pesanti danni economici e sociali per l’intero territorio;

  • la ricorrenza di tali situazioni evidenzia la necessità di rivedere le politiche aziendali di Enel Spa affinché venga garantita l’erogazione di questo pubblico servizio a tutela di chi abita, investe ed ha attività in Appennino.

RILEVATO CHE

il perdurante ripetersi di questa situazione, oltre agli ingenti disagi e disservizi già più volte richiamati, crea un pesante danno d’immagine per i Comuni montani in un momento storico nel quale tutte le Amministrazioni Locali e le Istituzioni sono impegnate in politiche di rilancio dell’Appennino Bolognese.

Tutto ciò premesso considerato e rilevato, alla luce di quanto sopra il sottoscritto Consigliere Metropolitano di Rete Civica Alessandro Santoni, in qualità di Capogruppo, con la presente richiedo l’inserimento del seguente argomento all’Ordine del Giorno dell’odierno Consiglio Metropolitano: “Richiesta di interventi manutentivi ed investimenti sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica e della definizione di nuove strategie a contrasto delle continue interruzioni dell’energia elettrica nell’Appennino Bolognese” proponendo:

  1. di chiedere ad Enel Spa la predisposizione di un piano pluriennale manutentivo e di investimenti capace di ovviare ai sempre più ricorrenti problemi legati alla interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica nell’Appennino Bolognese, completo di parametri ed indicatori utili alle Amministrazioni per controllarne la corretta esecuzione, nonché di valutare l’opportunità di aumentare il numero delle Unità Operative presenti sul territorio appenninico anche riaprendo i centri che negli anni sono stati chiusi a seguito di scelte aziendali di razionalizzazione, centri e personale addetto che per il territorio costituivano un presidio importante sia per la sicurezza e la prevenzione sia di conoscenza;

  2. di chiedere alla Regione Emilia Romagna di avviare i percorsi ritenuti più opportuni per arrivare alla definizione degli adeguamenti normativi utili a favorire gli interventi manutentivi da parte di Enel Spa;

  3. di trasmettere la deliberazione di approvazione del presente Ordine del Giorno al Presidente della Regione Emilia-Romagna ed all’Amministratore Delegato di Enel Spa e tutte le società di reti e sistemi;

  4. l’istituzione di un tavolo di coordinamento per la manutenzione e il monitoraggio delle reti e dei servizi, composto da Sindaci, tecnici, aziende e soggetti interessati.

CITTA’ METROPOLITANA – Blackout e disagi in Appennino – Evangelisti:”: Istituire un tavolo permanente”

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Carabinieri Bologna - Appennino Maltempo

Istituire, presso la Città Metropolitana, un tavolo permanente di coordinamento per le politiche di prevenzione – tutela dei servizi del territorio montano metropolitano.

E’ la proposta della Consigliera di Uniti per l’Alternativa, Marta Evangelisti, portata all’attenzione della giunta metropolitana in apertura del consiglio odierno.

Tutto ciò a seguito dei nuovi e gravi disagi patiti dalle popolazioni dell’Appennino per via dell’ondata di maltempo e delle raffiche di vento ancora una volta ampiamente previste. Ma anche stavolta infrastrutture e linee elettriche e telefoniche sembrano non aver retto. “Lunedì 11 Dicembre, mentre il Ministro Delrio siglava il Patto per il Trasporto pubblico locale e regionale, spostandosi da Imola a Bologna, illustrando collegamenti viari, distribuendo cospicue somme, lungo gli assi di collegamento, in Alto Reno così come in tutto il territorio montano metropolitano, volavano tegole come coriandoli”, afferma Evangelisti che ricorda:
“Alla pioggia incessante della notte e di metà mattinata, sufficiente ad allagare gran parte delle carreggiate stradali e a far esondare diversi fiumi e torrenti, si era aggiunto un vento impetuoso, le cui raffiche, viaggiavano alla velocità misurata di 180 km orari: sicuramente più veloci dei treni in ritardo che arrancavano sulla tratta Bologna – Porretta. È volato il tetto del nuovo Ospedale Costa e molto altro in giro.
Ma non è tutto. Alle ore 9,30 di quella mattina, gli utenti Vodafone avevano già poggiato telefono e mouse, rassegnati a soggiacere a quanto ancora accaduto un mese fa, gli utenti di Enel di metà montagna invece, imprecavano ad un numero verde che immancabilmente, dopo qualche ora, ha smesso di rispondere”.

La consigliera di opposizione, inoltre, non manca di sottolineare come, nuovamente, numerose cabine elettriche siano finite ko in gran parte dei Comuni dell’Appennino bolognese.

“Ma la presa di posizione della Città Metropolitana è comunque tardiva – tuona la consigliera -.
Se la costituzione di parte civile infatti, suggerita un mese fa sempre da questi banchi, non ha trovato il gradimento del Sindaco e della Giunta, si voglia quantomeno valutare la costituzione di un tavolo permanente cui fare sedere con cadenza periodica, un rappresentante della RER, della Prefettura, di Enel, RFI, i gestori della telefonia, i Presidenti delle Unioni o Sindaci loro delegati. Un tavolo operativo, che sappia porre in essere regole e strumenti per tutelare il territorio montano e i servizi che lí, in quel contesto, devono necessariamente funzionare. Si tratterebbe di una sorta di cabina di regia vera, non fittizia, per garantire una efficace azione di coordinamento tra soggetti interessati, finalizzata alla realizzazione di una serie di buone pratiche, il cui governo e controllo farebbe capo alla Città Metropolitana, quale Ente coordinatore”.

ZOLA PREDOSA: Cambio in Giunta dopo le dimissioni del vicesindaco

 

Dopo le dimissioni di Giuseppe Buccelli, vicesindaco della Giunta Fiorini del Comune di Zola Predosa, con delega alle politiche economiche e di bilancio ed alle politiche scolastiche e culturali, che, per motivi strettamente personali, aveva rassegnato, alla fine dello scorso mese di novembre, le proprie dimissioni, il Sindaco Stefano Fiorini, ha ufficializzato, in data odierna, la nuova composizione della Giunta Comunale.

Stefano Fiorini promuove quindi l’ingresso in Giunta di Davide Dall’Omo, già capogruppo del gruppo del Partito Democratico in Consiglio, attribuendogli le deleghe alle Politiche scolastiche, alle Politiche culturali ed ai rapporti con l’Unione dei comuni ed ai gemellaggi, riservando invece per sé le politiche economiche e finanziarie.

Daniela Occhiali che aggiunge alle deleghe già attribuitole, le Pari opportunità, è stata invece nominata Vice Sindaco della Giunta Comunale.

Stefano Fiorini:  “Innanzi tutto ringrazio Giuseppe Buccelli, che ha sempre garantito un fondamentale apporto sia all’interno della Giunta , sia nei confronti di cittadini ed associazioni verso i quali ha sempre dimostrato attenzione, capacità di ascolto, presenza e grande concretezza e rinnovo a Giuseppe Buccelli, la mia profonda stima e la mia fiducia. Sono poi sicuro che Davide Dall’Omo saprà raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e che il suo ingresso in giunta sarà stimolante per tutti noi, per proseguire nell’importante lavoro avviato. Ringrazio Daniela Occhiali, che sono sicuro, saprà essermi di ulteriore supporto nel suo nuovo ruolo di Vice Sindaco.

 Davide Dall’Omo: “Ringrazio innanzi tutto il Sindaco per la fiducia accordatami. Sento la responsabilità di questo nuovo incarico amministrativo e con molta umiltà ma tanto impegno metterò tutte le mie competenze, le mie forze  e la mia esperienza,  al servizio della comunità zolese. Credo che il tempo trascorso nel Consiglio comunale nella legislatura passata ed in quella attuale, il mio ruolo di capogruppo del PD, mi saranno di aiuto per poter dare il mio massimo contributo nel più breve tempo possibile.

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Segreteria del Sindaco

CNA – Maltempo in Appennino: troppe interruzioni alla produzione per le aziende

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 Alle voci delle Istituzioni e dei politici si affianca con toni molto fermi e decisi quella della CNA che rappresenta non tanto migliaia di Soci quanto una categoria di lavoratori che svolgono attività essenziali per la vita sociale ed economica dell’Appennino.

 “Il maltempo di questi giorni sta dimostrando la fragilità dell’Appennino Bolognese: nelle ultime settimane, infatti, nella zona della valle del Limentra, nonostante la situazione metereologica non fosse allarmante, le prestazioni di fornitura di energia elettrica e di telefonia nella zona non sono risultate idonee allo svolgimento delle attività lavorative.

Cna Bologna è venuta a conoscenza della situazione a seguito di una richiesta da parte di alcune sue aziende associate nella valle, di un mancato funzionamento della corrente elettrica durante l’orario lavorativo in presenza di condizioni metereologiche atmosferiche non di particolare calamità. Le aziende interessate sono della produzione meccanica e contano un totale di 100 dipendenti.

Inoltre, per la recente nevicata del 13-17 novembre 2017, Cna aveva già chiesto attraverso un sondaggio alle aziende dei comuni dell’Appennino, della valle dell’Idice e di Savigno, quali fossero i danni riscontrati a seguito della precipitazione nevosa: in molti casi si erano verificate interruzioni della corrente elettrica o del ciclo produttivo per una perdita di fatturato stimabile in media a 15.000 euro ad azienda e più di due giornate di lavoro perse.

In questi ultimi giorni, invece, la corrente elettrica è mancata per brevi periodi, per poi ripristinarsi. La questione potrebbe essere di poco conto se questa interruzione riguardasse delle utenze domestiche; per un’azienda, però, con macchinari e utensili costosi, cicli di lavorazione spesso lunghi e complessi, consegne tassative e ritmi serrati, le conseguenze sono disastrose. L’interruzione di corrente elettrica, infatti, fa interrompere la macchina utensile, con conseguente rottura di utensili e danneggiamento dei particolari in lavorazione. Le frequenti interruzioni e ripristini possono anche danneggiare la componentistica elettronica delle macchine utensili, il cui malfunzionamento può determinare il fermo macchina e la necessità di un costoso intervento di manutenzione.

Cna Bologna ha già fornito tutte le informazioni utili ai suoi associati su come affrontare le pratiche burocratiche e come richiedere risarcimenti all’ente di fornitura elettrica per i danni, ma chiede alle istituzioni, alle altre associazioni e alle compagnie di fornitura di energia elettrica e telecomunicazioni, di costituire un tavolo di crisi per verificare le infrastrutture tecnologiche presenti in Appennino e verificare lo stato delle ordinarie manutenzioni. I comuni più interessati dai danni di questi giorni sono Grizzana Morandi, Gaggio Montano e Camugnano.

“L’inverno non è ancora arrivato e la montagna ha già dimostrato tutta la sua fragilità – dichiara Marco Gualandi, Presidente Area Appennino Cna Bolognamolte aziende per 10 centimetri di neve o una folata di vento sono state costrette a chiudere l’impianto produttivo, mandare a casa i dipendenti e ritardare le commesse. Questo non è ammissibile. La montagna deve essere preparata ad affrontare l’inverno: ben venga la neve nei mesi invernali, è necessaria per contrastare la siccità estiva, per aprire gli impianti sciistici e attrarre quindi turismo sull’Appennino. Purtroppo, però al primo mal tempo, piogge, vento o neve le imprese si ritrovano in ginocchio. E non sto parlando di calamità naturali ma semplici condizioni metereologiche tipiche delle zone di montagna. Quello che manca è la prevenzione della calamità, si preferisce subire le conseguenze dell’emergenza che operare nella manutenzione ordinaria. Quello che chiede Cna Bologna è un tavolo di crisi con gli enti locali, l’Unione dei comuni, la Città Metropolitana e le altre associazioni, per essere preparati e risolvere uniti una problematica che ormai è sotto gli occhi di tutti”.

Le aziende della valle del Limentra, così come della valle del Reno e della valle del Setta, sono infatti consce della difficoltà lavorative in territorio di montagna: prima fra tutte una evidente difficoltà nella viabilità conseguenza della frana della strada provinciale 62, del 2015, e il mancato intervento di ripristino stradale; le conseguenze della frana hanno riguardato l’aumento dei costi per il trasporto.

Non in ultimo, appunto, le interruzioni e le micro-interruzioni di energia elettrica di questi giorni che hanno causato problemi anche agli apparati telefonici e alle centraline con l’ulteriore aggravio di mancanza di rete telefonica e informatica. In queste situazioni spesso le aziende sono costrette a interrompere la produzione, chiudere le aziende e rimandare a casa il personale perché troppo pericoloso continuare a lavorare in quelle condizioni: le aziende quindi devono richiedere la cassa integrazione per i dipendenti impossibilitati al lavoro e a ritardare le consegne ai clienti.

 

 

 

 

 

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