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martedì, Gennaio 21, 2025
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VERGATO (BO): A Castel d’Aiano si aspetta Babbo Natale sulla sua scintillante slitta

A Castel d’Aiano, dal 1984, il 24 dicembre Babbo Natale e i suoi aiutanti, gli elfi, con la slitta carica di regali, percorrono tutte le frazioni e il capoluogo per consegnare i doni a grandi e piccini. In ogni tappa sono accolti con grande ospitalità e rifocillati con dolci, bevande calde e sorrisi smaglianti. E nel capoluogo anche i pony aspettano la slitta. Tutti tendono le orecchie in attesa di sentire il magico suono speciale. E’ proprio Babbo Natale, che anche quest’anno non si dimentica dei bimbi di Castel d’Aiano, passando per Sassomolare, Villa, Rocca di Roffeno e giù fino a Labante!

La prima volta che Babbo Natale è arrivato in queste nostre montagne è stato in una fredda notte del 1984, grazie all’entusiasmo del Circolo Culturale. La slitta non era altro che una vecchia “carriocca” con le lucine alimentate da semplici pile. E’ stato da quel momento che Babbo Natale non ha più abbandonato le nostre montagne, che ogni anno con i suoi abitanti lo aspettano in trepidante attesa. Certo il carro negli anni si è ammodernato parecchio e oggi è una slitta di ultima generazione. A Castel d’Aiano Babbo Natale ha tanti aiutanti, dagli elfi in uniforme ai genitori e i volontari che, anno dopo anno, mettono a nuovo la slitta e si prendono cura delle renne. Ogni anno torna vivo il ricordo dei Natali precendenti: quest’anno la festa sarà illuminata da una stella speciale, il ricordo di Pietro Degli Esposti, il primo Babbo Natale di Castel d’Aiano.

Ma l’atmosfera del Natale a Castel d’Aiano è creata anche da centinaia di presepi che colorano le vie di ogni borgo e rendono questi luoghi incantati, come la grotta delle cascate a Labante dove è possibile ammirare la Natività. I presepi a Castel d’Aiano sono tradizionali, artistici, particolari e stravaganti: dai gusci di lumaca alle damigiane di vino, opere d’arte realizzate con i materiali più strani ed originali grazie alla creatività di tanti appassionati.

Sul sito del comune è possibile trovare le mappe e le indicazioni per scoprire i presepi lungo le vie del capoluogo e delle sue frazioni e immergersi in un clima che regala grandi emozioni a tutti.

Da qualche anno inoltre, i presepi di Castel d’Aiano si aggiudicano un premio per la valorizzazione del territorio nel concorso “Vota il tuo presepe” indetto da Il Resto del Carlino: anche quest’anno è possibile contribuire votando i Presepi nei borghi di Castel d’Aiano attraverso l’apposito tagliando.

 

APPENNINO: L’Oro del Reno sta per cominciare il suo viaggio sul grande schermo !

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A un giovane regista viene commissionato un documentario sul Reno emiliano, omonimo del celebre fiume tedesco sulle cui sponde Wagner ambientò il Rheingold. Ma quale oro potrebbe mai nascondersi nella sua terra natale? Come nelle Mille e una notte, di racconto in racconto, avrà inizio un viaggio dalla sorgente alla foce, durante il quale il protagonista si scoprirà parte di una memoria collettiva, trovando il segreto di quell’oro che andava cercando. Perché l’oro è ovunque, basta saperlo vedere.

L’Oro del Reno (prima si chiamava Rheingold) sta per cominciare il suo viaggio sul grande schermo! Il film è stato selezionato come unico film italiano in concorso ufficiale al prestigioso International Film Festival di Rotterdam (IFFR), meta prediletta del cinema indipendente internazionale. La collocazione all’interno della cornice del Festival porterà visibilità al nostro territorio dell’Appennino bolognese, che il film celebra esprimendo la sua magia, le sue radici e la sua bellezza. La regia è di Lorenzo Pullega ed è prodotto da Mompracemfil e Rheingold Film Produzioni.
La distribuzione del film prevederà l’uscita in sala più tardi, in un periodo ancora in via di definizione e vi aggiorneremo sul suo percorso.

L’Appennino è casa mia

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L’APPENNINO E’ CASA MIA!

E’ questo il nome della prima scuola di montagna istituita dalla Città Metropolitana di Bologna che si pone come obiettivo quello di essere operativa nell’estate 2025.

 

Nella seduta di mercoledì scorso, 18 dicembre, su proposta del Gruppo consiliare Uniti per l’Alternativa con primo firmatario Alessandro Santoni, che è anche Sindaco di San Benedetto Val di Sambro, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma congiunta di tutti i gruppi consiliari presenti in seduta, col quale il Consiglio si impegna alla definizione del progetto “L’APPENNINO E’ CASA MIA”, il cui fine è quello di realizzare annualmente una “scuola di montagna” che, attraverso un approccio fortemente partecipativo, ha come obiettivo quello di supportare ed accompagnare persone, gruppi e famiglie che stanno progettando di vivere e/o lavorare nelle terre alte, attraverso attività e percorsi di formazione, informazione e confronto sulle opportunità, i servizi, il lavoro e le buone pratiche presenti nell’Appennino Bolognese, anche tramite momenti di esplorazione e incontro con le attività del territorio che potrebbero poi diventare parte integrante della vita quotidiana dei futuri montanari, come occasione di confronto diretto con chi vive quotidianamente la montagna e le sue sfide.

La scuola di Montagna si concretizzerà in una serie di giornate di formazione e orientamento per futuri abitanti della montagna, compresi gli studenti universitari fuori sede, che di anno in anno verranno selezionati in base ad un processo che dovrà essere definito assieme agli altri aspetti progettuali.

Tale progettualità si inserisce all’interno delle politiche avviate dalla Città Metropolitana a favore della promozione e della valorizzazione dell’Appennino Bolognese anche in termini di residenzialità. In questo processo potrà svolgere un ruolo importante lo Sportello Vivere e lavorare in Appennino, operativo dallo scorso aprile 2024 e che già oggi, in stretta integrazione con le Unioni e i Comuni montani, realizza un servizio di promozione e supporto della nuova residenzialità in attuazione del progetto BIS (Bologna Innovation Square).

Alessandro Santoni Sindaco di San Benedetto Val di Sambro e Consigliere metropolitano: “A nome del gruppo Uniti per l’Alternativa che assieme a me ha costruito la proposta, esprimo soddisfazione per questo risultato, per il quale ringrazio tutti i colleghi consiglieri, poiché rappresenta sicuramente un interessante punto di partenza. Approvare questa progettualità in seno al Consiglio Metropolitano, significa porre un altro tassello importante alle politiche di sviluppo dell’Appennino, quello legato alla consapevolezza che anche le politiche dell’abitare possono costituire un punto focale sul quale concentrare la azione di sviluppo dei comuni montani, che sempre più devono essere visti come una opportunità, per essere di ausilio alle tante esigenze che, anche sul tema casa, sempre con maggior forza stanno interessando anche la nostra Città Metropolitana. Il progetto della prima “scuola di montagna” parte dunque sotto le migliori aspettative, personalmente – se sarà ritenuto necessario – ho dato la mia disponibilità a collaborare nella sua costruzione, con la speranza non solo che si riesca a concretizzare nel nostro territorio, ma che addirittura possa estendersi anche ad altre aree.”

L’ordine del giorno approvato si dà anche degli obiettivi temporali, che ne prevedono la definizione nel corso del primo semestre 2025, che dovrà avvenire in stretta connessione con le Unioni e i Comuni montani, individuando il coordinamento all’interno della specifica delega all’Appennino conferita dal Sindaco Metropolitano alla sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi.

 

Bilancio di previsione 2025-2027, firmato l’accordo tra Città metropolitana di Bologna e Organizzazioni sindacali 

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L’Amministrazione metropolitana e le Organizzazioni sindacali (CGIL Bologna, CGIL Imola, CISL AMB, UIL E-R, SPI CGIL Bologna, SPI CGIL Imola, FNP CISL AMB, UILP Bologna, FP CGIL Bologna, FP CGIL Imola, FP CISL AMB, UIL FPL E-R) hanno sottoscritto oggi un verbale di accordo sul Bilancio di previsione 2025-2027.
Giulia Sarti, delegata del Sindaco metropolitano al Bilancio, ha commentato: “Quella sottoscritta oggi è un’intesa importante, che consolida ai rapporti con le Organizzazioni sindacali e ci ha permesso di fissare i prossimi obiettivi. Ci consentirà inoltre di raggiungere ulteriori risultati per la valorizzazione e la promozione del territorio, già a partire dal 2025”.
Le Organizzazioni sindacali esprimono “soddisfazione per l’intesa raggiunta e per la valorizzazione del ruolo della contrattazione territoriale che essa implica. Gli importanti contenuti consentiranno di affrontare le più rilevanti criticità sociali e gli aspetti che attengono la gestione e lo sviluppo del territorio, tenuto conto delle gravi emergenze che l’area metropolitana bolognese ha dovuto affrontare nell’ultimo anno e mezzo”.
Un bilancio che – si legge nella premessa – si  colloca dentro a un contesto difficile, segnato dai fenomeni legati al cambiamento climatico, come le alluvioni che hanno colpito il nostro territorio (2023 e 2024) e hanno cambiato nel profondo la nostra comunità. Le recenti alluvioni hanno colpito il territorio metropolitano e migliaia di persone nei loro beni primari come la casa, portando distruzione e senso di smarrimento.
La pronta risposta degli enti locali è stata determinante per fare tornare alla normalità famiglie e imprese. In particolare, per sollevare dai danni delle alluvioni si è dovuto far fronte con anticipi di risorse per ripristinare le infrastrutture del territorio. Il ruolo della Città metropolitana, del Comune di Bologna e degli enti locali territoriali è stato importante anche nella capacità di fare rete con tutti gli altri soggetti attivi nei casi di emergenza, le protezioni civili, associazioni di volontariato e organizzazioni di impresa e sindacali, attivate nell’ambito del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. Sul modello del Patto metropolitano si mantiene una relazione costante con le Parti sociali. Inoltre la pronta attivazione del Fondo di Comunità metropolitano per sostenere le persone colpite da frane e allagamenti testimonia la capacità di solidarietà del territorio.
Ora occorre lavorare tutti nella direzione della prevenzione e nel rispetto dell’ambiente, sono necessarie risorse immense per investimenti strutturali e un vero piano di cura dei fiumi, torrenti e corsi d’acqua e in generale per la messa in sicurezza del territorio. E queste risorse devono essere messe a disposizione a cominciare dal Governo.
Le parti credono inoltre che sia necessario agire anche attraverso il rafforzamento della contrattazione territoriale sociale e per lo sviluppo, per ridurre le disuguaglianze, affrontare le numerose fratture sociali, favorendo una più equa distribuzione della ricchezza, investendo sulla giusta transizione, sulla qualificazione del lavoro, e rafforzando il welfare ed il sistema dei servizi pubblici a partire dagli investimenti e dalla valorizzazione del personale.
Per il triennio 2025-2027, vengono riconfermate, in materia tributaria e tariffaria, le scelte effettuate nell’esercizio 2024 per assicurare l’equilibrio di bilancio, garantendo le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi dell’Ente. Le entrate correnti 2025 ammontano a circa 130 milioni di euro.
Le principali voci di spesa corrente sono: 21,7 milioni di euro per il personale, 8,2 milioni di euro per mutui e interessi, 8,5 milioni di euro per spese di gestione (utenze – anche scolastiche – informatica e servizi di provveditorato, imposte varie), 20,3 milioni di euro per l’Area sviluppo delle infrastrutture per manutenzione scuole e strade e 13 milioni di euro per l’Area sviluppo economico e sociale, per la maggior parte finanziati da Regione e Comune.
Nel triennio 2025-2027 in parte capitale sono previsti circa 246 milioni di euro in spesa per investimenti. Le principali voci di spesa d’investimento riguardano la Viabilità e infrastrutture stradali (164,6 milioni di euro, pari al 67%); edilizia scolastica (29,8 milioni di euro, pari al 12%); urbanistica e assetto del territorio (24,3 milioni di euro, pari al 10%); trasporto pubblico locale (18,7 milioni di euro, pari al 7%).
Con il Bilancio 2025-2027 si concludono inoltre gli interventi in edilizia scolastica finanziati con il PNRR. I progetti finanziati dal PNRR risultano per il periodo 2022-2026 complessivamente valorizzati per un totale di 110,5 milioni di euro.
Nel corso del 2024 l’attività di confronto è stata continuativa e su diversi ambiti ha consentito di raggiungere intese, come ad esempio: Protocollo sul Tecnopolo Manifattura, Protocollo di relazioni sindacali in ambito CTSSM e Accordo sulla fragilità digitale. Sono inoltre stati aperti tavoli di confronto tuttora in corso di svolgimento su Protocollo Appalti metropolitano, Piano metropolitano per l’economia sociale, Amministrazione condivisa, Tavolo sicurezza sul lavoro e Legalità.
Le parti definiscono temi e modalità di prosecuzione del confronto su vari ambiti che riguardano in particolare la prossima variazione di bilancio, il personale, il riordino istituzionale, il Piano triennale delle opere pubbliche, la messa in sicurezza del territorio e l’alluvione. E ancora, il welfare e le politiche abitative, la legalità, gli appalti e il contrasto al caporalato, la politiche per l’accoglienza dei migranti, le politiche di genere e di antidiscriminazione, le politiche di mobilità e quelle a favore della popolazione anziana.
Le parti si impegnano ad approfondire i confronti oggetto del verbale a partire da gennaio 2025, con l’obiettivo di attuare gli impegni di confronto sui capitoli sopra richiamati, progressivamente in relazione alle priorità delle parti e alle decisioni da assumere.

Stranezze

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Talvolta viene spontaneo fare considerazioni su avvenimenti quotidiani. Spesso si giunge alla conclusione che molta gente viva nel mondo dei sogni o in un universo parallelo con scarsi agganci con la realtà quotidiana. Molte di queste persone occupano posti collegati con la produzione di beni, oppure sono all’interno del mondo burocratico ed anche in luoghi con responsabilità della gestione della società, quello che comunemente viene definito Mondo Politico. Incominciamo dal basso. Tempo fa ho acquistato un semplice apparato elettronico regolarmente imballato in una scatola di cartone ondulato con i lembi chiusi con comune nastro adesivo plastico. A parte mi è stato fornito il manuale di istruzione con ben 24 pagine. Giunto a casa ho iniziato a leggere detto manuale. Bel 22 delle 24 pagine erano destinate a come aprire la scatola di circa cm 40 x 25 alta cm 10 . A parte il fatto di NON fare detta operazione sul corrimano della ringhiera della terrazza, e neppure a bordo di un tavolo, ma bensì con detto contenitore ben sistemato a centro tavolo. E poi tanti consigli di come utilizzare l’eventuale taglierino per sezionare le bande di nastro plastico. Non dirigere la lama verso le proprie mani e neppure verso la propria persona ecc ecc ecc per varie pagine. Poi altri consigli per evitare di sfregare i polpastrelli sul bordo del cartone dal momento che la carta ha la capacità di tagliare l’epidermide umana. Ed avanti così per pagine e pagine. Alla fine il fondamentale consiglio di togliere il prodotto sollevandolo dall’interno con le mani e non di rovesciare il contenuto sul pavimento di casa con il rischio di danneggiare l’apparato. Nelle restanti due paginette, si davano le dritte di come inserire la spina nella presa di corrente, gli spinotti di collegamento negli appositi orifizi e che le operazioni di gestione dell’apparato erano più che istintive e congratulazioni per avere scelto il nostro prodotto. A mio avviso si sono dimenticati di dire che la spina di alimentazione elettrica non andava inserita nelle narici e gli spinotti non erano da conficcare negli orifizi auricolari. Questo tipo di manuale è già stato evidenziato da un articoletto di Umberto Eco che aveva sottolineato tale modo di fornire indicazioni e consigli. Non essendo il primo e neppure l’ultimo dei miei acquisti in confezioni imballate nel cartone con apposito nastro adesivo ed avendo letto negli appositi manuali quanto sia periglioso, difficile e non da tutti riuscire ad aprire detti contenitori con pagine e pagine con tanto di avvisi, il tutto, ovviamente, a scapito delle istruzioni per gestire e far funzionare l’apparato contenuto, mi è sorto il sospetto che chi opera nelle aziende di produzione di apparati elettrici e/o elettronici abbia avuto qualche trauma infantile maneggiando una qualche scatola di cartone eventualmente avente qualche nastro adesivo di chiusura. Quindi il punto focale delle loro istruzioni è come non finire al pronto soccorso per aver tentato di togliere un computer o una videocamera dal suo contenitore di cartone. Come far funzionare tali oggetti risulta totalmente secondario. Queste mie osservazioni sono in buona compagnia con quello che scrisse una persona di indubbia cultura ed ironia quale Umberto Eco. Passiamo ad intoppi più macroscopici, ad esempio quello di Porta Saragozza a Bologna. Al fine di quasi raddoppiare la capienza del parcheggio sito nella Piazza della Porta, si è trasformato la via di uscita sul viale in un budello con totali intasamenti diurni e notturni. A mio avviso non si è preso in considerazione che su detto breve tratto stradale si convogliano ben tre assi stradali di cui uno, via Saragozza, a doppio senso di marcia e via del Frassinago che convoglia un cospicuo flusso di veicoli proveniente da via S. Isaia. In aggiunta vi è via Foscolo e, ciliegina sulla torta, i veicoli che devono manovrare per entrare ed uscire dal parcheggio. E’ vero che se invece di viaggiare in auto si andasse tutti in bicicletta e che i furgoni e camion per consegna e ritiro merci utilizzassero anche loro le biciclette caricandosi sulle spalle alcune decine di quintali di merci, surgelati, mobili ed altro, il traffico sarebbe più spedito. Se questo è l’approccio alla risoluzione dei problemi del parcheggio a Bologna, è meglio che gli incaricati a questo compito lascino le cose come stanno. E’ vero che per esercitarsi all’intasamento i bolognesi possono frequentare via D’Azeglio dall’incrocio con via Solferino sino al viale di circonvallazione. Molto istruttivo quando vi sono furgoni e camion per operazioni commerciali con l’aggiunta degli autobus. Lì regna Cortex il Dio del tappo latino. Non ci si illuda che fuori porta le cose migliorino. Basta andare per via C.Colombo direzione Castelmaggiore che arrivati a via del Sostegno ci si trova dinnanzi ad un sottopasso ferroviario a una sola corsia. Forse nessuno, da molti anni, si è accorto che in detto sito vengono convogliate ben tre strade di grande scorrimento. Ovvio che il caos regni sovrano ed il disagio per i cittadini-utenti raggiunga valori elevati. Verrebbe da pensare che da tempo qualcuno consideri che se i conducenti dei TIR, invece di trasportare beni con tali ingombranti veicoli, si caricassero tutto sulle spalle e viaggiassero in bicicletta e questo anche per gli altri utenti motorizzati, il problema non sussisterebbe. Andiamo verso Pianoro e ci troviamo nel famoso Tappo di Rastignano ove, da alcuni mesi sono in corso lavori per bypassare tale imbuto. Tali opere arrivano nel 2024, ovvero 50 anni dopo la evidenza del TAPPO . A Bologna si dice “Arrivare dopo la puzza”, ovvero un bel po’ dopo, più o meno come a Casalecchio di Reno dove il Tappo Porrettana, Tangenziale, Autostrada, Bazzanese più altre 3 o 4 altre vie di elevato traffico finiscono lì . Non credo, da assiduo frequentatore di tale zona da molti anni, che in Alto Loco ci si sia mai accorti di tale mostruoso Tappo da circa 65 anni visto che si è continuato ad edificare in ogni angolo restringendo, quindi, la possibilità di creare una migliore viabilità. Anche qui possiamo dire “Arrivare dopo la puzza” . Vedremo se il Alto Loco ci mostreranno soluzioni che gratifichino di poter dire “Arrivare prima della puzza”. Che Dio ce la mandi buona, diceva quel contadino.

BASKET EUROLEGA: Coach Ivanovic:”Contro il Barcellona dobbiamo dimostrare di saper migliorare partita dopo partita”

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Virtus Segafredo Bologna vs FC Barcelona. Palla a due oggi, venerdì 20 dicembre, ore 20.00 Virtus Segafredo Arena (Bologna).

Diretta: Sky Sport, DAZN e Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: BORYS RYZHYK, GYTIS VILIUS, MARIO MAJKIC.

Indisponibili: Non sarà della partita Toko Shengelia, attualmente ancora sotto osservazione all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove è stato ricoverato domenica 15 dicembre a causa di un’ ulcera duodenale sanguinante. Il giocatore, in costante miglioramento, verrà rivalutato periodicamente ai fini di un veloce e sicuro ritorno all’attività sportiva.

Biglietti disponibili qui. La biglietteria di P.zza della Costituzione sarà aperta oggi, venerdì 20 dicembre, dalle ore 18.00.

Le dichiarazioni di Coach Ivanovic alla vigilia della partita“Il Barcellona è una delle migliori squadre dell’Eurolega, sicuramente una candidata alle Final Four, ma noi abbiamo l’obiettivo di migliorare partita dopo partita. Ogni gara dobbiamo dimostrare di più, soprattutto in termini di energie e carattere.”

Il pre-gara di Marco Belinelli: “Partita importante, contro una squadra forte come il Barcellona, squadra che viene da buone prestazioni come l’ultima vinta in casa contro il Fenerbahce. Sappiamo quanto sarà dura sia dal punto di vista tattico che fisico: sarà importante lottare come abbiamo fatto nell’ultima gara, cercando però di limitare i nostri errori. Dovremo giocare una pallacanestro di squadra, sia in attacco che in difesa, pronti ad aiutarci fino alla fine.”

ZOLA PREDOSA (BO): Co-Start Villa Garagnani, aperto il nuovo bando per la selezione delle start up, scadenza il 28 gennaio 2025

 

Al via il nuovo bando Co-Start Villa Garagnani (l’incubatore del Comune di Zola Predosa) per la selezione di 4 startup innovative che fruiranno, gratuitamente, di spazi e servizi dedicati allo sviluppo della loro idea imprenditoriale. La selezione è aperta a soggetti singoli, team informali e startup costituite da non oltre 36 mesi, afferenti a tutti i settori merceologici.

Nella valutazione per l’ammissione saranno privilegiati progetti operanti in una delle missioni del PNRR, in grado di dimostrare sostenibilità e contributo al raggiungimento degli obiettivi Agenda ONU 2030. Specifiche premialità saranno inoltre riservate a idee in grado di supportare i settori dell’industria meccanica e automobilistica, della meccanica di precisione, automazione industriale e robotica, che prevedono attività di inclusione sociale e/o lavorativa di persone con disabilità o sinergie concrete con attività di Zola Predosa che portino ricadute positive sul territorio stesso. Almeno una delle startup selezionate dovrà infine essere composta per almeno il 50% da donne.

Il percorso prevede due mesi di pre-incubazione cui accederanno tutti i progetti imprenditoriali che avranno ottenuto la valutazione minima: una Commissione di selezione, composta da esperti e imprenditori, individuerà poi le 4 startup che avranno ottenuto i migliori risultati e potranno accedere a quattro mesi di incubazione con servizi di di coaching, tutoring e temporary management prevalentemente one-to-one.

Seguiranno tre mesi di accelerazione durante i quali il percorso si concentrerà su azioni di networking e ricerca fondi, per un valore complessivo dell’intero percorso quantificabile in oltre € 10.000 per ciascuna startup selezionata.

La scadenza per l’invio delle candidature è il 28 gennaio 2025.

Approfondimenti, supporto online o in presenza per la predisposizione della candidatura possono essere richiesti entro il 17/01/2025 scrivendo alla mail co-start@villagaragnani.it.

Ulteriori informazioni e tutta la modulistica sono reperibili sul sito https://www.villagaragnani.it/co-start.

FONTANELICE (BO) – Truffe agli anziani: 86enne presa di mira da una banda di malviventi. Interviene la nipote che chiama i carabinieri

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“I Carabinieri sono gentili! Voi siete dei criminali!”. Si è conclusa così la telefonata di una donna sulla sessantina che era a casa della zia, quasi novantenne. È successo quando l’anziana ha ricevuto la telefonata di un uomo che spacciandosi per avvocato, tentava di procurarsi delle informazioni, probabilmente finalizzate a consumare la truffa della cauzione per salvare un parente da guai giudiziari scaturiti da un incidente stradale. L’interlocutore però non è riuscito a ottenere molti dettagli perché la donna si è insospettita e ha passato la telefonata alla nipote che era in sua compagnia. Quando l’avvocato si è trovato di fronte una persona più giovane e diffidente, ha informato la signora che avrebbe ricevuto la telefonata dei Carabinieri. Nella seconda telefonata, la nipote è stata aggredita verbalmente da un fantomatico Carabiniere che voleva acquisire altre informazioni. A quel punto, la donna, resasi conto che l’interlocutore non era un militare vero, ma uno dei tanti ciarlatani ed essendo a conoscenza della campagna informativa portata avanti dall’Arma dei Carabinieri contro le truffe agli anziani, gli ha risposto: “I Carabinieri sono gentili! Voi siete dei criminali!” e ha riattaccato. La nipote poi ha riferito tutto al 112 e ai Carabinieri della Stazione di Fontanelice.

Foto CC Bologna. Campagna informativa contro le truffe agli anziani.

BOLOGNA: 57enne straniero arrestato dai carabinieri per violenze fisiche e psicologiche nei confronti della moglie

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I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno arrestato un 57enne originario della Tunisia, incensurato, per maltrattamenti in famiglia. L’episodio che ha portato all’arresto dell’uomo è successo durante il weekend quando i Carabinieri di via Galliera sono intervenuti a seguito di una lite avvenuta tra un uomo e una donna nel quartiere Saragozza. Raggiunto l’indirizzo segnalato, i militari hanno notato una donna seduta per terra dolorante, la quale ha riferito loro di essere stata poco prima aggredita dal marito convivente. Soccorsa dai sanitari del 118, la donna è stata poi trasportata al pronto soccorso per accertamenti, a seguito dei quali è stata dimessa con una prognosi di 5 giorni per aver riportato traumi contusivi al gomito e agli arti inferiori. Dopo aver trovato il coraggio di chiedere aiuto ai Carabinieri, la donna ha presentato querela raccontando di essere sposata da oltre vent’anni con il marito connazionale e di essere vittima di continui maltrattamenti fisici caratterizzati principalmente da pugni e schiaffi, tutti circoscritti prevalentemente durante i fine settimana in cui il marito è solito abusare di sostanze alcoliche. Ha riferito anche che da ormai diversi anni il marito è solito rivolgerle una serie di violenze psicologiche caratterizzate da ripetuti insulti e frasi dal tono umiliante ed offensivo, tutti effetti particolarmente mortificanti. Rintracciato poco distante dall’abitazione, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Foto d’archivio CC.

S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO): Ultimati i lavori di messa in sicurezza del ponte sul rio Balzone

Nelle scorse settimane sono terminati gli importanti lavori di messa in sicurezza mediante consolidamento strutturale del ponte sul Rio Balzone, lungo la strada comunale Via Cà dei Borelli, nella frazione di Castel dell’Alpi.

Si è trattato di un intervento eseguito dal Servizio Difesa del Suolo dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese per conto del Comune di San Benedetto Val di Sambro, finalizzato a risolvere preoccupanti criticità strutturali presenti soprattutto lungo i muri laterali del ponte, che avevano iniziato a manifestare forti cedimenti della muratura, con conseguenti e pericolose ripercussioni sul piano stradale.

Il crescente peggioramento delle condizioni strutturali del ponte preoccupava l’Amministrazione non solo per gli aspetti legati alla sicurezza della circolazione, ma anche perché in caso di crisi globale della struttura, diverse località, e di conseguenza persone, sarebbero rimaste isolate, essendo Via Cà dei Borelli una strada senza uscite alternative. Questo aspetto ha reso ancora più delicata la realizzazione delle opere, che è dovuta avvenire senza la chiusura della circolazione, se non per brevi momenti per l’esecuzione in sicurezza di particolari lavorazioni.

Gli interventi eseguiti sono consistiti nella realizzazione di nuove strutture in cemento armato di rinforzo e placcaggio strutturale, appoggiate su fondazioni profonde in micropali, associate al rifacimento del piano viabile e dalla successiva posa di barriere di sicurezza adeguate alla normativa vigente. A completamento, si è provveduto ad un adeguato sistema di allontanamento delle acque di piattaforma e sono state create difese spondali con massi ciclopici a ulteriore protezione del ponte, soprattutto in caso di piene. Il tutto per un costo complessivo di € 134.000.

Eravamo tutti preoccupati per la velocità con cui evolveva lo stato di dissesto del ponte – ha spiegato Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro. – Per questo non posso che ringraziare i professionisti ed i tecnici dell’Unione dei Comuni, nonché le imprese esecutrici per la celerità con cui sono intervenuti per risolvere questa delicata criticità. Il completamento di quest’opera è un segno concreto dell’impegno per migliorare la sicurezza stradale e la continua attenzione a tutte le necessità delle persone che vivono nelle varie località del nostro Comune. Il ponte sul Rio Balzone, rinnovato e più sicuro, è ora un’infrastruttura in grado di rispondere perfettamente agli attuali standard di trasporto anche di mezzi pesanti, come ad esempio quelli impegnati nei servizi ambientali oppure nelle emergenze. Fin dalla fase progettuale, il primo pensiero è stato rivolto alla necessità di individuare lavorazioni di messa in sicurezza che potessero essere eseguite senza interrompere la viabilità, aspetto questo che dal punto di vista ingegneristico non è stato semplicissimo, provocando comunque alcuni disagi alla circolazione nella fase esecutiva. A riguardo, dunque, l’ultimo ringraziamento va alle persone che abitano nelle zone collegate dalla via Cà di Borelli, per aver pazientemente sopportato le difficoltà che inevitabilmente sono state provocate dalla realizzazione di tali lavori, ma che oggi beneficiano di tale risultato”.

 

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