Da vario tempo, incontrando e dialogando con diverse persone, circa un centinaio, si è disquisito sui lavori e sulle finalità del celeberrimo tram elettrico. A tutt’oggi non ho riscontrato una voce positiva. Sarà un caso. Infatti un amico, amante della statistica, e dell’ironia, mi ha certificato che sia stata fatta una indagine con 2.000 cittadini bolognesi in merito a detto tram elettrico. Il risultato è stato, a detta di tale amico, 32 cittadini favorevoli, gli altri hanno dato una risposta sbagliata. A parte il senso dell’umorismo, sarebbe opportuno che la pubblica amministrazione di Bologna facesse MOLTA CHIAREZZA su alcune voci che circolano in città. La prima è che si dia il via ad una tassa ai residenti proprietari di auto . Detto esplicitamente al fine di fare cassa ed impedire a queste persone una certa mobilità, anche per emergenza. L’altra, sempre sull’argomento mobilità, è quello di impedire l’accesso in centro alle auto anche ibride. Ne conseguono, se le cose stanno come si raccontano, che chi ha un parente in centro bisognoso di assistenza, o viene in bicicletta o chiama le pompe funebri, a scelta. L’altra è che una madre con bimbo a carico che deve recarsi a lavorare e decide di parcheggiare l’infante dai nonni residenti in centro, anche con l’auto ibrida, ha due opzioni : abbandonare il pargolo vicino ad un cassonetto delle immondizie, dopo aver avvisato i nonni per andarlo a recuperare, oppure essere multata per infrazione, essendo entrata in centro non autorizzata, sempre per fare cassa. Certo potrebbe giungere in bicicletta, mediante quelle con contenitore per infanti, tornare a casa, prendere l’auto ed andare a lavorare. Raccontata così possiamo definirla un aiuto a donne con famiglia e figli. Sarebbe opportuno che la pubblica amministrazione di Bologna facesse MOLTA chiarezza su tali problematiche. La vita delle famiglie, specialmente dove vi siano persone anziane, donne che lavorano e figli piccoli, non vanno considerate su basi ideologiche ma sul rispetto della loro esistenza e delle opzioni atte a dare una sostanziale agevolazione alla loro esistenza e non a creare ostacoli o impedimenti ad una vita civile.