Errata corrige

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In un mio precedente scritto avevo sottolineato come nei vari interventi che conclamavano tanti vantaggi legati alla nuova seggiovia del Lago Scaffaiolo, non si sia speso una sola parola sulla Sanità e, vado a memoria, non si sia messo sul tappeto le gravi carenze nella viabilità che rendono difficile operare nell’Alto Appennino Bolognese. Sulla valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed ambientale silenzio di tomba. D’altronde è questo un argomento che non interessa quasi nessuno di coloro che gestiscono la cosa pubblica. Diciamo che andare visitare santuari, chiese ed oratori non vi è la necessità di seggiovie e, quindi, non vi sono grandi appalti, ne consegue che è un argomento di nessun interesse. Ritorniamo invece ai due argomenti di partenza : Sanità e Trasporti. Qui faccio Mea Culpa, non avevo realizzato che le ciclopiche esternazioni di giubilo per la nuova seggiovia risolutrice di tutti i problemi della montagna, sottointendessero che, grazie a tale impianto, nessuno, dico nessuno, si ammalasse più e che, quindi non vi fosse alcuna necessità di ricoveri ospedalieri e di visite mediche, tanto meno con spostamenti di parecchie ore da e per Bologna. Quindi le carenti prestazioni ferroviarie e la cattiva situazione della SS64 Porrettana passano in second’ordine. Qualcuno potrebbe osservare che gran parte del traffico stradale e del trasporto ferroviario è legato allo spostamento di tanta gente per recarsi al lavoro e a centri di studio e, conseguentemente, al ritorno. Bisogna, a questo punto, allargare la visione sui due argomenti : lavoro e studio. Dato il generale entusiasmo a livelli cosmici per la, ormai, celeberrima nuova seggiovia, verrebbe da pensare che tale impianto dia lavoro a tante persone dell’Appennino che, finalmente, costoro non abbiano più necessità di spostamenti spesso gravosi. Anche per lo studio, ipotizzando, voci di esperti del settore, l’arrivo di centinaia di migliaia di turisti che assalteranno le stazioni di partenza e, conseguentemente, di arrivo di tale favoloso impianto, sarà opportuno organizzare un nuovo corso di studi legato alla metodologia del sali-scendi dalle seggiole di tale impianto. Ritornando all’argomento Sanità, incomincio a capire perché non si assuma personale per l’Ospedale di Porretta ! Ovvio ! Scoppiando tutti di salute che bisogno ci sarà di un Ospedale ? Bisognerà lasciare andare detta struttura alla sua naturale scomparsa risparmiando così anche spese superflue. Come dovrò concludere queste mie righe di scritto ? Cospargendomi il capo di cenere e riconoscendo come, grazie a tale avveniristica struttura, la incommensurabile nuova seggiovia del Lago Scaffaiolo, l’Alto Appennino Bolognese entrerà nel vero e tangibile PARADISO TERRESTRE