Sanità e cittadini

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Ho letto delle proteste del personale sanitario dell’Ospedale di Porretta dovute alla carenza di personale in vari reparti. La cosa è nota da parecchi anni, ma come mi disse uno che la sapeva lunga e frequentava gli uffici in Alto Loco, assumere del personale sanitario è solo una spesa, non ha quei risvolti positivi, per chi gestisce la cosa pubblica, come ad esempio gli appalti o, recentemente, il PNRR. Alla base, poi, bisogna pensare che far funzionare al meglio, con personale adeguato e preparato un Ospedale, è un servizio ai cittadini e, quindi, una cosa un po’ aliena dall’attuale mondo politico-burocratico italiano. Ho conosciuto persone, in Alto Appennino che per esami o cure, nulla di stratosferico, hanno dovuto sobbarcarsi il viaggio di andata a Bologna, o dintorni, con il relativo ritorno lungo una SS 64 quale la Porrettana. In alcuni casi si trattava di persone anziane. La cosa, poi, viaggia in parallelo con l’istruzione. Appena in un istituto vengono assunti alcuni insegnanti o si dà il via ad un nuovo corso di studi per consentire a giovani o meno giovani di avere più possibilità nel mondo del lavoro, la cosa finisce a caratteri cubitali sui mezzi di informazione, se ne parla e se ne straparla per giorni. Insomma, è una di quelle cose da arrivo dei marziani sulla terra. Il nocciolo del problema è quello di riuscire a sensibilizzare i Padroni del Potere, la famosa Casta degli Intoccabili, che una delle priorità più importanti sia fornire un Servizio Sanitario più che decoroso. Reputo la cosa estremamente difficile e di quasi impossibile soluzione. L’unica via potrebbe essere, se vi sono persone sveglie ed astute, quella di trasformare l’assunzione di personale sanitario in un sostanzioso appalto con cospicui giri di soldi. Potrebbe finire anche come il CIVIS, tanti soldi spesi, giro di appalti e niente trasporti, ma se non si risica non si rosica. Non è che i sudditi finiscano per rosicare, quello è compito di altro genere demandato a chi la sa lunga specialmente in trigonometria, niente seni e coseni, solo tangenti. Però riuscire ad avere un ospedale ben funzionante con personale adeguato in una zona così marginale quale l’Appennino bolognese, non sarebbe un risultato da sottovalutare per i sudditi ivi residenti e per coloro che vengono a trascorrere giorni di ferie.

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