E’ ciò che è stato detto in Alto Loco. I cittadini se ne erano accorti da decenni, specialmente coloro che, per ragioni di lavoro, di studio o di turismo, dovevano o avevano la pessima abitudine di utilizzare la ferrovia Porrettana. Dopo due vergognosi arresti a Vergato senza alcuna comunicazione per più di un’ora, il sottoscritto con la moglie ed i nipoti, per recarsi da Bologna a Silla o in senso inverso, utilizza l’automobile. C’è da chiedersi :”Ma tutti quei lavori fatti a ripetizione su detta linea con blocco per settimane e settimane a cosa sono serviti ?” . E’ uno di quei misteri insolubili che avvolgono i lavori pubblici italiani, sempre profumatamente pagati dai sudditi. Giorni fa ho avuto modo di dialogare con un ingegnere che ha fatto parte di uno staff di lavoro per sistemare un ponte che dava cenni di precarietà. Infatti, mi ha raccontato, che si erano staccati ampie porzioni di intonaco mettendo a nudo la rete di acciaio di sostegno e legame. La squadra di lavoro si è messa all’opera per scoprire che sotto la rete metallica vi era un notevole spessore di….polistirolo. Certo si fa prima a costruire utilizzando il polistirolo che fare getti di impasto cementizio nelle apposite casse-forma. Tempo fa, dopo la disgrazia del ponte Morandi a Genova, un centro di ricerca aveva stabilito che i ponti e viadotti bisognosi di pesanti manutenzioni, in Italia, erano oltre il migliaio. Se si desse mano a detti lavori, quanti Km cubici di polistirolo si troverebbero ? Purtroppo, per il suddito, sembra che l’Italia occupi la Pole Position in Europa per la Corruzione. Questo, poco, invidiabile primato sembra che lo si voglia mantenere a tutti i costi, cioè con spese a carico dei sudditi.