Renonews.it

Un radioso futuro

 

Tempo fa lessi della chiusura dei centri di cultura italiani in alcuni paesi esteri. Bisogna risparmiare soldi da investire nei soliti appalti pubblici, perbacco ! La cosa, a pensarci bene, non è poi così disastrosa come si potrebbe arguire a prima vista. Se detti centri di cultura italiani erano gestiti da appartenenti alla Casta degli Intoccabili (i politici) non è che l’Italia ci sarebbe uscita molto bene. A parte l’uso di un linguaggio totalmente incomprensibile definito politichese-burocratichese che stanno all’italiano come una scarpa del 36 in un piede del 44 , si sarebbe corso il rischio di attribuire il viaggio di Marco Polo in Cina (1271) grazie alle indicazioni di Copernico (1500) e che Dante Alighieri avesse scritto la Divina Commedia prendendo spunto da Ugo Foscolo. Che poi detti personaggi storici siano ben conosciuti all’interno di detta Casta è un problema tutto da risolvere. Così facendo, almeno, non si sarebbe fatta fare un’ulteriore brutta figura al nostro Paese. Mi chiedo però se non sia possibile risolvere tale problema alle radici, ovvero cessare di nominare responsabili all’interno di varie istituzioni in base all’appartenenza ad un determinato partito, alle frequentazioni nelle alcove di determinati politici, al coefficiente di incompetenza ed altro di elevato standard culturale. Credo che l’Italia abbia un notevole numero di persone con un elevato livello culturale tale da ben rappresentare il nostro Paese sia in Patria che all’estero. Perché questo patrimonio umano deve essere sacrificato nel letamaio delle segreterie di partito ?
Exit mobile version