Mercato del lavoro

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Letto che le aziende assumono prevalentemente persone oltre i 50 anni, anzi, se si sommano coloro che hanno più di 39 anni a coloro che hanno altre 60 anni , vediamo che i 4/5 del mercato del lavoro è alla ricerca di persone, se non datate, di certo con una notevole esperienza professionale. La cosa, oltre a deprimere il mercato del lavoro giovanile, è però sintomo di una certa inadeguatezza dei giovani a ciò che richiede il lavoro. In parole povere vi è una notevole carenza di professionalità e di stimoli ad acquisire dette capacità professionali. Le scuole sono, spesso, lontane da quelle che sono le esigenze delle professionalità da 3° millennio. Il lavoro, parlo degli ultimi 40 anni, è cambiato in maniera notevolissima. Il cambiamento più profondo è nel modo di rapportarsi con detto mondo del lavoro. Purtroppo il mondo dell’istruzione è rimasto ancorato, parlo di mentalità, ad una realtà sociale scomparsa da molti decenni. Non parlo solo di greco o di latino o di altre materie, argomenti di cultura generale che possono anche servire, parlo di come ci si raffronti con una società completamente cambiata. E’ la mentalità che non è adeguata alla società. I giovani rischiano, ed i dati lo dimostrano, di essere estranei ad un mondo del lavoro perché sono istruiti ed adeguati per una realtà che non esiste più.

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