E’ in atto in vari siti europei, il tentativo di ridurre l’impatto del turismo sulle realtà locali. Il battistrada, pratico, è stato il comune di Barcellona che ha tolto, a livello informativo, una delle linee di autobus più utilizzate dai turisti al fine di renderla più fruibile ai residenti. Questo dell’affollamento dei turisti in determinati luoghi sembra sia un grave problema. Certo, se si mettono in atto politiche dissuasorie nei confronti di questa fonte di reddito, il turismo, si corre il rischio di un impoverimento di quella parte della società che su detto apporto economico vive e progetta il proprio futuro. Di certo, in provincia di Bologna, vi è chi ha anticipato, e di decenni, questa corrente di pensiero e di gestione economica. Penso che molte amministrazioni possano fare riferimento a detta metodologia consistente in una articolata pianificazione della cancellazione di motivi di attrazione turistica consistente in : eliminazione di qual si voglia luogo di ritrovo per giovani e meno giovani quali possono sale da concerto, teatri, sale da ballo e di ritrovo ; nessuna manifestazione di esecuzioni musicali e/o concerti anche in chiese o luoghi dedicati al culto ; cancellazione di qual si voglia corso di musica, di cultura varia, di matematica ed altro ; ostracismo nei confronti di qual si voglia attività sportiva o di riunione ; difficoltà estrema, in taluni casi impossibilità, di collegamenti internet ed altro ancora. Su queste basi gli ingorghi turistici verranno ridotti al minimo. Vi può essere una elevazione dell’età media del turista che potrà passare dai 34-35 anni ad 85-90 ma che potrà essere un vantaggio per la scarsa capacità motoria di questa frangia di turisti che frequenteranno assai poco bar, negozi ed attività commerciali rendendo assai più fluido il già scarsissimo traffico. Questo è il modello da proporre ove i flussi turistici creano problemi di varia natura.