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Furbizia e maleducazione

Talvolta mi capita di utilizzare mezzi pubblici per il trasporto, autobus o treni a seconda delle necessità. Una cosa che mi ha particolarmente colpite è il fatto che quasi nessun giovane ceda il posto a : donne, anche con il pancione, anziani e portatori di evidenti handicap. Certo, oggi viviamo, qui in Italia, nell’estasi della furbizia che, in questo caso, arriva alla più evidente maleducazione. Indubbiamente gli ambienti famigliari, genitori e nonni, di oggi, spingono i giovani alla più eclatante furbizia : sono salito prima, il posto è mio e sei hai il pancione, sei vecchio oppure ti manca una gamba, sono ca**i tuoi. Il ché mi ha fatto ricordare che nell’estate del 1951 andai ospite da parenti a Roma. Una squisita ospitalità che, usufruendo di un giovane liceale quale cicerone, potei visitare la città eterna in ogni museo ed in ogni zona storica. Un giorno, eravamo su di un mezzo pubblico, cedetti il mio posto ad una signora fra lo sbalordimento degli altri passeggeri. Già allora, il pesce inizia a puzzare dalla testa, comportarsi educatamente e non da furbi stava dilagando partendo, proprio, dal centro politico del Paese. Pochi mesi fa, in treno, cedetti il posto ad una giovin signora indicandole che il mio posto era il suo. Mi ripagò con un sorriso, ma il maggior premio l’ebbi dalla mia coscienza malgrado gli sguardi di compatimento dell’intero scompartimento, giovanissimi compresi. Se questa è l’educazione fornita ai giovani, non meravigliamoci di corrotti ed impuniti nel mondo politico, di grandi evasori che la fanno franca, di appalti truccati ed altro di disonesto ed incivile : OGNI BOTTE DA’ IL VINO CHE HA e se questo puzza di pessimo aceto, si faccia un esame di coscienza, cari educatori famigliari !

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