Il limite di velocità dei 30 Km/h nel centro urbano, mi auguro, di Bologna, ha suscitato vari commenti pro e contro. Considero, invece, molto più sensate e costruttive, talune analisi pratiche e numeriche che molti possono fare. Tanto per arrivare al nocciolo del problema : stamane alle ore 13,20 ero alla stazione di Casalecchio sul Reno con l’auto, direzione Via Nosadella in pieno centro, ove sono giunto 26 minuti dopo, avendo percorso ben 7 ( sette ) Km ! Una media stratosferica di circa Km 15/ h . Facendo spesso tale tragitto direzione SS 64 Porrettana e ritorno, questo è il tempo standard quando vi è poco traffico e non circolano mezzi pesanti o trasporti speciali e nemmeno alcuni automobilisti incapaci di operare sul quattro ruote. In questo secondo caso si arriva quasi ai 45 minuti. Una delle ragioni principali di questo traffico a passo di lumaca è legato ai semafori con funzionamento casuale. Mi spiego meglio, incrocio Via Porrettana con Via Calda . Scatta il rosso. Viene il verde ed immediatamente scatta il rosso 100 metri più innanzi, nell’incrocio con Via Milani. La cosa funziona anche in senso inverso. Basta frequentare alcune strade, anche a senso unico, per scoprire che il traffico, sulla via principale, funziona a singhiozzo causa il funzionamento casuale degli apparati semaforici. Spesso, poi, dalla via laterale, non vi è alcun veicolo che si immette sulla strada principale. E così decine se non centinaia di veicoli sono obbligati a continue frenate, soste e ripartenze con gran vantaggio dello stato dell’inquinamento cittadino, oltre ad altro che non cito. Si ha l’impressione che nel mondo burocratico-amministrativo non sappiano che da parecchi decenni vi sono in commercio : sensori, temporizzatori e microcomputer in grado di rendere più scorrevole e meno inquinante il traffico cittadino. Un esempio ? Incrocio di una via principale con alta densità di traffico con una via secondaria non trafficata. Oggi il semaforo scatta sul rosso nella strada trafficata e verde su quella senza alcun veicolo. Il posizionamento di sensori sulla via a nullo coeff. di transito, impedirebbe detto rosso sulla via principale. I temporizzatori regolerebbero la durata del verde nella strada con scarsissimo scorrimento di veicoli a vantaggio di quella ad alto scorrimento. Ovviamente nell’arco del giorno, della settimana e dell’anno , gli scorrimenti del traffico possono variare. Ricavando questi dati, il minicomputer, in sintonia con sensori e temporizzatori, farebbe sì che si giungesse ad ottimizzare lo scorrimento veicolare su ogni asse viario con grande vantaggio degli utenti e dello stato di inquinamento di Bologna. Questo, oltre a ricavare dati sulle fluttuazioni veicolari, potrebbe servire per fare elaborare a studenti delle classi superiori, programmi di ottimizzazione del traffico. Un doveroso premio a quegli istituti che riusciranno ad ottenere il miglior risultato! Ma qui si incoccerebbe in quella che potremmo definire, paralisi burocratica. Ovvero la genetica idiosincrasia della nostra burocrazia di fronte a cose, programmi o fatti che portassero vantaggio alla cittadinanza. Qui il discorso si farebbe lungo ! Si pensi solo al fatto che Bologna è la città italiana messa peggio per i parcheggi ! Possiamo dire la messa peggio dell’UE . Si è mai sentito parlare di un programma teso ad affrontare tale problema, non dico risolverlo, dico affrontare. Forse in ambito Burocratico si cerca di mantenere quella eccelsa posizione ed, eventualmente, migliorarla, distanziando i vari concorrenti. Certo i 30 Km/h saranno un grande beneficio per la sicurezza, specialmente quando da Bologna centro ad arrivare a Casalecchio si viaggia alla MEDIA di Km 15/h, nelle migliori condizioni di traffico . Credo che anche l’inquinamento debba avere quale concausa sia il funzionamento casuale dei semafori e quello della spaventosa carenza di parcheggi che obbliga, quest’ultima, a stressanti giri a bassissima velocità, al fine di trovare un buco ove sistemare l’auto. Certo, si potrebbe viaggiare tutti in bici, senza luci ed a velocità sostenuta sotto i portici, di questo da 10 mesi ne porto addosso le conseguenze di un impatto, che consente di attraversare con il rosso i semafori contromano ed altro ancora. Il codice della strada ? Mandato ad una fabbrica di carta igienica .