Ho letto questo servizio in Internet . Un lavoro che analizza il problema e ne dà le dovute spiegazioni. In parecchi casi si tratta di un solco tra il mondo dello studio e quello del lavoro. E’ vero che il mondo imprenditoriale italiano è fatto in gran parte di piccole e medie imprese nelle quali un laureato ha obiettive difficoltà ad essere inserito, ma, spesso, ci si trova dinnanzi ad una situazione opposta, ovvero quella di aziende alla ricerca di personale qualificato che non si trova in loco per carenza di adeguati istituti di studio. Questa è una peculiarità della media ed alta vallata del Reno, con molteplici aziende, specialmente nell’ambito metalmeccanico, ma senza un adeguato supporto a livello scolastico superiore se non universitario. Oggi, la gestione del macchinario è legata all’informatica ed alla robotica, se non si sono frequentati determinati iter scolastici, sarà molto difficile poter entrare in tali mondi produttivi. La mia esperienza nel mondo del lavoro ha visto la progressiva sostituzione di maestranze “classiche”, ovvero fatte da coloro che con l’uso di chiavi, attrezzi vari, preparavano il macchinario per nuove produzioni, con esperti di informatica, ingegneri e tecnici specialistici, dal momento che il nuovo macchinario veniva preparato con servo meccanismi gestiti da computer. In taluni casi il robot aveva sostituito la presenza umana, ma tale avveniristico meccanismo, necessitava di essere sotto controllo e gestione di personale altamente qualificato. Ritornando nella Valle del Reno, da tempo formulo una domanda :”Perché gli amministratori cui è demandata la gestione della cosa pubblica, non hanno mai formulato richieste sia a livello universitario che di appositi istituti, per l’inserimento di scuole di elevata specializzazione in un’area ove insistono aziende nel comparto metal meccanico in grado di dare una doverosa occupazione oppure consentire a giovani con idee di fondare startup in tale comparto o di prendere le redini di aziende gestite da genitori o parenti ma ormai obsolete ? Sembra che l’argomento “Istruzione” sia quasi un tabù . Man mano che si sale in quota, tale argomento finisce per essere cancellato assieme a Cultura, Storia, Collegamento Internet ed altro ancora per essere sostituito, come nel Belvedere, da una sola voce “Le Seggiovie” con le quali si dovrebbe cancellare ogni problematica legata a : Istruzione, Sanità, Viabilità, Trasporti, Collegamenti informatici ed altro. Dal momento che questa monocultura impazza da quasi 40 anni, se non di più, mi auguro che in detto sito abbiano risulto tutte quelle problematiche di cui sopra portando l’economia ed il reddito dei residenti a livelli stratosferici.