Tempo fa evidenziai, su queste pagine, del fatto che nel Belvedere non vi siano luoghi di intrattenimento per giovani, piscina esclusa. Ripeto, quando ero ragazzo a Lizzano vi erano ben due o tre posti dove stare in allegra brigata con compagni e compagne. Oggi è tutto scomparso e, a quello che vedo, anche nei dintorni siamo messi così. Sembra che tutto venga gestito da persone ben datate e dimentiche delle loro esperienze di gioventù, almeno due generazioni or sono se non di più. Guardiamo i cartelli pubblicitari per le piste del Corno :”La tua neve” e chi compare ? L’immagine di Alberto Tomba. Niente da opinare sul grande Alberto, ma se andiamo a chiedere in città a giovani tra i 15 ed i 25 anni chi fosse Alberto Tomba, vedremmo in gran parte, esclusa una piccolissima minoranza di persone, degli sguardi persi nel buio. 35 anni di distanza dalle performance del grande sciatore sono, per i giovani, quasi due generazioni, ovvero avvenimenti assimilabili alle imprese di Garibaldi. Tra l’altro in una attività, lo sci, con frequentatori mediamente datati e con scarso rinnovamento generazionale. Voglio fare un confronto fra le mie esperienze di 60-50 anni fa e quelle dei giovani di oggi sui campi di neve ed anche dopo. Le file alla partenza degli impianti erano una buona occasione per dar vita a quello che viene, a Bologna, definito l’”Intorto”, ovvero attaccar bottone con qualche fanciulla o signora, con la quale scendere per le piste e, poi, più tardi, trovarsi a consumare qualcosa in qualche locale della zona. E, poi, come ben si sa, da cosa nasce cosa. Mi ricordo, non credo di essere rimasto l’unico, le consumazioni di crescentine dai Mattioli a Lizzano ed anche un qualche ballo del mattone al Cristallo ci poteva stare. Per chi scendeva a valle vi era la sosta alla Saracca dalla Giacoma che fra lazzi, risate e consumazioni si trascorreva una piacevole attesa per rimettersi in viaggio verso Bologna dopo le 22 e 30 stante l’intasamento di auto in direzione del capoluogo. Oggi, l’”Intorto” è quasi impossibile, trovare una fila di più di cinque persone alla partenza degli impianti è cosa remota. Qui stiamo parlando dell’inverno, ma in estate siamo messi maluccio, per i giovani. Dove sono i locali ove fare comunella con coetanei e coetanee ? Il ballo, la musica, i ritrovi erano tutte le occasioni per allacciare rapporti di amicizia o di amore. Sembra che tutto sia pianificato da persone iper datate che si siano dimenticate della loro gioventù. Questa mia cicalata vorrebbe cercare di far ricreare quegli ambienti, adeguati ai giovani di oggi, dove questi possano sentirsi a loro agio in una società che non sia adeguata solo a persone di una certa età. Già il Belvedere ha un’età media piuttosto elevata, un rapporto giovani/pensionati disastroso, se poi ci mettiamo di dare un’immagine turistica definibile “Da Matusalemme” come sarà possibile avere una frequentazione, in tutti i sensi, di persone più giovani ?