Dopo aver frequentato varie pinacoteche e musei di mezza Europa, mi sono recato alla pinacoteca dei Poveri Vergognosi sita in Via Marsala a Bologna. Non vi ero mai stato. Ha in mostra opere di ottimo livello e con agganci storici da valutare. E così mi sono soffermato a osservare due opere, una madonna con bambino di Denis Calvaert ed una Urania di scuola francese. Ambedue i lavori mostrano l’uso, quale indumento di lusso, della famosa seta trasparente di Bologna. Nell’opera di Calvaert è ben visibile la pseudo copertura dei genitali di Gesù con tale tessuto. Perché una visione degli attributi maschili di Gesù? Per mostrare, innanzi tutto, come fosse, contemporaneamente, vero uomo e vero Dio ed inoltre di utilizzare un tessuto di elevatissimo costo : la seta trasparente di Bologna. Così nel quadro di scuola francese ed in pinacoteca il ritratto della madre di Guido Reni. Mi sono ritornati alla memoria tante immagini di quadri ove compariva questo prodotto sericeo. Indubbiamente tra il 1400 e la fine del 1600 tale prodotto rappresentava un notevole investimento economico. Mostrarlo significava appartenere ad un ceto danaroso. Ripeto che detto impiego l’ho visto rappresentato in opere non di artisti italiani. Ma allora quali erano le vie mercantili che, partendo da Bologna, portavano detto costosissimo bene in mezza Europa ? La prima, ovvio, era il trasporto lungo il canale navile sino ai porti dell’Adriatico, Venezia in primis. Le altre vie erano quelle che attraversavano l’Appennino per giungere alle città della Toscana ed ai suoi porti. I mercanti dei paesi della montagna, come Monteacuto, Pianaccio, Vidiciatico ed altri, caricavano sulle loro bestie da soma tante mercanzie fra le quali anche costosi tessuti. Era un giro di affari considerevole ben citato in documenti storici. Non fu casuale che in quei secoli uno dei maggiori contribuenti del Comune di Bologna fosse un mercante di Monteacuto. Quindi ? In andata verso l’Etruria si portavano manufatti metallici, piante medicinali, canapa lavorata, tessuti di vario tipo fra i quali sete e la seta trasparente, oltre a tanti altri beni. Il ritorno, un trasportatore non viaggia a vuoto, caricava vino rosso del Chianti, olio di oliva, il celeberrimo alchermes della Farmacia di Santa Maria Novella, minerali di ferro da lavorare e tanti beni che oggi neppure riusciamo ad indovinare. Formulo una domanda : perché non sistemare una o due di queste antiche mulattiere ed organizzare, un paio di volte l’anno, con la bella stagione, dei viaggi con animali da soma con il trasporto di alcuni beni ed il ritorno con altri ? Il tutto accompagnato da pellegrini e militi in costume dell’epoca ? Credo che moltissime persone si aggregherebbero per fare questa esperienza pluri secolare. Le basi di appoggio, paesi, ci sono, i tragitti sono ben noti, cosa manca ? Forse la voglia di fare qualcosa di storico e di culturale ?