Osservazioni “migratorie”

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Presepe sul tema “Migranti” di A. Marchi

 

Da tempo, ed ultimamente, si sono acuite, diatribe, discussioni ed altro sul problema dell’arrivo dei migranti in Italia attraverso il Mediterraneo . E’ mia impressione che si guardi alla superficie del problema senza vedere una soluzione ragionevole. Partiamo da alcuni dati inconfutabili : l’Italia ha più di 2 milioni di ettari, un tempo coltivati, abbandonati e circa 4 milioni di superficie montana a bosco lasciato allo stato di abbandono. In dette zone vi sono centinaia di migliaia di fabbricati abbandonati e di interi paesi svuotati. Facciamo qui un salto di tipo economico. Ogni anno importiamo da vari paesi, Cina compresa, oltre 50.000 tonnellate fra marroni e castagne. Guardiamo il comparto noci . Se andiamo a leggere sulle confezioni che vengono vendute nei punti vendita, scopriamo che detta frutta secca viene importata da : Francia, USA, Cile, Australia ed altri paesi “confinanti”. E’ così anche per altri prodotti agricoli facilmente coltivabili nel nostro Paese. Facciamo un’ulteriore considerazione economica. Le aree lasciate così in stato di abbandono sono una delle concause di frane, alluvioni e dissesti idrogeologici vari aventi costi plurimiliardari ogni anno. Un piano di sistemazione di questi migranti in case non più abitate con l’impegno di: piantumazione e coltivazione di noceti e castagneti, mantenimento e sistemazione di terrazzamenti (uno dei più importanti sistemi per la gestione idrogeologica UNESCO) . Ripulitura degli alvei fluviali e delle aree boschive con produzione di biomasse da utilizzarsi in varia maniera quale: produzione energetica, derivati del legno, vedi pellet, ed altro. Ovviamente vi sarebbe un ripopolamento di zone oggi semi abbandonate. Il costo di questa operazione ? Innanzi tutto un risparmio sui disastri idrogeologici che flagellano il Bel Paese, in secondo luogo una riduzione esponenziale di uscita di valuta per acquisto di generi totalmente producibili in casa nostra. Un volano economico per la sistemazione dei fabbricati aventi necessità di opere edilizie e, da non sottovalutare, l’inserimento di migliaia di persone in un sistema di lavoro. Figli e figlie a scuola. Capisco bene che un simile programma toglierebbe all’origine il fiume di danaro, spesso mal gestito, di sussidio ai migranti, ma apporterebbe notevoli vantaggi al nostro Paese. Ricordiamoci che l’Italia ha spedito all’estero, quali migranti, circa 30 milioni di italiani, si ricordi di Marcinelle, tanto per non far nomi. Molti di questi disgraziati avevano il famoso “Passaporto rosso” che impediva loro il ritorno in Patria. A mio modo di vedere, la prima accoglienza deve essere quella di inserire, chi arriva quale migrante, in un ciclo di lavoro e studio, a seconda dell’età, per toglier loro la possibilità o opportunità, di finire quale manovalanza della Delinquenza Organizzata SpA, oppure di operare in maniera delinquenziale per conto proprio. Sia ben chiara una cosa : dando una effettiva opportunità di lavoro e sostegno a queste persone si DEVE PRETENDERE un comportamento ineccepibile sotto ogni aspetto. Per chi sgarra vi è il ritorno immediato ai luoghi di partenza. Questa mia proposta potrà non essere condivisa, ma lo si deve fare su serie basi economiche e sociali, come ho prima esposto, evitando forme ideologiche che in detto comparto non hanno alcuna validità.

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