Caro sci

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Sino all’anno scorso mi sono divertito, ogni tanto, data l’età, a praticare lo sci da discesa, anche assieme a figlia, genero, due nipoti e moglie, tutti bravi sciatori. In alcuni casi si utilizzava la casa di Pianaccio quale base di appoggio per sereni fine settimana. Adesso sto facendo due conti cosa costi praticare detta attività sportiva. Partiamo dalla famiglia della figlia, due adulti + due bambini significa spendere, in una sola domenica, fra trasporto, abbonamenti, noleggio attrezzature per i giovincelli e poco altro circa € 400 . Farlo una volta il mese, considerando 4 mesi, Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo, la cosa può essere sostenibile. Diventa un bel po’ più oneroso se si decidesse di sfruttare tutte le domeniche, 17, dei quattro mesi . L’esborso totale arriverebbe a € 6.800, si badi bene senza frequentazioni di ristoranti e bar. In tal caso, arrivando la spesa di una sola domenica a € 500, come minimo, avremmo una uscita mensile di € 2.000 e globale di € 8.500 . Il ché significa circa sei mensilità medie di un italico lavoratore. Non so quante famiglie possano permettersi una simile spesa. Il peggio, poi, è quello che succede a coloro che, avendo una seconda casa in montagna, decidessero di trascorrere dei fine settimana nella amata proprietà. Dato il costo raggiunto da qual si voglia tipo di combustibile, uno per tutti, il pellet che è schizzato da € 4 il sacco a € 14 e già si parla di portarlo ad € 20, arrivare in quota il venerdì sera, riscaldare la casa, ovvero, nella migliore delle ipotesi, portarla da 10° a 18° sino a domenica sera quando si ritorna in città o a bassa quota, spendere da € 200 a € 250 . A questa cifra necessita aggiungere i 400 € di cui sopra ed, almeno altri 200-250 per il giorno successivo per u totale di € 850-900 senza andare a bar e ristoranti e portandosi il cibo da casa. Pensare di recarsi a mangiar fuori il venerdì ed il sabato sera significa trovarsi una spesa globale di circa € 1.100 . Quasi uno stipendio speso dal venerdì sera a domenica sera. Non so quante famiglie possano tenere un simile stile di vita. Una volta o due in quattro mesi, passi, ma farlo più di sovente, bisogna disporre di un portafogli a fisarmonica, come si diceva. E qui bisogna fare alcune considerazioni sulla gestione della seconda casa. Il sistema più radicale è quello di chiudere tutto, scaricare acqua dai circuiti, mettere antigelo nei sifoni di gabinetti, lavandini, bidé ed altri, svuotare e staccare il collegamento elettrico del frigorifero e portare via tutto il contenuto lasciando aperti gli sportelli, togliere qual si voglia collegamento quale carica cellulare ed altro, chiudere porte e finestre e ritornare in montagna da Giugno in poi. E se a qualcuno piacesse, ogni tanto, tornare in quota nella propria casa ? Tassativo svuotare e scollegare il frigorifero, questo consuma anche quando non si è in casa, così altri apparati elettrici di ricarica. Se si è certi che la temperatura nella abitazione non scenda sotto i 4°, prepararsi a passare alcuni giorni tra i 12° ed i 14° purché si disponga di un sistema di riscaldamento a legna abbastanza efficiente. Nelle camere da letto, basta avere delle buone coperte e ci si troverà in una confortevole intimità. Il luogo cruciale sono i bagni. Il meglio di tutto sarebbe poter disporre di quegli scaldabagni di una volta che funzionavano a legna. Erano dei grossi cilindri smaltati bianchi alti più di due metri che, oltre a riscaldare l’acqua per il bagno e la cucina, apportavano un piacevole calduccio nel bagno medesimo. I nostri vecchi la sapevano lunga !!! Con un po’ di legna si risolve tutto ! Altrimenti bisogna assumere uno stile di vita molto più spartano e razionale. Si parte da casa in città avendo già fatto il bagno, quindi, salvo casi particolari, non è necessario, in inverno, fare la doccia 2 o 3 volte il giorno, lavarsi completamente ogni tre giorni non ha mai ammazzato nessuno. Tenere sotto controllo le femminucce di casa abituate a trascorrere ore in bagno con i rubinetti dell’acqua calda aperti o far funzionare degli asciugacapelli da 2 Kw per tempi biblici. Se hanno proprio impellenti necessità igieniche, c’è il bidè. Gli abiti e altri tessuti sporchi se ne fa un sacco e si portano in città evitando di far funzionare una lavatrice con quattro stracci dentro. Se proprio si passano parecchi giorni, utilizzare la lavatrice a pieno carico e con programma di risparmio. L’unico elettrodomestico che fa risparmiare energia è il lavastoviglie. Consuma meno acqua calda e detersivo che il lavaggio manuale. Vi sono programmi di risparmio energetico. Abiti e calzature adeguate, anche in casa, fanno vivere decentemente anche senza temperature tropicali. E vi sono tanti altri piccoli accorgimenti per passare alcuni giorni in montagna senza spendere o sperperare tanti soldi. Uno di questi, da me utilizzato, è quello di disporre di un frigorifero da viaggio. In detto oggetto metto i cibi deteriorabili e lo collego alla presa di corrente dell’auto. Arrivato a destinazione sistemo detti alimenti in un vano finestra esposto a nord, avente, in inverno, sempre temperature prossime allo 0 . Scollego il mini frigo che utilizzerò al ritorno, se necessario. Abolizione totale dei cibi surgelati. Così il frigorifero di casa resta totalmente inutilizzato. Vino e birre non hanno bisogno di particolari accorgimenti conservativi. E così i formaggi stagionati, talune verdure e la frutta secca e la pasta. Anche grissini e biscotti stanno benissimo nella madia. Riscaldamento con inserto a legna e condotte di aria calda nei vani necessari e la caldaia a pellet ? Quando detto combustibile tornerà a prezzi decenti ed il surplus di costo del 300%, e più, non servirà più alle finanziarie che ci sono dietro per fabbricare armi.

 

foto dall’archivio

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