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Collegamenti internet nell’Appennino bolognese

 

Giorni fa lessi delle lamentele di un signore in merito alla difficoltà di operare in internet in una località del Comune di Lizzano in Belvedere. Non è l’unica ad avere di questi problemi in zona. Dove ci si riesce, alla meno peggio, a collegarsi nei giorni di sole e di tranquillità meteo, le cose diventano veramente difficili se : tira vento, piove, nevica o vi è il noto tempaccio di montagna. Questo mi riporta in mente che alcuni anni fa andai a trascorrere una decina di giorni nel Tirolo del Nord. L’albergo dove eravamo ospitati esibiva un cartello plurilingue che certificava la possibilità di collegarsi senza problemi via internet ed aveva un paio di computer a disposizione della clientela. Non disporre di tale servizio, oggi, significa, più o meno, non avere i bagni. Si pensi quante informazioni, comunicazioni ed altro vengono transitate in tale mezzo. Lo imparai personalmente alcuni anni fa. Operato al tendine di Achille della gamba destra, con tanto di gambaletto di gesso, non mi era possibile recarmi al posto di lavoro in provincia di Modena. Quale responsabile dell’ufficio di progettazione, la cosa avrebbe recato un certo disagio alla azienda. Questa provvide ad inserire nel mio computer il programma utilizzato in azienda. Così mi fu possibile seguire l’iter dei vari progetti, modificarli, dialogare con i colleghi ed altro di produttivo. Tutto bene, ma però dovevo stare a Bologna, sapevo benissimo che, se mi fossi trasferito in Appennino, la cosa non avrebbe funzionato. Molte persone, anche nel periodo di ferie, hanno necessità di operare con tale strumento : il computer. A parte l’aspetto pubblicitario : zona senza collegamenti internet così starete in pace ! Resta il fatto che un certo numero di persone dirottano le proprie vacanze in aree servite. Quanto costa questo disservizio nell’ambito turistico ? Ipotizzando che solo 150 persone per il tempo di 40 giorni non frequentino le nostre zone apportando una spesa di 22 € / giorno a testa ( Studio dell’Università di Bologna) si tratta di soli € 132.000 che non si incassano. Se pensiamo che nel resto dell’anno solo 10 persone per 300 giorni si rechino altrove per la medesima ragione, abbiamo altri 66.000 € che aggiunti ai precedenti portano il conto a quasi € 200.000 . Non è una gran cifra, ma considerando che sarà 15 anni che sento parlare di Banda Larga, collegamenti facili ecc ecc mai realizzati, in detto lasso di tempo si sono persi qualcosa come 3.000.000 di € di incasso. Non sarà una gran cifra, ma, come si dice, piuttosto di niente è meglio piuttosto.

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