Democrazia sì, democrazia no

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Igor Stravinskij

 

Causa il conflitto in Ucraina, oltre a sentire un notevole numero di opinioni, informazioni, commenti, segreti ed altro tutti in contraddizione l’uno con l’altro, si è deciso, anzi, hanno deciso di boicottare la Russia. E’ un boicottaggio ad ampio spettro focalizzato specialmente contro : artisti, sportivi, musicisti, scrittori ed altro appartenenti al mondo culturale. Non entro nel campo economico che è ancor più confuso di quello relativo all’informazione. Certo cancellare conferenze su Dostoevskij, concerti con musiche di Musorsgkij, Stravinskij ed altri, specialmente con esecutori russi è una notevole dimostrazione di forza democratica. Non parliamo poi di atleti, sportivi ed altre categorie appartenenti al mondo culturale e sportivo ! Questo, a mio avviso, mostra la considerazione che il nostro mondo pseudo democratico riserva alla cultura. Non è casuale che, sto parlando dell’Italia, si tolgano fondi all’istruzione e, recentemente, al fine di fabbricare armi, si è provveduto ad un bel salasso dei finanziamenti alla pubblica istruzione. Non parliamo poi della sanità da decenni in fase di sistematico smantellamento. Recentemente mi sono ritornati fra le mani due pubblicazioni. Il primo è “Libro di casa” del 1939 XVII E.F. . Vi è un capitolo intitolato “Fatevi una vostra biblioteca” . Nel comparto “Letteratura straniera” compaiono i seguenti aborriti nomi : Dostoievski con due opere, Tolstoi con altre due, Turghenieff con una, Cecov con una . Ma poi vi è un elenco di autori da non credere ! Balzac, Cervantes, Stendhal, Dickens, Flaubert, Gogol, Daudet, Wilde, Shelley, Lao-Tze, Confucio ed addirittura scrittori degli stati plutocratici : Poe, Dos Passos, Faulkner ecc ecc . In un trafiletto si legge che l’istruzione e la cultura sono i fondamenti della italica gioventù ! Un invito allo studio. L’altro testo è il “Dizionario enciclopedico moderno” 1941 XIX E.F. . Sono andato alla voce “Relatività” ed ho letto una delle più precise e comprensibili spiegazioni della “Teoria della Relatività di Alberto (sic) Einstein”. Ricordiamoci che l’Italia era allora in guerra, alleata della Germania del III Reich di Hitler, contro l’URSS. Malgrado questo, tutti gli autori russi vengono citati, opere comprese, in tale dizionario. Riporto qui il giudizio su Stravinskij in un testo del XIX anno dell’E.F. “Stravinski Igor. Musicista russo d’avanguardia nato nel 1882, allievo di Rimskij Korsakof. Singolarissimo e audacissimo compositore, all’inizio del nostro secolo suscitò le più vivaci discussioni. La sua arte è talvolta quella di un prodigioso giocoliere delle note, di un dinamico virtuoso dell’istrumentazione, capace di scatenare i più bizzarri effetti sonori. Compose per il Diaghilev i famosi balletti russi tra cui L’Uccello di fuoco e Petruska. Scrisse anche opere e musica sinfonica da camera e vocale . ” Mi fermo qui . Quando concertisti, musiche ed altre manifestazioni artistiche e culturali russe vengono cancellate oggigiorno quando neppure durante una DITTATURA si osò oscurare tale patrimonio culturale MONDIALE, significa che qui il grande nemico del potere siano l’istruzione e la cultura. Come da varie parti si è scritto e detto, ciò è la palese dimostrazione che il nostro sistema politico non è una democrazia. Personalmente dubito profondamente che un sistema che non realizza compiutamente la separazione dei poteri, quello Legislativo (Parlamento), quello Esecutivo (Governo) e quello Giudiziario (Magistratura) come indicato da Michel de Montaigne nel lontano 1500, ma condiziona l’intero apparato dello Stato, votazioni comprese, alle decisioni di segreterie di partito, ovvero ad associazioni fra privati, che operi per il bene dei cittadini. Quando il fondamento del vivere civile è dato dalla cultura e dall’istruzione e si opera allo smantellamento di tali pilastri, vuol dire negare valore a tali patrimoni. Non è la nazionalità o la lingua di uno scrittore, di un musicista, di un artista ed anche di sportivi ed atleti che debbano funzionare da discriminanti. Una Democrazia che sia timorosa di tali valori, non è una Democrazia.

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