Quasi un primato

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Foto da Repubblica

Recentemente ho letto che Bologna è classificata al 2° posto per la delinquenza fra le città italiane. Non ho approfondito le analisi che hanno portato a questo risultato, ma, da abitante ottantenne della città, faccio però alcune considerazioni. Quando si parla di delinquenza non bisogna immaginarsi un ambiente sociale tipo quello che ci viene mostrato in TV degli USA con persone tutte con una rivoltella in tasca, quello è un mondo criminale, non delinquenziale. La delinquenza è l’ aspetto di una società nella quale determinati valori tipo : rispetto delle altrui proprietà, rispetto dell’ambiente sociale, educazione nei confronti di categorie quali anziani, donne, portatori di handicap, validità di regole e leggi valide per chiunque ed altro sono sistematicamente disattese, e quindi,accettate dalle autorità, anzi da queste portate innanzi quali nuovi valori culturali. Questo rovesciamento di valori deve avere, per divenire il modello sociale prevalente, quello del necessario BRODO DI COLTURA. Cosa significa questo Brodo di Coltura ? Significa che se non si creano i presupposti per far proliferare ed accrescere certe tendenze, queste non possono né allignare né aumentare. L’esempio più elementare è quello delle piante in un vaso, se la terra è pessima, difficilmente le piante mettono radici e potranno crescere. Anche per studiare determinati germi o parassiti è necessario il suo Brodo di Coltura dove questi microorganismi trovino l’ambiente adatto a crescere e riprodursi. Ritorniamo a Bologna. Cosa è stato necessario per raggiungere questo quasi primato ? A mio avviso le operazioni sono state le seguenti : 1° Deturpazioni di facciate, portici ed edifici monumentali con vandalismi mediante vernici. Operazioni portate avanti per decenni tra l’assoluta indifferenza degli organi preposti alla tutela della città anche sotto l’aspetto estetico. Anzi, si è fatto di più ! Si sono interpretati detti vandalismi quali esplicitazioni artistiche del disagio giovanile. Del disagio dei condomini e delle proprietà vandalizzate neanche una parola.

2° Bici selvaggia . Con la foglia di fico dell’ecologia si è lasciata la più ampia libertà a chi circola con le due ruote di : trasformare i portici in velodromi, andare contromano, viaggiare in sensi unici all’incontrario, passare i semafori con il rosso, circolare anche di notte senza luci, travolgere impunemente pedoni specialmente anziani, dispregio assoluto del Codice della Strada che può valere solamente per auto e veicoli targati, una accettazione di fatto del florido mercato delle bici rubate gestito in primis dai pusher, spacciatori di stupefacenti, e, dietro alle quinte dalla Delinquenza Organizzata SpA .

3° Criminalizzazione di fatto dei proprietari di auto con l’attuazione di qual si voglia sistema per render loro la vita impossibile. Non è casuale che molti bolognesi DOC abbiano scelto di trasferirsi fuori città al fine di condurre una vita decente e non vessata da soluzioni cervellotiche. Per la legge di Gresham, quella che dice che la moneta cattiva scaccia quella buona, l’espulsione de facto di abitanti portatori della lunga tradizione bolognese di correttezza, cordialità, socialità e rispetto delle regole di civile convivenza, hanno portato ad un degrado di questi valori.

4° Sostituzione di quei valori che ho accennato prima con l’imperativo categorico della furbizia e della sopraffazione. Basta prendere un qualsiasi mezzo pubblico e notare che quasi nessun giovinastro cede il posto a sedere ad anziani, donne anche in gravidanza, portatori di handicap. Sono i portatori di questi nuovi valori di furbizia, arroganza e sopraffazione. Quando avevo 6 o poco più anni, sui tram che allora circolavano ed anche in qual si voglia mezzo pubblico, se un giovincello in queste evenienze non si fosse alzato per cedere il posto, una voce di qualche anziano avrebbe detto in bolognese :”Cinno tirat so, e lasa al sit alla sgnaura” Tradotto “Ragazzo, alzati e lascia il posto alla signora”. Vi era anche il rischio che, se si fosse cercato di fare il furbo, di beccarsi un ceffone. A casa se ne sarebbero presi altri due giacché le famiglie amavano poco essere considerate degli allevamenti di maleducati. Oggi, in questo rovesciamento di valori, in questo novello BRODO DI COLTURA, cedere il posto a quelle categorie di persone è umiliante, si rischia di non passare per furbi e di essere valutati negativamente.

5° Immondizia Uber Alles, ovvero Immondizia Sopra Tutto . Lo spargimento sistematico di qual si voglia tipo di rifiuti per la città è la certificata conseguenza di quel concetto di furbizia e dispregio di civile convivenza e di leggi di cui ho scritto prima. Il tutto viene istituzionalmente accettato quale, penso, manifestazione dei nuovi tempi e della nuova cultura, si fa per dire, imperante.

6° Determinati siti e quartieri della città è meglio non frequentarli specialmente da persone anziane ed in determinate ore. Sono il regno incontrastato di pusher e microcriminalità, scippatori e borseggiatori innanzi tutto. Sarà folclorico, darà un tono che anche Bologna ha i suoi Bronx, ma non mi sembra che imitare il peggio della Grande Mela sia allineato con la nostra storia e con l’immagine di una città con un notevole patrimonio artistico-culturale.

Vi sarebbero altre motivazioni che evidenziano questo scivolamento nel trasformare l’immagine di Bologna in negativo. Ne cito solo una : l’importanza data a determinate opere pubbliche ove circolino parecchi soldi, vedi Civis, invece di intraprendere lavori, di minor transito di danaro ma di notevole miglioramento della qualità di vita dei cittadini. I lettori scuseranno questa mia esternazione, ma vi garantisco che è per me dura dover agire per trasferire la mia famiglia fuori Bologna al fine di avere una vita decente e non continuare a vedere un simile degrado sociale certificato da questo “Prestigioso” secondo posto. La mia famiglia è in Bologna da secoli, il cognome lo certifica, ma c’è un limite a tutto, anche nell’accettare un simile degrado.

Un solo consiglio alla Amministrazione presente ed a quella futura : perché accontentarsi del 2° posto quando, con un po’ di sforzo, si può essere al 1° posto quale città con delinquenza ?

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