Foto di Fabrizio Carollo
In alto i cuori. In questi ultimi giorni in Alto Reno si è fatto il pieno di progetti che fanno ripartire le più rosee speranze. A Porretta Terme al Ministro per il Turismo Massimo Garavaglia i sindaci ed i politici locali hanno presentato le richieste più urgenti. Ai vergatesi sono giunte precise rassicurazioni sul ritorno a 24 h del servizio del Pronto Soccorso con miglioramenti e potenziamenti alle attuali strutture. E soprattutto il dott. Antonio Monti, patron del Gruppo Terme Felsinee, ha confermato ed esposto ai giornalisti il suo piano operativo di acquisto e ristrutturazione che scatterà dopo le firme che verranno apposte a settembre nei contratti che riguardano i passaggi tra le Agenzie Immobiliari della Banca di Bologna, l’INAIL e le terme bolognesi. Quindi ancora una volta, come si è sentito spesso ripetere in questo periodo casualmente preelettorale “l’Appennino è rilanciato”.
Io sono purtroppo sempre un po’ pessimista e le non poche primavere già alle spalle mi fanno andare cauto. Intanto cambierei il verbo. Preferirei che fosse detto “l’Appennino verrà rilanciato”, perché tutte le operazioni suddette riguardano il futuro. Non trascuriamo il fatto che ci sono di mezzo i risultati delle elezioni, le firme da mettere e i tanti mesi che debbono trascorrere per passare dalle carte ai fatti.
I progetti già avanti sono quelli che riguardano la famosa seggiovia Corno – Doganaccia, il Palasport di Porretta Terme e la proclamazione ufficiale della Madonna del Ponte a Patrona del basket italiano. Il primo ha ostacoli da parte di ambientalisti e varie associazioni, sarà questione ancora di carte bollate, di battaglie legali ma si farà. Per il secondo risultava già un finanziamento della Città Metropolitana di 500.000 euro sui 3 milioni di spesa previsti, e pertanto si farà.
Per la Patrona manca solo l’ultimo passaggio riguardante la trasposizione dei documenti dalla Città del Vaticano alla Repubblica Italiana (e cioè il parere della Congregazione dei Culti Divini e la Disciplina dei Sacramenti) poi il Cardinale Zuppi passerà alla proclamazione ufficiale e il Santuario diverrà certamente meta di molti appassionati di basket e semplici turisti.
Foto di Giovanni Modesti
I progetti del dott. Monti per la ripartenza delle Terme sono veramente tanti e certamente non di facile realizzazione – mi riferisco a quanto è riportato nell’intervista apparsa su “Repubblica” dello scorso 20 agosto a firma di Rosario Di Raimondo. Certamente tutto l’ammodernamento tecnico, il restauro dell’albergo, l’apertura di nuovi ambulatori specializzati con RNM ecc richiedono grossi investimenti, ma quello che mi lascia punti interrogativi riguarda due novità: 1- il collegamento Villaggio Salute Più, che si trova a qualche km da di Castel S.Pietro, con le Terme porrettane effettuato con navette. Al momento attuale occorrerebbero circa 2 ore e mezzo…salvo complicazioni; 2- il nuovo restauro dello storico edificio delle Terme Alte per farlo divenire albergo di lusso da 400 euro ( e oltre) a notte. Ammetto di essere un profano del settore termale e alberghiero mentre il dott. Monti ha fondato stabilimenti con tante sedi (credo siano 12) e conosce bene le Terme di Porretta (venne a vederle per un possibile acquisto ai tempi della gestione Sabatini ma non se ne fece niente e allora partì con i lavori che portarono al Villaggio Salute Più), per cui … aspetto per poi congratularmi per i risultati ottenuti. I tempi: le firme avverranno nel prossimo mese e i primi lavori riguarderanno il parco con le Naiadi (a Porretta le chiamavano “le palle”) e l’albergo vicino. Poi procederà col resto. Penso che prima del 2023 non ci saranno le prime conclusioni. C’è anche un fattore importante di cui si è parlato poco: come riportare la gente alle Terme porrettane. E questo è la chiave di tutto. Residenti e commercianti dell’Alto Reno aspettano la ripartenza delle Terme perché dovrebbero, anzi DEBBONO, far ripartire il motore dell’economia del territorio. Se mancherà l’afflusso dei curandi…i problemi già molto evidenti…rimarranno inalterati.
Tanti altri sono i progetti….che si stanno muovendo…. tra una chiacchiera e l’altra, tra un discorso preelettorale e un altro. Si va dal raddoppio delle linea ferroviaria Bologna- Marzabotto alla tangenziale di Marzabotto e Vergato, dalla bretella del Setta alla rotonda di Silla. E i recenti lavori del ponte Leonardo da Vinci di Sasso Marconi con pesante condizionamento del traffico sulla Porrettana hanno riacceso le discussioni su tutta la SS. 64 il cui tracciato risale a metà dell’’800.
Quel che resta del famoso Chalet…
Alcuni lettori mi hanno scritto per dirmi di criticare meno e proporre qualcosa. Allora ribadisco: vorrei cose semplici come l’abbattimento dello chalet del Cavone, della stazione della seggiovia per Monte Pizzo e la sistemazione del vecchio ospedale di Porretta. E sogno la nascita nell’Alto Reno della sede di un corso di laurea della Facoltà di Ingegneria (lo suggerì su queste colonne Ettore Scagliarini 5 anni fa), un Villaggio dello Sport a Silla, fruibile da tutti i comuni circostanti, e Centri Vacanze a Suviana e al Cavone.