Le predizioni di Cassandra

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Come è noto, Cassandra, nella mitologia greca, ebbe la dote della predizione, ma la maledizione di non essere creduta. Essendo figlia di Priamo ed Ecuba, potrei, dato il mio nome, Ettore, essere, mitologicamente, considerato suo fratello. Ho deciso quindi di dedicarmi alla predizione. Sarà il tempo il giustiziere di quanto vado ad esporre.

A Vergato, dell’Ospedale sembra sia rimasto il solo Pronto Soccorso che, tra l’altro, lavora solo durante le ore di ufficio o poco più. Se uno si fa male fuori da detti orari sono cavoli suoi. Bisogna imparare ad infortunarsi a determinati orari. Il reparto Ortopedia è stato trasferito all’Ospedale di Porretta Terme. Molti chiedono il suo ritorno a Vergato. Se in alto loco decidessero di accontentare detta richiesta e trasferissero nuovamente detto reparto a Vergato, credo che sia facile privatizzare tale Ospedale.

Ma anche l’Ospedale di Porretta avrebbe le sue trasformazioni. Senza punto nascite, senza Ortopedia ed, eventualmente, senza un altro reparto trasferito, ad esempio, a San Pietro in Casale, la tentazione di privatizzare anche detto Ospedale sarà incontenibile. Pensate quanti danari risparmiati ! Sanità privatizzata, Istruzione lasciata al suo stato comatoso, strade rimaste in gran parte al 1848, ponti, viadotti ed altre infrastrutture con manutenzione episodica ed insufficiente, Informatica ridotta a ricorrere ai piccioni viaggiatori, resterebbero nella casse Regionali una tal massa di milioni da poter investire in qual si voglia numero di seggiovie in qual si pensi sito. Mica solo nelle alte zone appenniniche, anche nel pre Appennino. Vi è una collina con un castello, un santuario, un monastero o una abbazia ? Benissimo ! Si potrà arrivare dentro a tali edifici storici evitando di fare centinaia di metri a piedi ma comodamente seduti in seggiovia che ti sbarca addirittura nella stanza del feudatario o dell’abate o di altro personaggio storico ! Penso sia un richiamo unico al mondo ! Entrare nell’abside di una chiesa del 1200 grazie ad una seggiovia non è cosa da poco ! Non parliamo poi dell’Alto Appennino con chilometri di seggiovie lungo il crinale, che supereranno tratti oggi faticosi o impervi ! Insomma un vero progresso epocale sia in alto che in basso delle nostre montagne e colline. Credo che una simile predizione trovi favorevoli folle osannanti nelle plebi montane o pre montane.

Quando i nodi vengono al pettine

Da tempo scrivo che il primo problema nell’area appenninica non sono le seggiovie ma l’ISTRUZIONE. Sulla stampa escono segnali allarmanti fra possibilità occupazionali, livello di istruzione e realtà culturale familiare. A tutt’oggi, 18/07/2021, non vi è stato ( NON VI E’ STATO) un solo intervento pubblico e neppure la presentazione di un FONDAMENTALE programma in detto senso. Come ho letto in un libro :”Più la gente è ignorante e più chi gestisce il potere ha le mani libere”. L’ignoranza, oggi, fa rima con difficoltà occupazionali. Purtroppo la mia antecedente, Cassandra, espresse, in tutte le maniere, i rischi che la città di Troia stava correndo, ma non fu ascoltata. Adesso siamo tutti i qui in attesa di futuri, meravigliosi e ricchi Paesi delle Meraviglie basati su delle chiacchiere. Vorrei ricordare un proverbio :”Con acqua e chiacchiere non si fanno frittelle”. Qui, invece, si pensa di fare delle sfoglie chilometriche. Si pensi, invece, ad avere un bagaglio culturale in grado di garantire occupazione e sicurezza. Ma questo bagaglio culturale non lo si debba andare a cercare altrove, ma venga formato QUI.

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