Tempo fa, facendo affidamento a documenti storici, provai a calcolare quanti fossero gli abitanti del Belvedere nel Medioevo. Lasciando perdere l’Alto Medioevo, troppi incerti i dati, mi sono limitato al periodo tra il 1300 e, sconfinando, sino al 1600 in piena età moderna. I numeri che mi erano saltati fuori stimavano una presenza tra i 1200 ed i 1600 abitanti a seconda dei periodi, pesti escluse. Vi era una variabile di difficile calcolo dovuta a spostamenti o emigrazioni per lavoro, mercatura ed altro. Recentemente ho letto di un numero di abitanti nel 1975 di circa 3.300 abitanti. Oggi, penso, ci si aggiri tra i 2.100 ed i 2.200. In parole povere significa che nell’ambito di 45 anni se è perso il 35 % della popolazione. Non ho sotto mano le indicazioni annuali di diminuzione della popolazione, cioè quale sia stato il decennio di maggior decrescita.
Quello che è più allarmante è che questa “fuga” ha inciso più profondamente sulle fasce di minore età. Sono rimasti, percentualmente, i più anziani. Per raggiungere i livelli di residenti nel medioevo e del 1600 è suffciente una ulteriore diminuzione di “sole” 500 persone a fronte delle 1.150 già andatesene .
Un vero ritorno al Medioevo ? Non proprio. In tale periodo le classi di età più numerose erano quelle giovanili e ciò significava : maggior capacità di iniziativa, maggiore imprenditorialità, più disposizione a trovare diverse fonti di reddito, più elevata disponibilità a confrontarsi con realtà economico-sociali e culturali diverse. Non era casuale che nel Belvedere transitassero importanti vie di comunicazione e gran parte degli abitanti fossero dediti alla mercatura ed alla produzione di beni, vedi ferriere ed altro. Continuando. oggi, questo trend demografico negativo con aumento percentuale di pensionati o di persone datate, ho l’impressione che si rischierà di trovarsi tra non molti anni di fronte ad una società di tipo assistenziale, ovvero dipendente in gran parte dal denaro delle pensioni e da investimenti di pubblico danaro per mantenere in essere una comunità rinchiusa nel suo passato e poco disponibile ad attività imprenditoriali qual’ era lo spirito dei nostri antecedenti.