Letto recentemente su di una rivista scientifica. L’uomo, causa un cambiamento alimentare, sta modificando il suo intero apparato dentale. Non si parla solo dei denti in senso stretto, ma dell’apparato muscolare ed osseo. La cosa non è indolore perché modificare o cancellare parti di un organo deputato alla funzione fondamentale qual’è la nutrizione, comporta diversi inconvenienti. La rivista ne cita alcuni fra i quali vari problemi, e seri, alla dentizione, sia al rapporto tra muscolatura ed impianto osseo. Come scrivono gli articolisti, siamo eredi di alcuni milioni di anni di evoluzione ed il nostro patrimonio genetico, ovvero fisico, nello specifico quello della masticazione, si era evoluto per mordere e masticare cibi di una certa consistenza. Se osserviamo oggi come vengono allevati i nostri fanciulli scopriamo che di cibi “consistenti” non vi è quasi più traccia. Come già scrissi, non si consuma quasi più frutta sostituita da succhini, frullati ed assimilati. Roba quasi liquida. La carne è sostituita da macinati tipo hamburgher o svizzere di consistenza quasi nulla.Anche la pasta va orientandosi, specialmente per i più giovani, verso il consumo di pastine, semolini ed assimilati. Restano ancora taluni consumi di verdure che vengono pian piano sostituiti dai loro frullati o succhi, vedi pomidoro o sedani . Se, accidentalmente, la mamma o la nonna dovessero preparare una merenda per il baby di 6-8 anni utilizzando l’ormai arcaico pane, si premurerebbero di tagliar via la crosta con le seguenti motivazioni lette in qualche fake news : “La crosta è dura, indigeribile, più scura della mollica e quindi “sporca” ed altro ancora”. Il panino verrebbe farcito di formaggi semiliquidi o “formaggini” di nulla consistenza e sapore. Bando totale per formaggi stagionati. Grazie a questi cambiamenti alimentari aventi per porta bandiera nonne e mamme, ci stiamo indirizzando venso una alimentazione con la cannuccia. Per ora dentisti e istituti odontoiatrici ringraziano confidando che proseguendo nel tempo questo andazzo, per parecchie generazioni avranno il lavoro garantito. Mi stavo dimenticando di dire dove vada a finire la crosta del pane, ma nel bidone delle immondizie come il pane accidentalmente acquistato e diventato raffermo. La cultura di utilizzare il pane secco per fare passatelli, pan cotto o cotolette è passata di moda, oggi il pane lo si butta nelle immondizie. Se questa è civiltà e rispetto del lavoro di agricoltori, mugnai e fornai, ho qualche dubbio che siamo su di una buona strada.