Rebus mascherine

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“Sentiamo tante sentenze tutte diverse perchè l’unica cosa certa è che non c’è niente di certo.” mi ha detto un medico che lavora in mezzo ai contagiati fin dai primi giorni. Sulla necessità delle mascherine però sembra che stiano tutti convergendo. Ma non c’è fretta perchè tanto non si trovano. Sono circa due mesi che la pandemia si è diffusa in Italia e ancora non sono a disposizione dei cittadini che ne fanno richiesta.

Fino a qualche giorno fa erano introvabili, poi sono cominciate ad affiorare qua e là a costi vari, dai 10 ai 50 euro l’una, poi sono apparse quelle di stoffa lavabili a 15 euro (ricordo che il costo originale dicono sia di 0.85 euro!). Sui social e via mail crescono le offerte con varietà di tipologia e quantità grazie al fatto che sono aumentate le aziende che si sono convertite a questa confezione, si parla di centinaia di migliaia di mascherine sfornate ogni giorno….ma dove finiscono ? in quali mani ?

Anche nel pomeriggio di oggi (6 aprile) ho fatto un giro in alcune farmacie e mi hanno risposto indicandomi il cartello esterno (vedi foto) o con un sorriso “Provi a passare domani.”

Vengono brutti sospetti….

C’era e c’è in ballo la salute della collettività e quindi ritengo che già da tempo si sarebbero dovute distribuire la mascherine GRATUITAMENTE ai cittadini presentando la Tessera Sanitaria. Sono però partite le richieste di fondi e tutto questo fa ricordare le vicende dei terremotati…

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