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Cookie = biscotti ?

Vi sono siti in internet che quando accedi l’intera pagina ti viene oscurata con un’altra contenente la dicitura che devi accettare i cookie ovvero memorizzazione dei tuoi dati ecc . Cookie significa biscotto in inglese. Una domanda : perché io devo ingurgitare dei biscotti quando non mi vanno ?

Faccio presente che è noto che tramite i cookie è possibile entrare nel dispositivo del computer delle persone, oppure memorizzare i suoi dati a fini poco seri o commerciali ed altro ancora. Non sarebbe il caso da parte delle autorità porre un freno a questo abuso ? Possibile che non si possa accedere ad una informazione senza accettare di ingurgitare biscotti che possono essere anche tossici ? Quindi la proposta di cibarsi di cookie può essere fatta, ma alla condizione che se uno non vuole cibarsi sia libero di togliere l’oscuramento della pagina in breve tempo. Basta semplicemente che i siti che cercano di obbligarti a cibarti dei loro biscotti vengano immediatamente cancellati e non più presentarsi.

Difficile ? Col che si dimostra che la privacy è coma l’araba fenice del Metastasio :”Che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa ”

 

In questi giorni, vista la mortalità di persone anziane, la Grande Distribuzione ha provveduto a pubblicizzare la sua, o loro, vendita ON LINE. Rivolgendosi a persone ultra ottantenni, già in difficoltà nelle casse fai da te dei supermercati, ha pensato bene di farcire la propria comunicazione con una sequela di termini di cui alcuni li riporto qui di seguito : APP . COOKIES, ACCOUNT, CUSTOMER, PROVIDER, SMART BRAIN. RANDOM, EXPENSIVE ECC. ECC. con percorsi informatici allucinanti. Ergo, come farsi pubblicità ai ventenni senza fornire quasi alcun servizio a chi ne ha bisogno. Nulla di nuovo sotto il sole.

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