Una mortalità inaspettata

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 In allegato invio quanto pubblicato su Le Scienze nel numero di Dicembre 2019 in merito alla mortalità per parto in Italia. “Le morti materne sono il 60 per cento in più di quanto si ritenesse finora” è l’incipit dell’articolo.
Se qualcuno volesse farsi una migliore e più approfondita conoscenza del problema, consiglio di acquistare in edicola copia di detta prestigiosa rivista scientifica. Si badi, il 60 % in più non è una bazzecola è un dato allarmante.
Qui mi rivolgo alla Sig.ra Cioni del Comitato per la Sala parto nell’Ospedale di Porretta. Detto dato non contempla, ovviamente, quanto possa succedere durante le fasi di ricovero o di dimissione dall’Ospedale. E’ evidente che un trasporto stradale che comporti anche alcune ore di viaggio porta, inevitabilmente, ad un aumento di rischi per incidente automobilistico, un aumento dello stress ed altro su cui è inutile soffermarsi.
Queste rischi e difficoltà il mondo politico non li ha mai considerati, tanto i disagi sono delle cittadine che stanno per partorire, a loro interessano i dati di cassa.
Perché mi rivolgo alla Sig.ra Cioni ? Perché le donne più a rischio di mortalità sono proprio quelle della Valle del Reno sia per complicanze durante il parto nei parcheggi, sia per il trasporto medesimo. Ricordo che l’incidente automobilistico ha una elevata incidenza nelle cause di morte o di ferimento o di invalidità permanente.
Quindi, Sig.ra Cioni, adesso ha un’arma in più, scientifica e, quindi, incontrovertibile per far valere le ragioni del Comitato.
Ettore Scagliarini
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