Ricordi & Dimenticanze

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Desidero riportare alla mente a quella persona avente una ferrea memoria che si è ricordata di una idea anni ’60 del secolo scorso per un collegamento Corno-Doganaccia-Abetone che esistevano altre strutture ed altre idee da ripristinare a maggior gloria del Clan Lotti-Rossi-Bonaccini ed aggregati . Innanzi tutto vi era una FUNIVIA (Funivia !!!) che dal Pian della Zuccola (Monte Gennaio) saliva ai Monti Grossi ( con rifugio ) per scendere al Balzo Grande sulla strada Pianaccio-Segavecchia. E’ stata utilizzata per decenni per il trasporto di legname, vi è ancora la pesa pubblica a La Segavecchia. Ripristinarla sarebbe un’opera di recupero storico e di notevole incremento turistico e, quel che più conta, di sostanzioso impiego di Pubblico Danaro. Consiglio di proporre l’idea al Clan di cui sopra. Negli anni ’50 del secolo scorso, quindi prima dell’impianto di crinale, si era ventilata l’idea ( idea ) di un funivia Segavecchia-Cima del Corno alle Scale. Più di mille ( 1.000 ) metri di dislivello con panorami mozzafiato sull’Orrido di Tana Malia, i Balzi del Fosso di Mezzo, le Scaffe del Mont Gnicco ed altre peculiarità da far invidia  a quali si voglia impianto a fune. Detta idea potrebbe essere proposta al Clan di cui sopra, dato l’appeal ed il cospicuo investimento di Pubblico Danaro. Onde non si pensi che abbia l’occhio solo per la Valle del Silla, negli stessi anni del Mega Impianto di crinale vi era l’idea (idea) di costruire un impianto di risalita sul monte La Nuda posto a Nord dello stesso Corno alle Scale. La persona di così ferrea memoria potrebbe suggerire di costruire detto impianto a fune e delle relative infrastrutture sempre a detto Clan. Si tratta sempre di uso di Pubblico Danaro cui sembra sensibile detta compagine. Vi sarebbero altre proposte, ben datate, da riproporre alla memoria della persona di cui sopra al fine di poter suggerire investimenti di Pubblico Danaro a chi di dovere.

Resto sempre in attesa di sapere due cose: 1° Il nome della persona che si è ricordata, in tempi poveri di ricostruzioni post sisma ( ci pensa l’ ‘ndragheta) e senza grosse alluvioni, come “gestire” Pubblico Danaro; 2° Il nome e gli importi degli investitori privati che si sono uniti alla cordata del Mega Impianto, in caso contrario ci troveremmo dinnanzi al solito Sperpero di Pubblico Denaro con eventuali utili ( da dimostrare ) nel privato. In parole povere: Le perdite sono pubbliche e gli utili privati, come nelle banche ( vedi Monte del Paschi di Siena e altri ) .

In attesa di un chiarimento, se mai verrà, data l’abitudine ormai istituzionalizzata, di non rispondere alle domande dei cittadini da parte degli “Addetti ai Lavori” ( quali siano i lavori, spesso indaga la Magistratura ).

Ettore Scagliarini

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