Ponti e restauri a regola d’arte

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1899

Ponte romano in Francia

 

Questo neologismo “Italy Krollings” è il simbolo del nostro Paese oggi. Ponti e viadotti che crollano o vengono demoliti in via precauzionale, la Borsa che fa un tonfo dopo l’altro assieme allo Spresad, fiducia nella classe politica inferiore al 4%, un tonfo abissale ben meritato con grande impegno, Chiese che, dopo essere state restaurate crollano, non c’è neppure la fiducia in Dio, ponti sul Po in fase catatonica, se qualche lettore vuole aggiungere altre voci, liberissimo di farlo. Non so se siano previste indagini sui ponti e viadotti che interessano la viabilità nella vallata del Reno, e dintorni, da Casalecchio verso la Toscana. Si possono evitare controlli sui due ponti della strada comunale per Monteacuto delle Alpi e Pianaccio, furono costruiti alla fine dell’800, quando gli appalti non passavano per segreterie partitiche e, conseguentemente, sono a prova di quasi tutto come i ponti romani, vedi quello di Tiberio a Rimini che ha sopportato anche i carri armati da 50 Tonnellate della seconda guerra mondiale. Ormai bisogna farsene una ragione, i lavori pubblici transitati per le segreterie partitiche, hanno un simbolo D.O.C. : prima o poi si sfascia tutto. Un commento adeguato: perché non sfasciare un sistema che ha dato chiarissime dimostrazioni di: corruzioni, inefficienza, incompetenza, nepotismo, conflitto di interessi, voltagabbana ecc. ecc. ? Parafrasando una frase di Cicerone: “Usque …Fin quando abuserete della nostra pazienza o Partiti & Associati ?”

Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma esibizione di luoghi comuni e di sgrammaticature. Tre anni fa lavori di restauro certificati dal Mibac “Fatti a regola d’arte”e si è visto. Certificano comunque che vi erano travi e tiranti inaccessibili. Ipotizziamo che dette strutture di sostegno rappresentassero il 90 % del sistema portante, viste le conseguenze, quando parliamo di lavori fatti a “regola d’arte” di che cosa parliamo? Di una perfetta imbiancatura e una accurata spolverata dalla polvere e poco più. A parte il fatto che di siti inaccessibili, quando si vuole arrivarci, ce ne sono pochi, e non certo le strutture portanti di un edificio. Tra l’altro meraviglia che il Ministero dei Beni Culturali (Mibac ) non abbia ancora sentito parlare di strumentazioni, poco o per nulla invasive, in grado di esaminare i siti più reconditi di qualsiasi struttura. Oggi, dette strumentazioni hanno un costo accessibile e, di certo, inferiore a qualsiasi lavoro di ricostruzione, morti esclusi. Sgrammaticatura : la Chiesa in oggetto avrebbe dovuto ospitare, Domenica prossima, una cerimonia NUNZIALE . Sorge un dubbio: cerimonia NUZIALE, ovvero un matrimonio, oppure un incontro ad alto livello fra NUNZI apostolici? In attesa del chiarimento, evitiamo di transitare, se possibile, su ponti e viadotti di recente costruzione e di recarci in chiese ove siano state fatte opere di restauro da meno di 50 anni. Tiriamoci su il morale con un buon bicchiere di vino :”La vita è così breve! Perché accontentarsi di vini mediocri?” ( O. Wilde )

 

Ettore Scagliarini

 

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