Il trasporto pubblico e i debiti

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Il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani, Carlo Cottarelli, ha evidenziato che a fronte di un passivo di quasi 7 miliardi, i servizi pubblici di trasporto siano mediamente scadenti e poco remunerati dal prezzo dei biglietti. Quali le soluzioni? La più immediata è la soluzione all’italiana: raddoppio dei prezzi dei biglietti e riduzione della qualità del servizio. Meno mezzi=meno costi, aumento esponenziale del prezzo=maggiori entrate. Tipo di soluzione che certifica come i problemi più complessi abbiano soluzioni semplici, immediate e sbagliate. Basta prendere l’autobus della linea 20 a Bologna che conduce a Casalecchio di Reno dopo le ore 19,30 per rendersene conto. E’ un continuo saliscendi di persone senza biglietto, che fumano, che tracannano alcolici bevendo a collo da bottiglie e via di questo passo. Non credo che le altre linee siano messe meglio. A colpo d’occhio più del 30% dei passeggeri è senza biglietto. E’ stupido innalzare il livello delle contravvenzioni, tanto è tutta gente che non niente da perdere. L’unica soluzione sarebbe caricarle su di una furgonetta al seguito e spedirli a pulire giardini, asfaltare e chiudere buche nelle strade ecc. . Purtroppo le nostre leggi e la nostra Magistratura considera queste persone degne della massima considerazione, come i rapinatori nelle abitazioni o coloro che ti bloccano per borseggiarti ed altri ancora. La soluzione di raddoppiare il costo dei biglietti spingerà vieppiù le persone oneste ad usare il mezzo privato stante il favorevole rapporto spesa/benefici e a stipare i mezzi pubblici da parte dei nulla paganti. I servizi mediamente scadenti. Già che ci siamo facciamo un’analisi ferroviaria: ferrovia Porrettana. Man mano che passa il tempo più detto servizio diventa aleatorio. Da ragazzino salivo sui vagoni di detto servizio che,quasi sempre era in orario, regolarmente scendevo a Porretta ove prendevo la corriera ( mica l’autobus) per Lizzano. Oggi non si sa se il treno arrivi, se arriva e se poi parta. Ti trovi, come è successo a me alla stazione di Silla, che transita un convoglio in orario che non sai se è quello delle 8,25 di oggi o di ieri o se è quello delle 7,25 di oggi in ritardo. Poi una voce all’altoparlante ti conferma che quello di oggi delle 8,25 è in ritardo ed arriverà fra 1/2 ora. E quello che è passato prima cos’era? Il treno delle 8,25 dell’anno passato? Successo alla consorte a Rimini: treno per Bologna delle 17,30 con arrivo alle 19,15. Alle 17,30 non si vede alcun convoglio, solo alle 17,45 arriva un treno che avrebbe dovuto essere quello delle 16,30 ( di oggi, di ieri, mah! ) . Finalmente arriva a Bologna alle 19,55! Ed il convoglio delle 17,30? Nessuna informazione neppure dai satelliti nello spazio. Signor Cottarelli, parlare di servizi scadenti è infiorare di lodi un servizio che rischia di essere definito solo VERGOGNOSO. Il peggio, poi, lo si raggiunge nella più assoluta mancanza di informazioni ai disgraziati passeggeri che si trovassero abbandonati in qualche stazioncina con il convoglio in panne, oppure in attesa da ore dell’arrivo di un treno ed altro ancora. E’ mai possibile che nell’era dell’informazione non sia possibile informare i passeggeri di cosa stia succedendo? Questa poi la definisco un’emerita presa per i fondelli nei confronti dei cittadini. E poi si disquisisce sulla democrazia? Ma quale democrazia? “Ma mi faccia il piacere” (Totò)

Ettore Scagliarini

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