Renonews.it

Scorrendo i conti pubblici…

Ho letto oggi su di un quotidiano. L’Agenzia delle Entrate ha certificato un encomiabile risultato! Avendo inviato 1.200.000 avvisi per “dimenticanze contributive” ha incassato € 700 milioni. Vi risparmio i grafici, è una curva gaussiana detta anche curva a campana per la forma. Andiamo al sodo: il valore medio incassato è di € 585 che, nella curva, corrisponde alla parte centrale ed al 60% dei contribuenti il cui numero è di 720.000. Il totale incassato per questa fascia è stato di 421 milioni e 200.000. Alla destra ed alla sinistra di detta parte centrale vi sono le due fasce, quella di chi doveva pagare di più e, dalla parte opposta, quella di chi doveva pagare di meno, ognuna con la percentuale del 20% dei contribuenti. Un semplice calcolo ci porta ad ipotizzare che chi doveva pagare di più dovesse mediamente € 1.930 che moltiplicato per 144.000 (numero dei contribuenti della fascia) ci porta ad incassare € 277 milioni e 920.000. A questo punto è sufficiente sommare 421.200.000+ 277.920.000= 699.120.00. Facendo la differenza dai 700 milioni totali incassati otteniamo € 880.000 che è il totale dovuto dai 144.000 contribuenti “distratti” della fascia più bassa. Costoro hanno dovuto sborsare ben € 6,11 (sei € ed 11 centesimi di media) . Se l’Agenzia delle Entrate avesse messo una soglia di cancellazione attorno ai 100€ avrebbe inviato 800.000 contro 1.200.000 cioè con un risparmio di tempo, spese e perdita di credibilità pari ad 1/3 ed incassato € 656.000.000 quasi 700 milioni.  La sindrome della “Cartella pazza” sembra imperversi anche dopo la chiusura di Equitalia, specializzata ad ingiunzioni di pagamenti di alcuni centesimi. Formulo una domanda: ma all’interno dell’Agenzia delle Entrate non c’è nessuno che sappia fare un semplice bilancio Profitti & Perdite evitando di sperperare energie e pubblico danaro in operazioni finanziarie di incasso che si dimostrano fallimentari? Perché sperperare il danaro dei contribuenti in simili astrusità? Non so se qualcuno di detta Agenzia mi risponda.

Ettore Scagliarini

Exit mobile version