Foto di medici e infermieri dell’Ospedale di Vergato concessa da Patrizia Gambari
Come sempre la pratica vince sulla teoria, i fatti sulle parole che siano promesse o minacce.
Nella valle del Reno il reparto di Ortopedia ha ora sede presso l’ospedale “Costa” di Porretta Terme, capoluogo di Alto Reno Terme. E così sia. Per quanto ? Lo diranno i posteri. No, non credo, penso che basti aspettare meno, forse due/tre anni al massimo. Poi si vedrà se rimarrà nella cittadina termale o tornerà a Vergato o verrà cancellata per spostare tutto al “Maggiore” di Bologna.
Ritengo che molti cittadini del Medio e Alto Reno non abbiano compreso appieno quanto è successo e lo comprenderanno quando saranno coinvolti direttamente, ma sarà troppo tardi.
Non è bello citarsi, ma in questo caso debbo farlo per ricordarlo almeno ai vergatesi: tre anni fa ebbi una “soffiata” e feci uscire su Reno News questa notizia (vedi foto sotto). Era il settembre 2015, come si può ben leggere.
I titoli degli articoli susseguenti dicono il resto….
Dopo quasi tre anni tutto si è puntualmente verificato. Solo in questi ultimi giorni è sembrato che finalmente il Comitato (grazie a Morena Cioni ed i suoi collaboratori) fosse riuscito a farsi sentire e ricevere da qualche sindaco. Ufficialmente per dare speranze, in realtà solo per alibi “politico” e false illusioni.
Foto concessa da Loris Bonantini
All’incontro tenutosi giovedì scorso al cinema di Vergato si sono presentati tutti (vedi foto sopra), ma per fare cosa ? Solo per informare la cittadinanza sul progredire del progetto di riordino (è come spiegare ad un alunno perchè è stato bocciato e dove deve andare a ripetizione senza aver parlato con lui in precedenza per recuperare nella materia….).
Se avessero voluto essere onesti e “democratici” sarebbero dovuti venire a parlare con la popolazione tre anni fa. Forse sarebbe cambiato poco, ma sicuramente i cittadini avrebbero avuto più modo e tempo di capire, farsi capire e quindi accettare almeno in parte le misure adottate.
Questo “progetto di riordino” ormai è partito, bisognerà farsene una ragione. E accettarlo. Ma suppongo che inciderà non poco sul “riordino” che avverrà l’anno prossimo con le previste elezioni comunali e regionali