l’Amministrazione di Bologna ha effettuato un sondaggio al fine di conoscere quelle che sono le emergenze più importanti per i cittadini in merito al problema traffico . C’è di tutto, dai trasporti pubblici, alla qualità dell’aria, all’uso delle biciclette ecc. ecc. l’unica voce che non compare è un programma di parcheggi per togliere le auto dalle strade e rendere più competitivi i trasporti pubblici, più ampie le sedi stradali ove localizzare piste ciclabili e, dulcis in fundo, diminuire l’uso dei combustibili per autotrazione dal momento che non sarebbe più necessario fare due o tre volte il giro del quartiere di residenza ove sistemare l’auto . Questo abominevole strumento serve anche per lavoro, per recarsi in tempi decenti in zone quali quelle servite, pardon, disservite dalla ferrovia Porrettana e trasportare beni e persone . Ebbene dei parcheggi manco una parola, a questo punto mi ritorna in mente uno studio di Umberto Eco proprio sulla validità di molti sondaggi i quali finiscono, spesso, per fornire i dati che gli organizzatori vogliono sentire . Basta architettare il sondaggio secondo determinate impostazioni per avere le risposte desiderate . Non è credibile che gli abitanti di Bologna siano entusiasti dell’abbondanza di parcheggi e delle conseguenti mitragliate di contravvenzioni causate da un macroscopico disservizio . Disservizio ben voluto per la ragione che così si fa cassa e che cassa ! Che poi i soldi incassati con dette multe non vengano destinate, almeno in parte, alla creazione di aree di parcheggio ma destinate, come si è visto, a operazioni cervellotiche al limite del demenziale quale il Civis . Il Civis non è l’unica voragine in cui sono finiti denari dei contribuenti spesso estorti con le contravvenzioni per divieto di sosta quando le aree di sosta non vi sono . D’altronde che il mondo partitico-amministrativo italiano abbia orecchie solo per sé stesso è arcinoto, basta vedere l’affluenza alle urne per l’ultima elezione del presidente regionale .
Ettore Scagliarini