L’ultima nevicata ha riacceso le lamentele nei confronti di Enel. In Appennino ancora tante famiglie senza elettricità e quindi senza luce, senza riscaldamento, senza tv, senza possibilità di lavorare col computer, con cibi nel freezer da buttare…. E purtroppo bisogna dire “nulla di nuovo”. All’indomani della grande nevicata del febbraio di tre anni fa si registrarono sui giornali e in tv giuste critiche da parte dei cittadini e appelli dei sindaci. Nello scorso novembre in occasione della prima nevicata dell’inverno 2017/18 si sono ripetuti gli stessi problemi e gli stessi proclami delle autorità locali. Ora, in misura obiettivamente minore, sentiamo ancora lamentele provenire dai paesi dei versanti dell’Appennino.
La dimostrazione con una suggestiva fiaccolata di oltre 300 persone, avvenuta a Vergato nei giorni scorsi in difesa dell’Ospedale locale, sembra non aver lasciato alcuna traccia. Dico “sembra” perchè a Reno News non è arrivato nessun comunicato e sui quotidiani non si è letta alcuna notizia a riguardo, ma potrebbe esserci stata qualche mossa attraverso vie dirette tra operatori della Sanità regionale e appenninica . Lo spero ma non credo, sono pessimista. E’ oltremodo demoralizzante per i vergatesi sapere che le loro richieste, le loro osservazioni non sono state minimamente ascoltate nè dall’Ente Locale, nè in Regione.
Gli incidenti, di cui uno tragico, avvenuti lungo la SS 64 Porrettana, di circa 15 gg fa hanno portato nelle prime pagine della cronaca dei quotidiani la situazione di questa strada “assassina”. Non entro nei recenti casi che hanno portato lutto e dolori in alcune famiglie, non è mio compito, desidero solo ricordare che da lungo tempo residenti e cittadini che la percorrono chiedono almeno due cose: rifacimento e manutenzione del fondo stradale e più sicurezza. In alcuni tratti l’asfalto è talmente ridotto male che è pericoloso per moto di qualsiasi cilindrata e porta gli automobilisti a fare improvvisi e pericolosissimi scarti per evitare buche e dossi. Gli ultimi fatti, causati forse da sorpassi azzardati , hanno fatto richiedere da taluni sui social l’installazione di misure che obblighino la riduzione della velocità (autovelox, bande trasversali, dossi artificiali, ecc), sicuramente una proposta da valutare, ma in una strada già condizionata da curve strette e traffico pesante queste farebbero allungare ancor più i tempi di percorrenza già alti per il citato fondo ed i numerosi camion. Direi quindi di valutare un’altra opzione, ovvero tornare al passato quando nel tratto Casalecchio-Porretta si vedevano ai lati della strada le pattuglie dei Carabinieri o della Polizia Stradale. I controlli, non rari come ora, con multe salate e penalità severe per chi azzarda manovre spericolate, ma anche solo la frequente presenza degli agenti, frenerebbero certi autisti spericolati, anzi incoscienti, e ne trarrebbero vantaggio tutti.
Energia elettrica, ospedale, viabilità…tre problematiche irrisolte da tempo. E neanche in questo periodo preelettorale, nel quale sono piovuti tanti provvedimenti positivi (aumenti, rinnovo contratti, inaugurazioni, ecc…), si sono viste risposte veramente concrete (esclusa la stazione di Vergato). Questo fa pensare che i sindaci dell’Appennino non abbiano una gran peso politico, non siano una voce molto ascoltata, forse perchè fioca… o disomogenea ….o poco costante. Tocca a loro dimostrare il contrario.
Inizio dalla SS 64 Porrettana . Molte persone la percorrono non per trastullarsi o trascorrere una giornata in auto a Km 15/h, ma per recarsi al lavoro e per vari impegni . Dal momento che il tratto fra la Carbona e Sasso Marconi è una mulattiera male asfaltata, è inevitabile che trovarsi dinnanzi una persona che non avendo nulla da fare lo va a fare in auto a passo d’uomo, ci si azzardi a fare sorpassi pericolosi . La morale è questa : è indispensabile che i partiti si accordino, in tempi brevi, sulla spartizione della torta dei lavori pubblici da farsi e si dia inizio ad una sistemazione di detto tratto che oggi è fuori dai tempi e di qualunque logica . Per quantizzare mi sono trovato dietro ad un autotreno che dal semaforo di Vergato ospedale al ponte di Sasso ha impiegato ore 1,20, per chi non è edotto della lunghezza confermo che sono Km 20 tondo tondi . L’ospedale, in senso lato la sanità . Se andiamo a consultare i grafici relativi al SSN scopriamo che l’Italia è sull’orlo del terzo mondo come investimenti, sulla corruzione in detto comparto siamo invece in pole position, almeno a leggere la cronaca . Enel ed infrastrutture . L’importante non è che il servizio funzioni, l’importante è che il suddito paghi le bollette . Per chi non fosse informato sul costo dell’energia elettrica in Italia, vada a confrontarla con quella di Francia e Germania, paesi a noi vicini, facendo un rapporto anche con il reddito medio di tali paesi . Si scoprirà che il costo dell’energia elettrica italiana è il più caro, non so dell’universo, ma del globo terrestre di certo . Le disfunzioni di quando cadono cm 10 di neve, vedi Novembre, è legato al fatto di avere strutture obsolete e fatiscenti tenute assieme dal nastro isolante . Giova ricordare che l’Enel nel tempo si è trasformato da ente produttore ad ente commercializzatore di energia elettrica e quindi il nodo cruciale non sono più le strutture e gli impianti produttivi, ma la Cassa . Esempio terra a terra : il salumiere non produce la mortadella, a lui interessa che quando te ne ha incartato un etto, questo gli venga pagato . All’Enel, poi, non interessa neppure che la mortadella sia più o meno buona, l’importante è che l’utente paghi .