Tutti uniti contro i disservizi, ma…

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Nel febbraio di due anni fa un’abbondante nevicata mise in ginocchio l’Appennino.  Sparì la corrente elettrica in diverse località, dai rubinetti per diverso tempo mancò  l’acqua, telefoni muti,  quindi i soliti problemi di viabilità ferroviaria e stradale, insomma fu un periodo molto difficile per la popolazione del medio e alto Reno. Si alzarono vibranti proteste, seguirono accuse a dritta e a manca a cui risposero pochi mea culpa ma tante promesse di rimettere le cose a posto.

Dopo due anni, un’improvvisa nevicata novembrina ha fatto ritrovare i cittadini nella medesima tragica situazione…senza luce, acqua, telefono, ecc.  E ancora abbiamo risentito le varie voci dei cittadini che giustamente si lamentano per i notevoli danni subiti ed a loro si sono aggiunte quelle dei rappresentanti delle Istituzioni che ripetono le stesse cose di due anni fa contro Enel, Hera, le varie compagnie telefoniche e la Città Metroplitana per la manutenzione delle strade.

Ma a questo punto sorge una domanda: nel corso dei due anni intercorsi, periodo in cui i cittadini hanno continuato a pagare tasse comunali e statali, nonché le varie bollette Enel, Hera,  ecc…, perché non sono stati fatti lavori promessi ? Chi ha mancato deve pagare e lasciare il posto. Chi doveva controllare che i lavori dovevano essere eseguiti ? Non credo il cittadino…Chi non l’ha fatto deve ammettere la colpa e dimettersi.

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Un commento

  1. Attenzione ! Presentare le dimissione si corre il rischio che vengano accettate ! E’ molto più proficuo rimanere incollati alle proprie seggiole o poltrone, a seconda del livello gerarchico, ed infischiarsene delle esigenze dei cittadini . D’altronde è noto che nelle compagini burocratiche ognuno raggiunge il proprio livello di incompetenza .

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