In un anno di pandemia, tra restrizioni e aperture e regioni “colorate”, il settore della cultura è stato fra quelli enormemente danneggiati e in questo primo week-end di riaperture, Bologna si appresta ad offrire il meglio, che custodisce da sempre fra le sue piazze e le sue mura come musei e  luoghi storici-culturali. E nel cartellone “Bologna Estate 2021” tante sono  le manifestazioni che può offrire ai cittadini e ai turisti.

I musei hanno riaperto con le dovute precauzioni già da tre settimane e il Museo del Risorgimento inizia alla grande la sua stagione culturale con l’evento “FATTA L’ITALIA” sotto la direzione artistica di Alessia Branchi dell’Associazione “8CENTO APS”, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei, Museo Civico del Risorgimento e l’istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna.

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La Direttrice Artistica, in sole tre settimane è riuscita a coordinare e radunare tutti i personaggi della rievocazione storica nel pomeriggio di ieri, all’aperto, nella elegante  e verde  Piazza Carducci con 190 posti a sedere prenotati. Un gran lavoro che in altri periodi, lontani dalla pandemia, avrebbero richiesto mesi e mesi di preparazione.

Tutto il percorso storico partendo dal 1801 al 1861, è stato egregiamente presentato da Giovanni Dispensa, attore del Teatro dell’Argine supportato dal Gioco dell’Oca, concesso da Museo dove con ogni lancio di dadi, a cura di due bambini, Francesco e Tommaso, era possibile raggiungere la casella dell’anno storico di riferimento.

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I fatti storici, in ordine cronologico, sono stati accompagnati da musiche e danze a cura dell’Associazione 8CENTO, da 25 rievocatori storici, da 3 coriste della Corale Quadrivium, da 12 giocatori della Compagnia del Pallone Grosso, da 7 ragazze e signore seguite dal Servizio Disabilità del Comune di Bologna (come dice la direttrice artistica – in questi eventi privilegiamo anche l’inclusione di chi è meno fortunato – ndr), da 4 studenti dell’Itis-Belluzzi-Fioravanti e del Liceo Scientifico Righi.

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Gli episodi rievocati, non privi di tanta attenzione, emozione e gradimento da parte del pubblico presente, specialmente in alcuni momenti come la storia della Carboneria, la lotta dei bolognesi nella battaglia della Montagnola nello scacciare gli austriaci dalla città, l’entrata di un figurante che impersonava Giuseppe Verdi, l’inno d’Italia finale, sono rientrati in questo ricco programma che si sono svolti sotto un cielo autunnale più che di maggio, ma con tanta partecipazione di pubblico e di tv locali:

  • Marcia Aida con la presentazione di danzatori e rievocatori che hanno fatto il giro della bella Piazza Carducci;
  • Napoleone (1805) Cotillon francaise;
  • Gioacchino Murat (1815) – Contredance francaise;
  • Le Società Segrete (i carbonari 1818);
  • Il Gioco del Pallone (1827 con spiegazione storia dello Sferisterio di Bologna);
  • Gioacchino Rossini (1829) – Tarantella
  • Cori Patriottici al Teatro Comunale (1831);
  • Il Nabucco (1842) – danza del valzer dei 60 danzatori;
  • La Battaglia della Montagnola (1848);
  • I salotti bolognesi (1852) con ballo della Quadriglia;
  • I Garibaldini;
  • La bandiera tricolore a Palazzo Comunale (1859);
  • L’Unità d’Italia (1861) – esecuzione dell’Inno di Mameli.

I personaggi storici di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte sono stati interpretati da Francesco Corsini e Chiara Fornasari, Giuseppe Verdi da Andrea Trentini; Marco Minghetti da Alberto Attorri; Massimiliano Berchioni Bassani era Feld Maresciallo Welden, supportato dal suo collaboratore Riccardo Mori in rappresentanza delle autorità austriache a Bologna.

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L’Associazione 8CENTO si propone altri appuntamenti estivi in Bologna e provincia  che sicuramente saranno un successo di cultura e di percorsi storici dimenticati.

INFO E PRENOTAZIONI: 051 373102

 

Foto di Pasqualina Tedesco

 

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