Si è insediato questa mattina il Tavolo metropolitano per il commercio: una sede istituzionale, promossa dalla Città metropolitana, di monitoraggio, analisi, co-progettazione e coordinamento di azioni per consolidare e rilanciare un settore duramente colpito dalla crisi in atto, che riunisce Istituzioni, Associazioni di Categoria (Confesercenti, ASCOM, CNA, Confartigianato, ACI, Confindustria) e Camera di Commercio. Coordinato dal Consigliere metropolitano Marco Monesi vede come invitati permanenti i consiglieri delegati Massimo Gnudi e Fausto Tinti e gli assessori del Comune di Bologna Matteo Lepore, Alberto Aitini e Marco Lombardo e il coinvolgimento di Comuni e Unioni (già domani le attività del Tavolo verranno condivise con la Conferenza metropolitana dei sindaci).
Il Tavolo lavorerà su tre livelli: aggregare le istanze dei territori per coordinarle e portarle all’attenzione degli organi regionali e nazionali, coordinare iniziative di Comuni e Unioni e costruire azioni mirate a scala metropolitana di risposta all’emergenza e per il rilancio della rete commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi di vicinato, nonché delle attività del settore turistico.
Il quadro
Pubblici esercizi, commercio e servizi di vicinato sono infatti stati penalizzati più di altri dalla pandemia di Covid 19 e dalle misure messe in atto per il suo contenimento.
Ciò emerge anche dal Rapporto sulle imprese attive e gli addetti – aggiornato a dicembre 2020, sviluppato dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana – che evidenzia come, nella città metropolitana di Bologna, il Commercio sia il settore più colpito in termini assoluti per quanto riguarda le imprese (- 248 rispetto al 2019) e il quarto in termini di addetti (-1.847 addetti), mentre la categoria “Alloggio e ristorazione”, ha subito una forte riduzione del numero di addetti (-2.770) rispetto al dicembre 2019. Nella stessa direzione va un’analisi di Confesercenti Bologna e Nomisma: -11,3% fatturato dei piccoli esercizi e -34,9% fatturato delle imprese di ristorazione sui primi 9 mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. Mentre il 51% delle attività e dei pubblici esercizi stimano un fatturato 2021 inferiore di oltre il 30% rispetto al 2019.
Le azioni
Queste alcune delle prime azioni previste dal Tavolo:
- Monitoraggio dello stato del settore e omogeneizzazione delle iniziative promosse dai diversi soggetti sul territorio (con particolare riferimento alla riduzione della tassazione e alla procrastinazione dei termini di pagamento).
- Azioni congiunte (Comuni, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria…) per la promozione di Bologna Estate e per facilitare l’utilizzo di suolo pubblico da parte dei commercianti e dei pubblici esercizi al fine di incentivare le attività all’aperto.
- Interpretazione condivisa ed omogenea delle norme inerenti il settore.
- Verificare la possibilità di attivare risorse per supportare le piccole imprese del settore che si trovano in crisi di liquidità.
- Meccanismi innovativi per la riduzione degli affitti commerciali non solo per gli immobili di proprietà pubblica, ma anche quelli di proprietà privata.
- Coordinare le azioni per salvaguardare e promuovere le attività dei mercati e del commercio ambulante, con particolare riferimento ai piccoli centri.
- Misure che facilitino l’accesso al credito e percorsi di formazione e servizi di supporto per imprenditoria giovanile e femminile.
- Azioni per il reinserimento delle persone che hanno perso il lavoro.
- Rilancio delle attività commerciali in ambiti periferici che, per la vicinanza ai luoghi dell’abitare, hanno potenzialità di crescere e supportare sviluppo dell’imprenditoria in aree di riqualificazione e negli immobili e spazi pubblici dismessi.
- Percorsi di formazione e supporto ai commercianti ed esercenti sull’e-commerce
- Rafforzamento delle attività commerciali, di somministrazione e di servizio collocate in prossimità degli itinerari escursionistici e cicloturistici.
Il “Tavolo Commercio” opererà in stretto coordinamento con le nuove attività del Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo, come definite nel Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile, finalizzate al monitoraggio della situazione economica e di tenuta occupazionale in alcuni settori produttivi e per aree territoriali.
“Mettiamo in campo azioni concrete e coordinate – è il commento di Marco Monesi, Consigliere metropolitano delegato allo Sviluppo economico – per supportare nell’immediato e rendere maggiormente resiliente la rete dei pubblici esercizi e del piccolo commercio, che costituisce una fonte importante di occupazione, un fattore di vivibilità dei centri urbani, un presidio nei territori a minor densità abitativa.
La nostra proposta è che non sia solo un Tavolo di crisi ma che diventi un luogo stabile di confronto e co-progettazione di azioni volte a supportare la trasformazione del settore”.