La Commemorazione della scorsa edizione
Un’occasione per onorare i caduti, per ricordare e dare valore al nostro passato. Il Comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno ha deciso di valorizzare il monumento in memoria dei partigiani e degli antifascisti bolognesi fucilati sul ciglio del calanco con una commemorazione in modalità video, prevista per domenica 13 dicembre, alle ore 10.30, ai piedi del sacrario (via Pieve del Pino, Bologna).
Quest’anno a causa delle note restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, la partecipazione in presenza all’evento sarà a numero chiuso e riservata ai rappresentanti delle istituzioni civili, militari, religiose e ai rappresentanti dell’ANPI locali.
Sarà organizzata una ripresa di tutta la cerimonia che verrà trasmessa in differita domenica 13 dicembre alle ore 20:00 sulle piattaforme social dei Comuni aderenti al comitato e dall’ANPI provinciale: Anzola, Bologna, Budrio, Calderara, Casalecchio di Reno, Granarolo Emilia, Marzabotto, Pianoro, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Valsamoggia, Zola Predosa, pagina ANPI Provinciale.
La cerimonia comprenderà la benedizione del monumento e la deposizione delle corone, accompagnate dal picchetto d’onore e dal Silenzio eseguito da Massimo Tagliata. Seguirà l’inaugurazione dell’installazione nella Casa Museo Eco di orizzonti a cura della compagnia Teatro dell’Argine.
Interverranno:
Anna Cocchi – Presidente ANPI Provinciale Bologna
Sara Bonafè – Presidente del Comitato per le Onoranze ai Caduti di Sabbiuno
Elly Schlein – Vice-Presidente Regione Emilia-Romagna
Il Comitato e il sacrario in memoria dei Caduti di Sabbiuno
Il comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno è presieduto a rotazione biennale e in ordine alfabetico dai Comuni che ne fanno parte. Il biennio 2019 e il 2020 è presieduto dal Comune di San Lazzaro di Savena che si è impegnato per valorizzare quanto possibile il monumento, per farlo conoscere a un numero sempre maggiore di persone.
Il sacrario ai Caduti di Sabbiuno, capace di suscitare nei bolognesi un forte senso di appartenenza e di affetto, è un luogo importante del territorio nel quale i bolognesi possono ritrovare un pezzo della loro storia, tanto tragica quanto evocativa. In quel punto, infatti, vennero fucilati un centinaio di partigiani e antifascisti bolognesi, posizionati sul ciglio del calanco in modo che i corpi rovinassero in basso. Fu possibile recuperarli solo a Liberazione avvenuta e non tutti furono identificati.
Il monumento, uno dei più importanti della Resistenza, frutto del lavoro volontario e coordinato di tanti e gestito dal Comitato per le Onoranze ai Caduti, è stato realizzato nel 1974 su progetto del gruppo “Città nuova” coordinato da Letizia Gelli Mazzuccato autrice anche del Monumento alle Cadute partigiane di Villa Spada. Il suggestivo memoriale, eretto a memoria della strage del dicembre del 1944 che vide la fucilazione di decine di antifascisti bolognesi ad opera dei militari tedeschi, intende sottolineare i luoghi con segni tangibili, che permettono ai visitatori quasi di rivivere quei tragici eventi. Collocato sul crinale tra Reno e Savena offre, per la sua posizione dominante, ampie vedute panoramiche sulle due vallate. Un’aula a fianco del monumento ospita una mostra fotografica ed uno spazio dedicato ad attività didattiche per le scuole.
“È stato questo un anno difficile per tutti – ha dichiarato Sara Bonafè, presidente del comitato e consigliera comunale delegata alla Valorizzazione e Salvaguardia della Memoria Storica –. Sono state colpite le persone nei punti più nevralgici della propria esistenza. Purtroppo anche la stagione culturale dedicata a Sabbiuno, su cui avevamo tanto lavorato, ha subito un duro colpo ma, nonostante tutto ciò, non ci siamo mai fermati. Insieme, abbiamo lavorato per investire sulla manutenzione del monumento: abbiamo ripulito i massi e ripristinato i nomi dei Caduti impressi su di essi, abbiamo iniziato i lavori per la messa in sicurezza del calanco sul quale sorge questo sacrario di straordinaria bellezza ed evocatività. Stiamo intervenendo, infine, anche sulla casa museo. Questa 76esima commemorazione sarà un momento importante per emozionarci, ritrovarci e riflettere ancora una volta sulle nostre radici e sulla Costituzione che con tenacia li riafferma. Come tutto quello che consideravamo normalità, anche la Commemorazione sarà diversa dal solito: le tantissime persone che amano e sono legate a Sabbiuno non potranno essere tutte presenti ma ciò non scuote minimamente l’attenzione e la dedizione che ci dimostrano ogni giorno. Di questo li ringrazio tutti, uno per uno.”