Panorama di Gaggio Montano
L’Appennino incanta, meraviglia, sorprende e ti avvolge in una grandissima carezza di libertà e voglia di vita.
Un territorio immenso, sfaccettato e mai banale, che parla continuamente e non solo a chi lo vive ogni giorno, ma a chiunque abbia voglia, visitandolo, di lasciarsi cogliere dalla bellezza dei suoi dettagli e degli aspetti mai ripetitivi di ogni stagione.
Un mondo fatto di natura rigogliosa, storia e radici che ispirano artisti e sono in grado di regalare una pace interiore che troppo spesso ci si ostina e cercare in luoghi lontani che, seppur affascinanti, non possiedono quel senso di atmosfera fiabesca che questo territorio offre.
L’Appennino parla la lingua del cuore, per chi vuole fermarsi dalla frenesia della vita quotidiana e tendere l’orecchio, concedendosi una pausa dallo stress e dalle preoccupazioni odierne.
L’Appennino parla attraverso i suoi simboli. Racconta storie portate dal leggero e fresco vento che soffia nei capelli e narra aneddoti ed esperienze attraverso i saggi dei borghi più nascosti, sospesi nel tempo.
L’Appennino è arte e il suo linguaggio non potrebbe essere meglio rappresentato da quell’altrettanto universale lingua che è la musica.
Melodie che cavalcano il vento discreto che scivola sulle colline e sfiora gli alberi, fino a raggiungere mente e cuore.
Carlo Maver
Una musica sognante e decisa, nelle mani del maestro Carlo Maver, profondo esploratore della musica e inguaribile appassionato degli spazi aperti, dei viaggi e della libertà.
Dall’alto dell’imponente Faro di Gaggio Montano, il bandoneon e il flauto del famoso musicista nostrano, hanno creato qualcosa di unico, nel pomeriggio di ieri.
Brani tratti dall’ultimo album Volver, che esprime al meglio la creatività ed il talento di un uomo che da sempre si spende al servizio dell’arte e del territorio, per creare il perfetto connubio natura/essere umano.
Al cospetto di imponenti e soffici nuvole che adornavano il cielo e parevano quasi esse stesse incantate dalla sensibilità del musicista, le note di Maver hanno donato un’armonia incredibile per un concerto che ha deliziato la vallata circostante, rendendo anche migliore, se possibile, il fantastico panorama che si può ammirare dalla terrazza del faro.
Le note si sono fuse con le luci di un pomeriggio sereno e gli abitanti di Gaggio hanno ascoltato la magia dalle loro case o dalle strade del paese, in quello che si è rivelato un esperimento riuscitissimo di arte per tutti, nel pieno rispetto delle norme anti Covid.
Carlo Maver
L’evento, collocato all’interno del rinato e prosperoso Festival Crinali 2020, di cui potete conoscere il programma completo e tutte le info nella pagina Facebook ufficiale, dedicata alla rassegna, è solamente uno dei tanti concerti che si susseguiranno nei prossimi giorni, tra passeggiate, ospiti a sorpresa e artisti a non finire, nella kermesse estiva più significativa del territorio, alla scoperta dei suoi angoli più nascosti e affascinanti, sempre respirando la purezza dell’aria di montagna e delle melodie dal vivo che hanno il potere di donare pace e speranza in un momento nel quale non ve n’è mai abbastanza.
Il faro
Il programma completo è consultabile e scaricabile anche sul sito della Città Metropolitana di Bologna, insieme a tutti i nomi degli artisti che parteciperanno, i trekking organizzati e le modalità di prenotazione nonché le norme di sicurezza da rispettare.
Foto di Fabrizio Carollo