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CITTA’ METROPOLITANA: Finanziato lo studio di fattibilità della Ciclovia Bologna-Prato

Il progetto della Ciclovia Bologna-Prato prende quota. Grazie a un finanziamento di 30.000 euro della Città metropolitana di Bologna verrà infatti effettuato lo studio di fattibilità del percorso ciclabile per unire le due città che, una volta realizzato, arricchirà la già forte offerta per il turismo lento e all’aria aperta di questa parte di Appennino.

È quanto emerso dall’incontro del Tavolo operativo del protocollo tra la Città metropolitana di Bologna e il Comune di Prato riunitosi nei giorni scorsi nella città toscana.

La ciclovia Bologna-Prato condividerà il tracciato di Eurovelo7 da Bologna a Sasso Marconi mentre da lì al confine toscano verrà studiata appunto grazie a questo finanziamento; il tratto fino a Vaiano poi è appena stato oggetto di un progetto di fattibilità redatto dall’Unione dei Comuni della Val Bisenzio, mentre il successivo tratto fino a Prato, già esistente, vedrà partire a breve i lavori di ripristino.

L’incontro del Tavolo a Prato ha varato anche il piano delle attività dedicate al rafforzamento e alla promozione per il 2019 della Via della Lana e della Seta che nei suoi primi sei mesi ha già interessato il mondo dell’escursionismo, riscosso interesse dalla stampa e visto la presenza di centinaia di turisti. Peraltro vincendo la scommessa della destagionalizzazione, visto che diversi camminatori l’hanno percorsa anche a novembre e dicembre.

Le attività del 2019, vedranno anche la promozione di questo nuovo cammino da parte di Bologna Welcome nel proprio calendario fiere e la prosecuzione dell’animazione territoriale dedicata alla conoscenza del cammino sul territorio, i cui prossimi appuntamenti sono tre seminari dedicati agli operatori degli uffici di informazione della Destinazione Turistica Bologna e un incontro pubblico a Grizzana Morandi dedicato all’incremento dell’ospitalità lungo il cammino. Il Tavolo ha inoltre deciso di rendere capofila del progetto il comune di Castiglione dei Pepoli attraverso l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese per dare continuità alle attività dopo il primo anno di lancio.

Sono una nota dolente invece i lavori di adeguamento della linea ferroviaria Direttissima a corridoio merci europeo, a proposito dei quali il tavolo chiede maggior coinvolgimento degli enti locali che, nel tratto toscano, non ricevono nemmeno l’informazione tempestiva delle interruzioni programmate.

Una maggiore fruibilità della ferrovia è un’esigenza manifestata anche dalla Val Bisenzio, attraversata dall’autolinea CAP Prato-Castiglione, che però non garantisce le coincidenze con i treni e ha visto negli ultimi mesi un importante rincaro di biglietti e abbonamenti dovuto all’uniformazione delle tariffe a livello regionale e all’inclusione nel conteggio del prezzo dell’area urbana.

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