BOLOGNA – Facci (Movimento sovranista): “La Regione riveda subito le norme antinquinamento”

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Comunicato di Michele Facci (MS), consigliere regionale:

“Sono entrati in vigore i divieti in materia ambientale, introdotti dalla Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta n° 1412 del 25.9.2017, in attuazione del Piano Aria Integrato Regionale (Pair 2020), e del nuovo accordo di Bacino Padano 2017.
La Regione Emilia-Romagna, del tutto inspiegabilmente, in difformità a quanto stabilito di concerto con il Ministero e con le altre Regioni (Veneto, Lombardia e Piemonte), ha deciso di anticipare di ben due anni il limite alla circolazione dei veicoli con motore diesel Euro 4 (il 1.10.2018 anziché il 1.10.2020), con ciò mettendo in evidente difficoltà tutti i proprietari di automezzi diesel Euro 4 (circa 310.000 in Emilia-Romagna), che adesso si trovano improvvisamente costretti ad affrontare una ingente spesa non prevista per acquistare un altro veicolo, mentre nelle altre Regioni firmatarie dell’accordo il divieto vale solo per i motori diesel Euro 3 e precedenti.

Egualmente inspiegabili sono le altre limitazioni introdotte, ulteriori rispetto a quelle previste dalla normativa di riferimento generale, come quelle che riguardano i camini aperti (o che possono funzionare aperti) nei Comuni non classificati montani, al di sotto dei 300 metri s.l.m., nelle unità immobiliari con sistema di riscaldamento multi-combustibile.
La Regione ha infatti interpretato la disposizione contenuta nelle norme attuative del PAIR 2020 (secondo la quale il divieto all’uso dei combustibili solidi nei focolari aperti riguarda solamente il caso di utilizzo degli stessi per “riscaldamento domestico”), in senso completamente restrittivo, vietandone in toto il semplice uso, senza effettuare alcun tipo di distinzione tra finalità di riscaldamento ed utilizzo per svago o comunque per finalità diverse, come per esempio la funzione di “arredo” in agriturismo e ristoranti tipici, oltre che nelle abitazioni private.
Siamo di fronte ad un’evidente schizofrenia normativa della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, sempre pronta a fare la “prima della classe” per diritti e tutele, che ha voluto adottare una politica restrittiva in materia di ambiente, per ergersi, di fronte alle altre Regioni, come la più idonea a proteggere l’ambiente dalle nuove forme di inquinamento, senza tuttavia considerare le concrete ricadute delle proprie scelte sul “paese reale”, e, soprattutto, sulle tasche dei cittadini.
Con l’aggravante che molti edifici pubblici continuano ad avere caldaie altamente inquinanti, che molti mezzi pubblici sono ancora vetusti e con classificazione energetica ad alto impatto ambientale, che il servizio di car sharing sostenuto dalla Pubblica amministrazione (come il recentissimo “Enjoy” della città di Bologna) non prevede veicoli con carburanti alternativi, in contrasto con quanto dispone lo stesso Pair 2020.
Anche per questo, chiediamo alla Giunta Bonaccini  di sospendere e di rivedere l’attuazione delle nuove norme in  materia ambientale, del tutto distanti dalle reali esigenze e dalla vita quotidiana dei cittadini.”

Michele Facci

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2 Commenti

  1. Come potete permettervi di affidare un intero articolo a un esponente di un movimento politico? Lo chiamate giornalismo questo? Capisco riportarne la dichiarazione, commentarla e metterla nel contesto, ma così facendo non dimostrate solo di essere vergognosamente di parte. Conservatrice e reazionaria, per di più. Al signor Facci consiglio di leggersi il dossier Mal’Aria del 2017 pubblicato da Legambiente, per capire la necessità di una simile manovra. Purtroppo quando nel “paese reale” di cui parla l’aria diventa irrespirabile, non c’è tempo che tenga.

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