Cile 45 anni dopo : l’Assemblea Legislativa ricorda il sacrificio di Allende

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Parole, immagini e video per il Cile. Le storie dei profughi cileni e la solidarietà degli emiliano-romagnoli rivivono nell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna. L’11 settembre prossimo, a 45 anni di distanza dal golpe militare di Augusto Pinochet che nel 1973 pose fine al governo democraticamente eletto del Presidente socialista Salvador Allende, il Parlamento regionale celebra il sacrificio di Allende e del popolo cileno e conferma il legame che unì la nostra terra ai cileni in fuga dalla dittatura. E lo fa insieme ai più importanti istituti storici dell’Emilia-Romagna (l’Istituto Parri, la Fondazione Gramsci, l’Associazione Orlando e l’Università di Bologna) e il Museo della Memoria di Santiago del Cile, la massima autorità cilena in materia.

“Dopo il successo della mostra fotografica dell’anno scorso, quest’anno, in occasione del 45° anni del sacrificio di Allende, abbiamo voluto realizzare un video che ricorda la storia di coloro che fuggirono dalla dittatura e trovarono un futuro di giustizia e libertà in Emilia-Romagna. Una storia che vale per il ieri, ma anche per l’oggi”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale, che ricorda come “la Repubblica italiana fu in prima fila a denunciare la violenza del golpe e a chiedere il ritorno alle libertà democratiche”.

L’appuntamento è per l’11 settembre prossimo nella sala Guido Fanti del Parlamento regionale in viale Aldo Moro, a Bologna, dove, a partire dalle 9,30, si terrà “Tempo d’esilio. L’Emilia-Romagna a fianco del popolo cileno”.

Dopo il saluto istituzionale della Presidente Saliera, sarà Leonardo Barcelò, , Coordinatore del Comitato Cileno di Solidarietà della Regione Emilia Romagna dal 1983 al 1991, a inquadrare storicamente il rapporto tra Cile democratico e Emilia-Romagna. A seguire le ricostruzioni e le testimonianze di Nadia Baiesi (Istituto Parri di Bologna), Maria Chiara Sbiroli (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), Maria Paz Venturelli (parente di un dirigente del Partito democratico cristiano cileno assassinato dai militari di Pinochet), Raffaella Lamberti (Associazione Orlando), Francesco Neto e Patrizia Violi (Università di Bologna) e l’avvocato Andrea Speranzoni che da anni segue alcuni dei famigliari delle vittime del regime militare.

Piatto forte della giornata il video “Tempo d’esilio. L’Emilia Romagna a fianco del popolo cileno” che, curato da Gisella Gaspari, Rossella Ropa e Cinzia Venturoli (Istituto Parri) e Alfredo Mignini (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), racconta le testimonianze di quanti, fuggiti dal Cile perché perseguitati, trovarono in Emilia-Romagna una nuova casa in attesa che, anche grazie alla mobilitazione politica di questa terra, il regime militare crollasse e in Cile tornassero libertà e democrazia.

“Tempo d’esilio”, sarà anche l’occasione per ricordare un altro tragico 11 settembre, quello del 2001 con l’attentato terroristico alle torri gemelle e agli Stati Uniti.

 

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