I Carabinieri della Stazione di Malalbergo hanno denunciato due rumene, una
diciannovenne e una ventenne, per tentato furto aggravato in concorso. E’
successo venerdì mattina, quando la Centrale Operativa del 112 è stata
allertata per la presenza di due donne che stavano tentando di derubare
uomini anziani lungo il marciapiede di via Nazionale ad Altedo con la
tecnica dell’abbraccio. All’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri di
Malalbergo, un pensionato del luogo, settantunenne, si avvicinava ai
militari informandoli che qualche istante prima, mentre si trovava in sella
alla sua bicicletta, era stato bloccato da due giovani donne vestite con
abbigliamento sportivo che dopo averlo palpeggiato, avevano tentato di
sfilargli una collana d’oro. L’anziano, consapevole della tipologia di
reato, le respingeva, costringendole ad allontanarsi a mani vuote. I
Carabinieri si sono messi subito sulle loro tracce, riuscendo a individuarle
poco dopo nelle vicinanze.
Eventuali vittime di analoghi reati perpetrati dalle due ragazze visibili
nelle fotografie allegate, possono contattare i Carabinieri di Malalbergo al
numero di telefono 051/872005 o recarsi in caserma, situata in via Borgo
Padova n. 3 a Malalbergo.
La tecnica dell’abbraccio è poco rischiosa per chi la pratica, ma molto rischiosa per chi la subisce. Per la vittima, il primo rischio è quello di essere derubato. Il secondo, assai più rischioso, è quello di ribellarsi a detto “stringente” abbraccio. Se il malcapitato molla due ceffoni o un cazzotto ai volti delle affettuose abbracciatrici, finisce dritto dritto in tribunale per aggressioni e lesioni. Formulo una domanda: bloccare una persona stringendola tra le braccia, non è una aggressione? Reagire a detta aggressione non sarebbe legittimo? E’ vero che viviamo in un paese ove il reo è il rapinato e l’assolto o messo a piede libero è il rapinatore. Quindi tutto quadra.