Nello specifico, l’indagine sulla Qualità della vita toccherà più aspetti fra cui la valutazione soggettiva del periodo appena trascorso in ordine alle condizioni di vita reali (economiche e/o psico-fisiche) o percepite rispetto al proprio ambiente. Fornirà inoltre una traccia anche in termini di soddisfazione nei confronti dei servizi pubblici, e più in generale delle politiche pubbliche o di iniziative specifiche messe in atto a livello locale, diventando in prospettiva uno strumento utile al monitoraggio della qualità dei servizi al fine di un loro continuo miglioramento. Permetterà infine di aggiornare l’agenda problematica dei cittadini e delle cittadine nelle diverse zone dell’area metropolitana.
Il metodo di analisi è quello dell’indagine telefonica (CATI) rivolta ad un campione rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti nell’area metropolitana bolognese, suddivisi per sesso, età e zona di residenza.
Il disegno di campionamento prevede una stratificazione del territorio metropolitano articolata in cinque zone: il comune di Bologna, disaggregato a sua volta in sub-aree, la ‘cintura bolognese’, la pianura, l’area montano-collinare, il circondario imolese. Questa suddivisione consente una rappresentatività per quartieri del capoluogo (individuando anche il centro storico come settima zona) e inframetropolitana per le macro-aree geografiche descritte (cintura, pianura, imolese, appennino), tale da assicurare risultati significativi per le singole aree del territorio.