Potranno essere interessati, anche solo come eventuale e distante impatto sonoro, i Comuni di: San Lazzaro di Savena, Ozzano, Pianoro, Castel San Pietro e alcune zone di Bologna.
Gli interventi impegneranno alcune decine di coadiutori abilitati, selezionati sulla base dell’affidabilità tecnica e dell’esperienza maturata, che saranno legittimati da specifico “Foglio operativo” rilasciato dalla Città metropolitana di Bologna.
Il Corpo di Polizia provinciale della Città metropolitana vigilerà direttamente sull’ordinata e sicura esecuzione di questa operazione di polizia faunistica, adoperandosi per il lineare, corretto ed efficace svolgimento delle azioni, intervenendo anche nei confronti di eventuali attività finalizzate ad intralciarne o alterarne l’esito.
Il piano proseguirà poi, ordinariamente, trovando attuazione nelle giornate di martedì e venerdì – con esclusione del 1° maggio – con implementazione mattutina dalle ore 5 alle 8.
“Ci scusiamo in anticipo per i disagi che potranno inevitabilmente prodursi – dichiara il consigliere delegato Raffaele Persiano – e ringrazio fin d’ora tutti i cittadini per la collaborazione. E’ d’altra parte un provvedimento che attendevamo per incrementare la sicurezza sul territorio e che ci veniva chiesto da più parti: non solo dagli agricoltori ma anche dalle amministrazioni, dai residenti e dagli utenti della strada a cui dobbiamo cercare di garantire la massima sicurezza.”
La Giunta regionale, per far fronte all’emergenza cinghiali, ha approvato un Piano straordinario di controllo, che si aggiunge alla caccia di selezione già aperta dal 15 aprile su tutto il territorio regionale.
Il piano straordinario prevede controlli e prelievi della popolazione di cinghiali da postazioni fisse da parte di operatori specializzati, coordinati dalla Polizia provinciale, per le aree al di fuori del Parco, e dallo stesso Parco regionale per le zone di propria competenza.
Il piano è stato presentato al tavolo di coordinamento in Regione, che riunisce tutti gli enti e gli organismi interessati: la Città metropolitana di Bologna, il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi della Badessa, i Comuni di Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Castel San Pietro, le organizzazioni professionali agricole, l’Ambito territoriale di caccia Imola e Bologna est, le Aziende faunistico venatorie.
L’obiettivo del piano, che durerà tre mesi eventualmente prorogabili in funzione dei risultati ottenuti, è raggiungere una densità di popolazione del cinghiale compatibile con l’attività agricola e la sicurezza stradale.