I decessi sono infatti 67 rispetto ai 53 dei primi nove mesi del 2016, con picchi nei mesi di aprile e maggio (rispettivamente 13 e 11 decessi). Nel dettaglio nel periodo gennaio-settembre 2017 aumenta la mortalità degli automobilisti (+13 unità), dei motociclisti (+2) e dei camionisti (+2), mentre è invariata per quello che riguarda i ciclisti e cala per i pedoni (-2).
Gli infortunati sono 3.953, rispetto ai 4.021 dei primi nove mesi 2016, in diminuzione quindi di 68 unità. L’analisi della lesività degli incidenti rispetto ai veicoli coinvolti mostra una generale e complessiva diminuzione degli infortunati per ogni tipologia di veicolo ad eccezione di moto, autocarri/autotreni, autobus e veicoli speciali, in leggero aumento.
Gli incidenti stradali sono stati 2.809, 98 in meno rispetto ai primi nove mesi del 2016.
In valore assoluto, le variazioni più rilevanti sono a carico dei comuni di Bologna (incremento di 10 incidenti, 2 morti e 53 feriti), Alto Reno Terme (più 10 incidenti e 29 feriti e 0 morti) e Zola Predosa (diminuzione di 21 sinistri, 2 morti e 29 feriti).
“Dopo il notevole calo di decessi registrato per quasi un decennio – sottolinea il consigliere delegato a Mobilità sostenibile e Viabilità Marco Monesi – ora i dati sono di nuovo in aumento (seppur su numeri assoluti inferiori rispetto al passato). Questo ci deve indurre a mettere in campo nuovi strumenti e nuove politiche, anche nell’ambito del PUMS, per far diminuire nuovamente il numero delle vittime sulle nostre strade. Il diritto alla mobilità deve essere esercitato in modalità sempre più sicura.”