E’ stata presentata alla stampa stamane presso il Circolo Ufficiali Bologna di via Marsala l’Associazione “Amici dal Ninen”, promossa tra gli altri da personalità del mondo accademico e professionale bolognese, appassionati della buona tavola e dei sapori “e saperi” della cucina tipica della nostra regione.
Mauro Roda, Luigi Vannini e Roberto Finzi, hanno fatto gli onori di casa, introdotti dall’artista bolognese Franz Campi. Sono così state illustrate le finalità, gli orientamenti e le ragioni che hanno spinto questo “gruppo di amici” a costituire un’associazione.
Del gruppo promotore dell’associazione fanno parte anche altri illustri esponenti come Tiberio Rabboni, Luciano Sita, Federico Castellucci, Raffaela Donati, Silvio Fronzoni, Giovanni Tamburini e Sergio Romagnoli.
“Di questi tempi, pensare a unirsi è già una notizia” ha detto Mauro Roda nel discorso introduttivo, sottolineando come quella delle carni suine sia una filiera alimentare molto frastagliata sebbene faccia dell’Emilia Romagna, in materia, una terra senza uguali.
“La lavorazione delle carni del maiale fa della nostra regione un patrimonio unico al mondo” ha detto.
Al professor Vannini, presidente “in pectore” dell’Associazione è toccato il compito di elencare le parole chiave degli “Amici del Ninen”, mossi a fare gruppo con l’intento di promulgare uno spirito di appartenenza, una tradizione, una cultura, una conoscenza, un uso del territorio, ma anche un modo di fare cultura, poetando, cucinando, facendo arte.
“Dobbiamo ricoprire un’esperienza comune a tutti noi” ha aggiunto Vannini.
Del gruppo promotore dell’associazione fanno parte anche altri illustri esponenti come Tiberio Rabboni, Luciano Sita, Federico Castellucci, Raffaela Donati, Silvio Fronzoni, Giovanni Tamburini e Sergio Romagnoli.
“Di questi tempi, pensare a unirsi è già una notizia” ha detto Mauro Roda nel discorso introduttivo, sottolineando come quella delle carni suine sia una filiera alimentare molto frastagliata sebbene faccia dell’Emilia Romagna, in materia, una terra senza uguali.
“La lavorazione delle carni del maiale fa della nostra regione un patrimonio unico al mondo” ha detto.
Al professor Vannini, presidente “in pectore” dell’Associazione è toccato il compito di elencare le parole chiave degli “Amici del Ninen”, mossi a fare gruppo con l’intento di promulgare uno spirito di appartenenza, una tradizione, una cultura, una conoscenza, un uso del territorio, ma anche un modo di fare cultura, poetando, cucinando, facendo arte.
“Dobbiamo ricoprire un’esperienza comune a tutti noi” ha aggiunto Vannini.
Infine last but not least, il professor Roberto Finzi ha detto come l’intenzione dell’Associazione sia quella di “difendere un mercato di nicchia” – prodotti di qualità unica – dalle insidie della globalizzazione. “Il maiale non è altro che una parte del discorso che potrebbe essere allargato ad altri prodotti e temi” ha detto Finzi.
Quali azioni intende promuovere l’Associazione?
Intanto si comincia ad aprile con una rassegna dal titolo “Porcelli d’autore”, un connubio tra gastronomia e varie forme culturali che verrà presentata in modo dettagliato più avanti e si terrà a Parco Nord dal 12 al 15 aprile prossimi.
Tuttavia, per non essere scambiati come integralisti nel senso deleterio che il termine ha assunto oggi (a causa della cronaca di tutti i giorni), gli “Amici del Ninen” sottolineano come sia intenzione dell’Associazione, che non ha alcun fine di lucro, sia quella di essere molto attiva nel settore della solidarietà.
Tuttavia, per non essere scambiati come integralisti nel senso deleterio che il termine ha assunto oggi (a causa della cronaca di tutti i giorni), gli “Amici del Ninen” sottolineano come sia intenzione dell’Associazione, che non ha alcun fine di lucro, sia quella di essere molto attiva nel settore della solidarietà.
Restando nell’ambito della cultura, gli Amici del Ninen intendono – ha detto Finzi – “recuperare e fare proprio un premio dedicato alla poesia in dialetto, il “Premio Cattolica”, che fu voluto e realizzato in passato da illustri cattedratici come i professori Luigi Russo ed Ernesto Martini.
Si guarda infine con occhio attento ad antichi congressi scientifici dedicati a Gastronomia e alimentazione che negli anni ’50, ancor prima della nascita della Fiera Campionaria, furono pensati e realizzati presso i padiglioni fieristici della nostra città. Tra gli interventi spicca quello di Giovanni Tamburini, altro socio fondatore, a suggellare la “benedizione” del mondo economico bolognese “di settore”.
L’Associazione è libera, apolitica, aperta a ogni cittadino interessato. Costo della tessera venti euro una tantum.
Per informazioni:
Carlo Amabile TM: 340 6642405